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ROK Cup Festival – Il resoconto delle gare
TKART Staff
24 Dicembre 2022

Il ROK Cup Festival chiude la stagione 2022 dei monomarca by Vortex con una risposta più che positiva da parte dei piloti: un totale di 137 partecipanti si sono sfidati al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (Italia), in una competizione su due giorni, caratterizzata dalla pioggia, aspetto che ha ulteriormente alzato l’asticella della sfida. Le finali hanno incoronato: Pietro Bagutti (Mini ROK), Tiziano Kuzhnini (Junior ROK), Riccardo Cirelli (Senior ROK), Davide Gherardi (Expert ROK), Sergio Koch (Super ROK) e Marco Vannini (Shifter ROK).

Mini ROK

La Mini ROK fa il pieno d’iscritti al ROK Cup Festival. Infatti, sono 34 i piloti a contendersi la vittoria nell’ultima competizione del 2022.

Le prove cronometrate di sabato assegnano la pole position a Tudor Jercan, primo con un tempo di 1:08.759. Segue Francesco Koci con un gap di 0.327 secondi, mentre Pietro Bagutti e Tomasz Cichoracki occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto. Andrea Marsella è in quinta posizione, davanti a Maxim Becker, sesto, Natan Rybczynski, settimo, e Dario Palazzolo, ottavo. La classifica continua con Julian Frasnelli, Luuk Taal, Diego Bertellini, Milosz Smuk, Ilias Mitaki, Leonardo Lanza, Paolo De Grandi, Blazej Kostrzewa, Marcel Rudnicki, Gabriele Iacomelli, Amelia Wyszomirska, Rafalik Ksawery, Remigiusz Samczyk, Nicolò Carrara, Andrea Lavazza, Franciszek Bal, Aleksander Raczkowski, Adam Bryla, Riccardo Cassani, Joliena Marie Schulz, Davide De Filippo, Riccardo Ghezzi, Jan Gardzielik, Matteo Pau, Alessandro Dragone e David Moscardi.

Alla conclusione delle qualifying heat, Taal balza dalla decima posizione fino alla vetta alla classifica intermedia, con una vittoria sul proprio ruolino di marcia. Bagutti guadagna una posizione e si issa al secondo posto, seguito da Palazzolo e Ksawery. Il poleman Jercan parte bene con un successo nella prima manche, ma nelle due successive conclude solo 10° e 15°: di conseguenza, il romeno scende al quinto posto. Tra i primi dieci troviamo anche Becker, Rudnicki, Koci, Marsella e Carrara.

Come sempre, i piccoli protagonisti della Mini ROK accendono le emozioni nella decisiva finale. Al via, Palazzolo sorprende tutti e prende le redini della gara, con Bagutti, Jercan, Luuk Rudnicki e Koci nel ruolo di primi inseguitori al completamento della prima tornata. Al secondo giro, Bagutti non resta a guardare e trova lo spazio perfetto per sorpassare Palazzolo e imporsi come nuovo leader. Il pilota italiano inizia a prendere metri sul diretto inseguitore che non riesce a tenere il passo del rivale ed è costretto, invece, a guardarsi le spalle da un minaccioso Jercan. Anche Cichoracki, che nel frattempo è risalito dal 12° posto, si aggiunge alla sfida, ma nell’ultimo giro sono proprio Palazzolo e Jercan a giocarsi la piazza d’onore. Bagutti chiude quindi trionfante sul traguardo, con oltre 3 secondi di vantaggio su Palazzolo, secondo, dopo aver vinto il duello con Jercan. Cichoracki conclude ai piedi del podio.

Junior ROK

La Junior ROK registra un’ottima affluenza di partecipanti nelle due giornate di gare.

A firmare la pole position nelle qualifiche di sabato è Borys Lyzen, grazie al miglior tempo di 1:05.055. Subito dietro di lui troviamo Marcel Kasprzycki, secondo a 0.173 secondi di distanza, mentre il terzo posto va nelle mani di Tiziano Kuzhnini. Ludovico Busso centra la quarta posizione, inseguito da Gino Rocchio, quinto, e da Maksymilian Rafalik, sesto. Giacomo Pedrini, Filippo Tornaghi, Dylan Turri e Nicolas Marchesi completano la Top 10. A seguire troviamo Valentino Gaggia, Thomas Carnovali, Pietro Santese, Wojciech Woda, Lorenzo Coletto, David Stefan Dragan, Marlon Di Salvo, Luigi Pace, Marcel Matyjewicz, Alex Laghezza, Cristian Tonalini, Jacob Micallef, Rodolfo Cambiaso, Alexandra Buslei, Simone Donchi, Riccardo Maglioli, Stefan Eugen Brotac, Alessandro Giarratano, Zackary Taylor ed Ettore Sanesi.

Cambia la classifica al termine delle tre manche eliminatorie. Kuzhnini diventa il nuovo leader con due vittorie e un terzo posto, mentre Pedrini è secondo nonostante termini solo una volta in Top 3. Kasprzycki infila due secondi posti, ma scala in terza posizione, davanti a Rocchio e Turri, rispettivamente quarto e quinto. Seguono nelle posizioni immediatamente successive Rafalik, Tornaghi, Woda, Lyzen e Busso.

Fin dalle prime battute, la finale della Junior ROK risulta essere molto movimenta. Kuzhnini approfitta della pole position per presentarsi al comando dopo la prima curva, con Pedrini in grado di riportarsi al secondo posto dopo aver lasciato per qualche metro la posizione a Kasprzycki. Con Kuzhnini e Pedrini saldamente primo e secondo, dietro si scatena la lotta per il terzo posto che coinvolge Kasprzycki, Rafalik, Rocchio e, nelle prime fasi, anche Turri. Ma è Marchesi a farsi strada dalle retrovie e, all’8° giro, riesce a piazzarsi terzo. Il pilota italiano è il più veloce in pista e raggiunge in poco tempo Pedrini, scavalcandolo al 10° passaggio. Marchesi prova a recuperare terreno anche nei confronti di Kuzhnini, ma lo svizzero è primo sotto la bandiera a scacchi e l’italiano deve accontentarsi della piazza d’onore, anche per via di 5 secondi di penalità ricevuti al termine della gara per lo spoiler frontale in posizione non corretta. Pedrini completa il podio con il terzo posto.

Senior ROK

Ben nutrita la griglia di partenza della Senior ROK, con 39 piloti pronti a darsi battaglia in pista.

I partecipanti della categoria sono suddivisi in due sessioni di qualifica e, successivamente, distribuiti in quattro gruppi nelle qualifying heat. Al termine delle manche eliminatorie, i migliori 36 ottengono l’acceso alla finale.

Bartosz Grzywacz svetta in cima alla classifica combinata delle prove cronometrate con il miglior tempo di 1:04.139 ottenuto nel secondo raggruppamento, mentre Lorenzo Bedetti è il più veloce del gruppo 1 e si posiziona secondo. Oli Kobiela occupa il terzo posto, davanti a Riccardo Cirelli, quarto, Michael Bartoszuk, quinto, e Samuele Di Filippo, sesto. Daniele Galbiati e Alessandro Antonelli sono rispettivamente settimo e ottavo, con Tobias Miroslav Rocca nono e Tommaso Arlati decimo. La graduatoria prosegue con Fabio Citignola, Luis Esser, Mattia Jentile, Alessandro Calderari, Marco Massironi, Kinga Wojcik, Federico Desiderio, Salvatore Toscano, Ludovica Miceli, Filip Niewiadomwski, Gianmarco Cortopassi, Matteo Zaffarano, Davide Torentelli, Qu Yicheng, Nicole Ameglio, Simone Taccola, Sachel Rotge, Christian Canonica, Luca Perelli, Giacomo Pegazzano, Paul Koch, Alessandro Bernardini, Wiktor Dobrzanski, Luke Neubauer, Pietro Fioravanti, Niccolò Fontani, Lorenzo Poletti, Jake Gauci e Maia Meneghin.

Con uno “score” perfetto di tre vittorie su tre, Grzywacz mantiene la prima posizione al termine delle manche eliminatorie. Cirelli guadagna due posizioni grazie a due successi e un secondo posto e si posiziona alle spalle del leader Grzywacz. Una vittoria anche per Bedetti che, tuttavia, scende in terza posizione, mentre Kobiela è quarto. Di Filippo e Bartoszuk sono rispettivamente quinto e sesto, mentre dei buoni risultati premiano Toscano promuovendolo dal 18° al settimo posto. Rocca, Galbiati e Arlati completano la top 10.

Partenza decisa di Grzywacz nella finale, in grado di mantenere la prima posizione, inseguito subito da Bedetti. Tuttavia, dopo un giro, il primo inseguitore è Toscano, davanti proprio a Bedetti e Cirelli. Grzywacz impone il proprio ritmo e infila una serie di giri veloci, mentre dietro si anima la battaglia per la piazza d’onore con Cirelli che riesce a mettersi dietro Bedetti e Toscano. Cirelli si lancia all’inseguimento di Grzywacz e riduce tornata dopo tornata il gap dal leader della corsa. All’11° giro arriva il colpo di scena: Grzywacz vede sventolarsi la bandiera nera-arancio essendo rimasto senza la carenatura laterale destra e, successivamente, viene squalificato. Cirelli eredita la posizione di vertice e vince la finale, con 3.452 secondi su Bedetti. Con una notevole rimonta di 11 posizioni, Jentile chiude sul gradino più basso del podio all’esordio nella categoria.

Expert ROK

Una finale incerta fino all’ultimo per la Expert ROK, la categoria riservata ai piloti più esperti della competizione firmata Vortex.

È Davide Gherardi a imporsi nella sessione di qualificazione di sabato, facendo registrare il giro più veloce di 1:05.202. Fabio Cretti, vicecampione della ROK Cup Italia, si classifica in seconda posizione, mentre Alessandro Viganò firma il terzo posto. Quarta posizione in classifica per Michele Zampieri, con dietro Pier Giuseppe Di Landro al quinto posto, Tino Donadei al sesto e Francesco Doria al settimo. Chiude il gruppo Gianluca Todeschini, ottavo.

Con un bottino di due vittorie e un secondo posto nelle tre manche del weekend in programma, Cretti balza al comando della classifica intermedia e ottiene la pole per la finale, con Davide Gherardi in seconda posizione nonostante un successo e due podi. Viganò rimane, invece, stabile in terza posizione, mentre Di Landro guadagna il quarto posto ai danni di Zampieri che, non prendendo il via della prima heat, non sfrutta appieno i due terzi posti ottenuti nelle successive due gare. Todeschini sale in sesta posizione, con Doria e Donadei a completare l’ordine di partenza dell’ultima corsa del weekend.

Cretti mantiene saldamente il primo posto al via della finale, mentre, dietro, Zampieri agguanta la momentanea seconda posizione. Gherardi, però, è in grado di ritornare alle spalle del leader Cretti al termine del primo giro e lancia l’attacco al rivale al secondo passaggio, che gli vale il comando della corsa. Ma arriva un’amara sorpresa per Gherardi al 4° giro: i giudici sportivi gli assegnano 10 secondi di penalità per non aver rispettato la procedura di partenza e Cretti, nonostante sia secondo, è provvisoriamente in testa. Gherardi non ci sta e inizia una sfida contro il cronometro e, allo scadere dei 16 minuti + 1 giro, termina davanti a tutti con 11.704 secondi di vantaggio su Cretti: quanto basta per ottenere la vittoria. Nelle retrovie, una serie di contatti, errori e testacoda premiano Pier Giuseppe Di Landro, che conquista il terzo posto, davanti a Zampieri, Donadei, Todeschini e Doria. Ritirato Viganò.

Super ROK

Al via non può di certo mancare la Super ROK, la categoria più performante dei kart monomarcia della ROK Cup.

Ad aprire le danze, in occasione delle prove cronometrate di sabato, è il campione della ROK Cup Italia, Riccardo Ianniello, con un tempo di 1:04.003, di 189 millesimi più rapido rispetto al crono di Domenico Cicognini, secondo. Antonio Lagrotteria si piazza terzo, davanti a Gaia Cardinali, quarta. Quinta posizione per Sergio Koch, seguito da Lynn Neuhas, sesta, Andrea Volpato, settimo, e Chiara Bolognini, ottava. In fondo al gruppo troviamo Alberto Bernardi e Matilde Seregni, rispettivamente nono e decima.

Ianniello conferma il proprio ottimo stato di forma anche nel corso delle qualifying heat con una sequenza perfetta di tre vittorie e zero penalità sul proprio tabellino. Cicognini termina tre volte secondo e si ripete in seconda posizione in classifica, mentre Sergio Koch si porta in terza piazza davanti a Lagrotteria, quarto, e a Cardinali, quinta. Sesto posto per Bernardi, con Neuhas, Volpato, Bolognini e Seregni a seguire.

Nessun errore per Ianniello nemmeno al via della finale, con l’italiano in grado di transitare davanti a tutti alla prima curva. Koch prende il secondo posto scavalcando Cicognini, ma quest’ultimo è lesto a riprendersi la propria posizione di partenza. Proprio Cicognini movimenta la gara: prima sorpassa con decisione Ianniello al 3° giro, poi finisce addirittura fuoripista alla tornata successiva, rientrando al quinto posto. Nel frattempo, Ianniello e Koch si contendono il primato, con lo svizzero che riesce ad avere la meglio sull’italiano. Koch inizia una fuga solitaria verso la vittoria, approfittando di uno Ianniello messo sotto pressione da Gaia Cardinali. Da quel momento le posizioni si congelano fino alla bandiera a scacchi: Koch vince con quasi 5 secondi di vantaggio su Ianniello che, a sua volta, conclude 1.487 secondi davanti a Cardinali. Lagrotteria, Neuhas e Volpato seguono in classifica, mentre Cicognini scivola settimo. Chiudono Bernardi e Bolognini. Seregni, purtroppo, è costretta al ritiro.

Shifter ROK

La Shifter ROK, la categoria dedicata ai kart con il cambio, infiamma il weekend di Franciacorta a dispetto della pioggia.

Le difficili condizioni meteo premiano Victor Martin Odin in qualifica, primo con il miglior riferimento cronometrico di 1:03.144, mentre Elliott Shaw, alla prima presenza nella categoria, centra la seconda posizione. Terzo posto, invece, per Andrea Zemin, con alle spalle Stefano Mira in quarta posizione e Daniele Demartis in quinta. Andrea Aliberti e Fabrizio Morardo occupano rispettivamente il sesto e il settimo posto, seguiti da Samuel Daziano, Marco Vannini e Massimiliano Pezzucchi. Più indietro troviamo Niki Taylor, Bruno Viglietti, Pietro Gobbi, Alessio Foresto, Enzo Pirovano ed Eduardo Marcelino Viglietti.

Cambia il leader della categoria al termine delle qualifying heat. Mira passa in vetta dopo aver fatto registrare una vittoria e due secondi posti sul proprio tabellino di marcia. Sette posizioni in più in classifica per Marco Vannini, secondo: l’italiano vince e realizza il giro veloce nell’ultima manche di domenica. Morardo occupa il terzo posto, davanti a Zemin e Taylor. Nonostante la vittoria nella prima heat, Odin scala in sesta posizione a causa di un ritiro nella seconda manche. La Top 10 si chiude con Aliberti, Daziano, Foresto e De Martis, mentre Elliott scivola 12°.

La finale diventa una gara a eliminazione, ancor prima dello spegnimento dei semafori. Il poleman Mira confonde la propria casella di partenza e, accortosi dell’errore, tenta senza successo di riposizionarsi correttamente. Addirittura non riesce a riaccendere il motore e ripartire, ritirandosi anzitempo dalla corsa. Vannini ringrazia e approfitta dell’errore di Mira per partire davanti a tutti al via, ma dura poco perché Morardo conquista il comando al primo giro, con Aliberti, Vannini, Taylor, Demartis, Foresto, Shaw e Zemin subito dietro. Al quinto passaggio arriva il primo ritiro: Aliberti e Demartis si toccano, con il secondo che ha la peggio. A lui si aggiungono successivamente Gobbi, Pirovano, Foresto, lo stesso Aliberti, Pezzucchi e Daziano, lasciando solo otto piloti in pista. La vittoria diventa un affare a tre tra Morardo, Vannini e Taylor: Morardo va largo al 12° giro, lasciando tutto nelle mani degli altri due contendenti. Con una frenata al limite, Vannini sorpassa Taylor all’ultimo tornante e vince in volata per un solo millesimo di vantaggio sul canadese. Seguono Morardo, Shaw, Odin, Zemin e la coppia padre-figlio Viglietti.

Press Release © OTK Kart Group

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