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Intervista a Ferdinando Parisi, nuovo Presidente della Commissione Karting ACI Sport
TKART Staff
24 Gennaio 2021

Per il quadriennio Olimpico 2021-2024 è Ferdinando Parisi ad assumere il ruolo di Presidente. Ascolto e condivisione saranno i punti cardini del suo mandato.

Roma, 19 Gennaio 2021. Cambio al vertice della Commissione Karting ACI Sport, nel ruolo di Presidente per il quadriennio Olimpico 2021-2024 è stato chiamato Ferdinando Parisi, che sostituisce Emanuele Pirro al quale è stato affidato l’incarico di Supervisore della Scuola Federale ACI Sport che era ricoperto da Giancarlo Minardi.

Ferdinando Parisi, 68 anni di Salerno, ha una vasta e importante esperienza nell’organizzazione e promozione dei campionati di automobilismo CIVT, Superturismo e CIVM, e nella comunicazione, oltre a molti ruoli già ricoperti in ACI Sport e nel karting promozionale. Già in passato pilota di karting e di auto, ha esperienze acquisite anche nei ruoli di Commissario Sportivo, Direttore Tecnico di Scuderia, Istruttore di Pilotaggio, fino all’odierno Istruttore Federale.

- Un compito non certo facile quello che le è stato affidato dal Presidente ACI, ovvero la Presidenza della Commissione Karting ACI Sport, tanto più in un momento così complicato per l’attuale emergenza dovuta alla pandemia…

“So bene che il Karting è una parte fondamentale nel nostro sport automobilistico, so altrettanto bene che è una disciplina complessa, in cui non solo vi sono molte categorie di mezzi, ma anche una varietà incredibile di tipologie di praticanti. Il karting è al tempo stesso la via d’accesso all’automobilismo sportivo - e per chi vuole incamminarsi nel professionismo la via obbligata, visto che, come sappiamo, non vi è pilota di Formula 1 che non abbia iniziato con un Kart - ma è anche una disciplina che vive di luce propria, specie nelle categorie maggiori che non a caso prevedono titolazioni nazionali ed internazionali. Ciò senza tralasciare, da un lato la miriade di piloti d’ogni età che si cimentano ogni week end, nel più puro spirito sportivo ed anche con mezzi non recentissimi, e dall’altro la presenza nella nostra Nazione del gotha dei Costruttori, dei Piloti e delle Piste. Una tale complessità pone molte problematiche, ma non v’è dubbio che al tempo stesso offre infinite opportunità.
Starà a noi, con la collaborazione di tutti, individuare e sviluppare queste opportunità; per parte mia posso assicurare che affronterò ogni questione con la stessa attenzione e determinazione, e che assicurerò una presenza ed una interlocuzione costante con tutti.
Confido così di ripagare la fiducia che hanno riposto in me il Presidente Sticchi Damiani e la Giunta Sportiva ACI Sport affidandomi questo compito che è certamente impegnativo ma altrettanto prestigioso. D’altro canto non partiamo da zero, la Commissione ed il precedente Presidente Emanuele Pirro, che conosco e stimo da oltre trent’anni, hanno lavorato sodo; si aprono ora nuovi scenari e nuove prospettive, e dovremo esser in grado di dare risposte convincenti. Naturalmente non sarà di secondaria importanza l’evoluzione del Covid, che confidiamo possa essere tra qualche mese migliore. Per il momento possiamo contare sugli sperimentati protocolli Covid ACI Sport che già nel 2020 hanno permesso di disputare le gare, sia pure senza pubblico.”

- Il Karting è in continua evoluzione e non è più quello del passato. Tutto cambia velocemente e si evolve: i mezzi, i protagonisti, le piste, i regolamenti, la sicurezza. Qual è il suo progetto per il prossimo quadriennio che la vedrà al vertice di questa disciplina?

“Per prima cosa vorrei ricordare che ogni idea di cambiamento non potrà che essere nel quadro delle strategie più complessive che la FIA ed ACI Sport intendono perseguire nel breve e lungo periodo. Certo le evoluzioni sono continue, e per quanto ciò possa porre problematiche, il cambiamento deve sempre essere visto in positivo ed in ogni caso usato come un’opportunità. La verità è che forse in questo momento si dovrebbe parlare più che di evoluzione, di una vera transizione. Non possiamo dimenticare che tutta la nostra società, e la stessa industria automobilistica, è proiettata alla mobilità ecosostenibile, che è una via dalla quale nessuno potrà prescindere. La FIA è già decisamente proiettata a questo nuovo scenario, anche nel settore Karting, e credo che sia giusto, con i tempi necessari, percorrere lo stesso cammino anche nel nostro Paese.
Tra l’altro gare non inquinanti, anche dal punto di vista acustico, potrebbero dare accesso anche a teatri di gara oggi inimmaginabili (penso ai centri storici delle nostre belle città). Ho avuto modo di studiare per ACI non molto tempo fa questi scenari ed ho trovato ampi consensi, non solo in ambito sportivo. La stessa esperienza di Karting in Piazza, che usa kart elettrici, ci ha fatto toccare con mano come la società civile apprezzi il nostro sport quando può vederlo da vicino e toccare con mano quanto sia portatore tanto di valori educativi che spettacolari. Ovviamente questo non significa l’abbandono immediato del termico, che invece può solo essere migliorato, sia in termini di rendimento che di economicità di gestione (fattore che, non dimentichiamolo, è il primo ingrediente per l’allargamento della base dei praticanti). Da ultimo, ma non certo ultimo, il tema della sicurezza, per la quale si è fatto sicuramente tanto, ma che è e deve essere in continua evoluzione e miglioramento. Questi sono i temi di fondo, poi nella pratica quotidiana ogni argomento dovrà essere dibattuto, sperimentato e condiviso, nel comune interesse di una disciplina sportiva che ha le potenzialità per esplodere anche numericamente.”

- Stabilità regolamentare è una esigenza spesso auspicata dai protagonisti degli sport motoristici, come si può conciliare questo desiderio con lo sviluppo tecnico che continua ad incalzare?

“Questa è una problematica che non riguarda solo il karting ma tutte le discipline motoristiche; inevitabilmente nel corso degli anni il progresso rende obsolete determinate soluzioni tecniche e le categorie conseguenti. E’ importante prevedere ed annunciare in tempo debito le eventuali variazioni, specie quando sono radicali e soprattutto, una volta intrapresa consapevolmente una strada, bisogna evitare ripensamenti dovuti all’emozionalità del momento. E’ risaputo che le regolamentazioni hanno cicli storici ed è necessario governare questi cicli evitando in maniera assoluta di dover prendere provvedimenti in emergenza per aver atteso troppo tempo prima di decidere. Naturalmente nelle transizioni si deve sempre tener conto anche della realtà del momento e sarà sempre fondamentale ascoltare tutti per trovare una sintesi delle diverse esigenze. Per carattere e formazione io sono e sarò sempre uno che ascolta tutti, fortunatamente ho anche sufficiente esperienza per saper riconoscere la verità.”

- Lei si è fatto una grande esperienza nell’organizzazione e nella promozione di grandi eventi sportivi in passato, e recentemente è stato protagonista nel programma di ACI “Kart in Piazza” insieme a migliaia di giovanissimi ai quali ha fatto conoscere il karting in funzione soprattutto dell’educazione stradale. Ora per lei si tratta di affrontare la complessità di tutto il comparto agonistico del karting, in tutti i suoi aspetti. E’ una nuova sfida, certamente affascinante ma anche impegnativa.

“Il mio obiettivo è di sviluppare il karting in tutti i suoi aspetti e di renderlo popolare sia nelle sue massime espressioni agonistiche, sia come palestra per i nostri giovani, assolvendo ad una funzione sociale di aggregazione e formazione. Per palestra intendo un luogo ove si possa iniziare il nostro sport, soprattutto in età giovanile, in sicurezza e ben seguiti dai nostri Istruttori, non importa se solo per divertirsi o per intraprendere una carriera di piloti. A questo proposito mi si permetta di ricordare una cosa di cui sono particolarmente orgoglioso, e cioè che nel mio mandato di rappresentante dei tecnici Sportivi nel Consiglio Sportivo ACI sono riuscito ad introdurre quella norma che ha oggi decuplicato i tecnici Istruttori. Sono anche io un Istruttore e conosco bene la materia per essermi confrontato anche con quel che si fa negli altri sport, ritengo perciò che queste figure possano e debbano esserci di grande aiuto. Non solo in quanto garantiscono un corretto approccio alla pratica sportiva, ma perché possono costituire un vero e proprio tessuto connettivo del nostro sport, presenti come sono sull’intero territorio nazionale.”

- Il Karting è il primo passo per una carriera nell’automobilismo, ed è l’attività formativa per eccellenza. Ma il karting ha anche una larghissima schiera di protagonisti che continuano ad impegnarsi nelle gare karting a tutti i livelli e a tutte le età. Quali devono essere le aspettative per lo sviluppo del settore?

“Questa diversificazione di praticanti può essere la forza o la debolezza della nostra disciplina. Come spero di aver chiarito anche nelle argomentazioni precedenti, sono convinto che vi è lo spazio per tutte le anime del Karting, che non sono in contraddizione tra di loro, ma che si completano a vicenda. Per dirla in poche parole vorrei che fossimo capaci di offrire un’ampia platea di opportunità sia a chi vuole iniziare la pratica sportiva, sia a chi vuole solo divertirsi, sia a chi vuole scegliere il Karting di vertice come scenario della propria attività agonistica. E’ mia convinzione che ciò sia possibile, se ci riusciremo vi saranno grandi vantaggi per tutti, non esclusi gli operatori professionali, che mi auguro comprendano e condividano queste strategie. In conclusione le parole d’ordine del mio mandato saranno ascolto e condivisione, con la certezza che Il Presidente e la Giunta Sportiva ACI Sport avranno un’attenzione particolare alla nostra disciplina per il suo ruolo strategico, di avviamento allo sport in primis, che essa ha per l’intero movimento automobilistico sportivo.”

Nella foto: Ferdinando Parisi, neo Presidente della Commissione Karting ACI Sport, al centro fra il Presidente FIA Jean Todt e il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani.

Press Release © ACI Sport S.p.A

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