“È buona norma svuotare sempre il radiatore, anche dopo una giornata in pista. Se l’acqua rimane ferma a lungo all’interno del radiatore forma un sottile strato di calcare, che influisce negativamente sulla scambio termico tra il liquido e l’alluminio”.
“È buona norma svuotare sempre il radiatore, anche dopo una giornata in pista. Se l’acqua rimane ferma a lungo all’interno del radiatore forma un sottile strato di calcare, che influisce negativamente sulla scambio termico tra il liquido e l’alluminio”.
“I motori 125 a marce sono tutti cromati e utilizzano una fascia elastica sottile. Il motivo è presto detto: i propulsori con il cambio hanno la massima potenza a un regime di rotazione molto ristretto, per questo è meglio farli girare più “liberi” in compressione, ovvero utilizzando la cromatura e fasce elastiche più piccole. Il discorso non vale per i propulsori a presa diretta che, se fossero cromati, avrebbero sì una maggiore scorrevolezza, ma vedrebbero ridursi di molto il loro arco di utilizzo.
Per quanto riguarda la cromatura, bisogna precisare che non si utilizza cromo, ma una lega di nichel-cromo, che viene impiantata all’interno del cilindro così da lucidarlo e creare meno attrito. Altri vantaggi sono il minor costo rispetto alla “camicia”, e delle temperature di esercizio molto più basse”.
“I motori 125 a marce sono tutti cromati e utilizzano una fascia elastica sottile. Il motivo è presto detto: i propulsori con il cambio hanno la massima potenza a un regime di rotazione molto ristretto, per questo è meglio farli girare più “liberi” in compressione, ovvero utilizzando la cromatura e fasce elastiche più piccole. Il discorso non vale per i propulsori a presa diretta che, se fossero cromati, avrebbero sì una maggiore scorrevolezza, ma vedrebbero ridursi di molto il loro arco di utilizzo.
Per quanto riguarda la cromatura, bisogna precisare che non si utilizza cromo, ma una lega di nichel-cromo, che viene impiantata all’interno del cilindro così da lucidarlo e creare meno attrito. Altri vantaggi sono il minor costo rispetto alla “camicia”, e delle temperature di esercizio molto più basse”.
“La teoria vuole che, quando c’è tanta gomma sull’asfalto, per ‘liberare’ un po’ di più il kart è meglio utilizzare l’assale morbido. Però non è sempre vero, perché molto dipende dal tipo di gomma che si utilizza: se il pneumatico ha una spalla molto rigida, è meglio montare un assale intermedio. Con le Vega ‘Verdi’, per esempio, su una pista tanto gommata è preferibile utilizzare un assale neutro piuttosto che uno troppo rigido o morbido… Insomma, bisogna star dietro alle gomme e non alla pista più o meno gommata!
Altro fattore determinante è il comportamento del telaio: una scocca molto rigida predilige un assale morbido, viceversa con un telaio rigido. Prima di agire sull’assale, però, bisogna avere una posizione del sedile corretta, così da bilanciare il telaio; poi va verificato il tipo di pneumatico, perché tutto ruota intorno alla gomma: è lei l’ultimo tramite tra il kart e la pista”.
“La teoria vuole che, quando c’è tanta gomma sull’asfalto, per ‘liberare’ un po’ di più il kart è meglio utilizzare l’assale morbido. Però non è sempre vero, perché molto dipende dal tipo di gomma che si utilizza: se il pneumatico ha una spalla molto rigida, è meglio montare un assale intermedio. Con le Vega ‘Verdi’, per esempio, su una pista tanto gommata è preferibile utilizzare un assale neutro piuttosto che uno troppo rigido o morbido… Insomma, bisogna star dietro alle gomme e non alla pista più o meno gommata!
Altro fattore determinante è il comportamento del telaio: una scocca molto rigida predilige un assale morbido, viceversa con un telaio rigido. Prima di agire sull’assale, però, bisogna avere una posizione del sedile corretta, così da bilanciare il telaio; poi va verificato il tipo di pneumatico, perché tutto ruota intorno alla gomma: è lei l’ultimo tramite tra il kart e la pista”.
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