“Sì, ci sono degli additivi che si spruzzano sulla carcassa e ammorbidiscono la mescola. Il processo che questi prodotti innescano è molto semplice: fanno regredire la vulcanizzazione rompendo i legami molecolari del polimero della gomma. In sostanza, fanno tornare il pneumatico a una fase precedente della lavorazione: la vulcanizzazione chiude tutti i legami molecolari rendendo la gomma più dura; riaprendoli, la mescola rimane morbida e ha più grip sull’asfalto.
Chiaramente non vengono utilizzati solo per le gomme delle categorie 60, ma per tutte. Anche se sono vietati. È anche per scongiurare l’utilizzo di questi prodotti che le Federazioni cercano di utilizzare pneumatici sempre più morbidi, perché sono meno ‘taroccabili’. Ma non è tutto qui, perché ci sono dei furbi che mischiano delle resine con dei solventi, fino a formare un intruglio che poi viene spalmato sulle gomme in modo da avere una specie di colla sul battistrada…”.
“Sì, ci sono degli additivi che si spruzzano sulla carcassa e ammorbidiscono la mescola. Il processo che questi prodotti innescano è molto semplice: fanno regredire la vulcanizzazione rompendo i legami molecolari del polimero della gomma. In sostanza, fanno tornare il pneumatico a una fase precedente della lavorazione: la vulcanizzazione chiude tutti i legami molecolari rendendo la gomma più dura; riaprendoli, la mescola rimane morbida e ha più grip sull’asfalto.
Chiaramente non vengono utilizzati solo per le gomme delle categorie 60, ma per tutte. Anche se sono vietati. È anche per scongiurare l’utilizzo di questi prodotti che le Federazioni cercano di utilizzare pneumatici sempre più morbidi, perché sono meno ‘taroccabili’. Ma non è tutto qui, perché ci sono dei furbi che mischiano delle resine con dei solventi, fino a formare un intruglio che poi viene spalmato sulle gomme in modo da avere una specie di colla sul battistrada…”.
“Utilizzare il tendicatena non comporta nessuna controindicazione, a patto che questo fermo non spinga contro la piastra del motore. Con le torsioni del telaio, infatti, si rischierebbe di far flettere la piastra stessa e, come estrema conseguenza, di rompere la scocca. La procedura corretta prevede di vincolare nella giusta posizione il motore al telaio, stringendo i cavallotti della piastra. In questa fase il tendicatena deve solo sfiorare la piastra motore senza forzare su di essa. Come già detto, così facendo eviteremo di mettere sotto stress la scocca fino al rischio di rottura”.
“Utilizzare il tendicatena non comporta nessuna controindicazione, a patto che questo fermo non spinga contro la piastra del motore. Con le torsioni del telaio, infatti, si rischierebbe di far flettere la piastra stessa e, come estrema conseguenza, di rompere la scocca. La procedura corretta prevede di vincolare nella giusta posizione il motore al telaio, stringendo i cavallotti della piastra. In questa fase il tendicatena deve solo sfiorare la piastra motore senza forzare su di essa. Come già detto, così facendo eviteremo di mettere sotto stress la scocca fino al rischio di rottura”.
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