Mondiale in Brasile 2021: tutti i retroscena del braccio di ferro tra FIA e costruttori-team

Mondiale in Brasile 2021: tutti i retroscena del braccio di ferro tra FIA e costruttori-team

Il recente comunicato stampa diffuso dalla Speed Motor Clube – Speedpark (la pista brasiliana che da calendario FIA dovrebbe ospitare il mondiale OK / OKJ 2021 di kart), che noi di TKART abbiamo pubblicato, in realtà non dice molto sulla reale situazione che il mondiale 2021 di kart per le categorie monomarcia sta vivendo.

Riassunto per i più distratti.

Weekend 15-16 maggio: siamo a Genk per il 1° round del FIA Karting European Championship OK/OKJ e i costruttori/team firmano una lettera congiunta nella quale dicono alla FIA che non parteciperanno al mondiale in Brasile. Come mai? Sicurezza, difficoltà logistiche e costi spropositati da affrontare nel già difficile periodo della pandemia, le ragioni principali e in estrema sintesi.

Weekend 29-30 maggio: siamo in Francia, a Essay per il 2° round dell’europeo OK/OKJ, e noi di TKART intervistiamo il presidente FIA Karting Felipe Massa per chiedergli aggiornamenti sulla reale fattibilità del mondiale in Brasile (qui l’intera intervista a Massa), anche alla luce della lettera che gli è stata recapitata da parte dei costruttori e dei team. Felipe ci risponde sostanzialmente che la lettera non cambia alcun programma, quindi il mondiale previsto in Brasile è cosa decisa e non ci sono piani B.

8 luglio: con un comunicato stampa viene diffusa la notizia che il World Motor Sport Council ha approvato il cambiamento della data del mondiale, sempre in Brasile, dal 28-31 ottobre al 2-5 dicembre.

Weekend 10-11 luglio: in occasione del 3° round dell’europeo OK/OKJ il promotore del mondiale in Brasile incontra i team, i costruttori e anche i media. L’obiettivo è comunicare rassicurazioni di ogni genere a chi parteciperà in merito alla diffusione del COVID-19 in Brasile, ma anche in merito a tutte le facilitazioni economico-logistiche previste.

Weekend 24-25 luglio: in realtà è venerdì 23, siamo a Zuera per l’ultimo round del FIA Karting European Championship OK/OKJ, le qualifiche sono appena terminate e proprio in una stanza molto vicina alla sala stampa del circuito spagnolo vediamo entrare 7 persone, che poi sono i rappresentanti di: Birel ART, CRG, Kart Republic, Parolin Racing Kart, Tony Kart, RGMMC (il promoter FIA) e FIA Karting.
La sostanza dei fatti accaduti in quella stanza è ovviamente una ricostruzione a opera nostra, ma è stata confermata da più fonti. In sostanza i costruttori rinnovano la volontà di non partecipare al mondiale se questo dovesse rimanere fissato in Brasile, anche se posticipato al 2 dicembre. Dall’altro fronte, quello FIA-RGMMC, arrivano delle quasi inaspettate rassicurazioni. La FIA sembra non essere interessata a realizzare un mondiale senza i principali costruttori e relativi team-piloti ufficiali.
Inoltre, pare ci siano già pronti dei piani B per organizzare il mondiale in Europa. Si parla del circuito Franciacorta Karting Track, Circuito Internazionale Napoli, Adria Karting Raceway e di MotorLand Aragon (Alcaniz). Nulla di ufficiale e definito o definitivo, ma l’incontro si chiude con una sostanziale presa di coscienza, da parte dei costruttori, che la FIA sia intenzionata a valutare delle alternative al Brasile, proprio per venire incontro alle richieste dei costruttori.

28 luglio: colpo di scena. Nelle caselle email dei costruttori sopra citati arriva un messaggio su carta intestata “Federation International de l’Automobile” firmata da Jean Todt (Presidente FIA) e Felipe Massa (Presidente CIK o FIA Karting, che dir si voglia). Il messaggio è grosso modo il seguente: con questa lettera riaffermiamo pieno supporto all’organizzatore e alla ASN locale brasiliana e l’intenzione di realizzare il mondiale 2021 in Brasile, il 5 dicembre, come definito nell’ultimo consiglio mondiale. Seguono rassicurazioni sul fatto che verrà costantemente monitorata la situazione sanitaria in Brasile e l’auspicio che molti dei costruttori colgano l’occasione di partecipare a questa unica opportunità di promuovere il business e la notorietà dello sport del karting.
In altre parole: se pensavate ci fosse un piano B, dopo l’ultimo incontro di Zuera, avevate capito male. Il mondiale si farà in Brasile.

30 luglio: ultimo atto, per ora, del braccio di ferro tra FIA e costruttori-team. Stavolta, sono proprio questi ultimi a prendere carta e penna per scrivere, a Jean Todt e Felipe Massa, una lettera che riporta una ventina di firme dei principali costruttori e team di kart del panorama mondiale. Il messaggio è su per giù il seguente: considerata la situazione di incertezza a livello mondiale causata dal COVID-19 e la conseguente difficoltà di pianificazione, dopo una consultazione tra team, genitori, piloti e stakeholder vari, siamo a comunicarvi la decisione di non partecipare al Campionato del Mondo OK/OKJ se questo si svolgerà in Brasile.

Qui finiscono i fatti e iniziano le considerazioni.

La prima è che la frattura tra FIA e Costruttori e Team sembra essere netta e totale in merito al Mondiale 2021.

La seconda è che la FIA non si sposta di un millimetro dalla propria idea iniziale di realizzare il mondiale in Brasile, già posticipato dal 2020 al 2021 proprio per la pandemia, perché è convinta che i costruttori e i team prima o poi cederanno e decideranno di partecipare. Sembra che non stiano neanche ipotizzando un mondiale in Brasile senza i principali attori, in termini di team e piloti, e realizzato solo con partecipanti “locali”. L’idea è, appunto, che prima o poi i costruttori e i team cederanno.

La terza considerazione è che i costruttori e i team sono per una volta davvero fermamente convinti e uniti. Nel senso che hanno tutti troppo da perdere ad andare in Brasile, dal loro punto di vista. La gran parte dei piloti (e relativi genitori) non vogliono andare in un Paese lontano, di cui non si ha un quadro chiaro della situazione sanitaria nel bel mezzo di una pandemia. Alle preoccupazioni relative alla sicurezza sanitaria si somma il tema dei costi, che sarebbero sicuramente importanti seppur con tutte le facilitazioni che l’organizzatore sta ipotizzando. In un periodo così incerto a livello economico, team e costruttori sicuramente vogliono affrontare situazioni meno rischiose dal punto di vista economico e finanziario. Stesso discorso per i genitori dei piloti che dovranno sostenere i costi della trasferta. A questo si sommano alcune problematiche logistiche e organizzative: non pochi sono i meccanici che hanno già negato la loro disponibilità ad andare in Brasile a dicembre dopo una stagione già super stressante come quella 2021 che li ha visti affrontare gare in sequenza, senza mai una sosta per settimane, tra manifestazioni WSK, RGMMC e FIA.

Ora non resta che aspettare la data di chiusura delle iscrizioni al mondiale, prevista per il 15 settembre. Quel giorno capiremo se i costruttori e i team saranno rimasti uniti e compatti nella decisione di non partecipare o se qualcuno avrà messo in campo qualche stratagemma per partecipare, anche indirettamente, con piloti ufficiale per mezzo di strutture non ufficiali, presenti in loco, ma con supporto diretto da parte della casa madre.
In quel caso gli eventuali voltabandiera dell’ultimo minuto avranno buone possibilità di poter vincere il mondiale, ma avranno anche la certezza di aver perso la faccia di fronte agli altri team, ai costruttori e ai fan del karting.

Non ci resta che aspettare.