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ROK Cup Italia, Round 8 - il resoconto delle gare
TKART Staff
08 Ottobre 2022

Va in archivio la stagione 2022 della ROK Cup Italia, con l’ultimo appuntamento stagionale andato in scena al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (BS). Meteo soleggiato e temperature autunnali hanno accolto i protagonisti del campionato nella giornata di domenica.

Al termine della giornata, sono stati premiati i seguenti campioni di categoria: Shen Zeyu (Mini ROK), Mattia Jentile (Junior ROK), Bartosz Grzywacz (Senior ROK), Marco Chiari (Expert ROK), Riccardo Ianniello (Super ROK) e Nicola Rossini (Shifter ROK).

Mini ROK

Duello accesissimo tra Shen Zeyu e Vivek Kanthan per il titolo nella Mini ROK, la categoria dei più piccoli con motori Vortex uguali per tutti e assegnati con la formula del sorteggio casuale.

In qualifica, Zeyu batte il compagno di squadra Kanthan per 125 millesimi, con il cinese in pole position con un tempo di 56.267 secondi e con lo statunitense secondo. Riccardo Repetto insegue in terza posizione, a sua volta incalzato da Ksawery Rafalik, quarto, Ilias Mitaki, quinto, e Valerio Viapiana, sesto. Shae Shield e Nicolò Carrara occupano rispettivamente il settimo e l’ottavo posto, mentre Qarrar Firhand e Ahn Tu Ranghetti sono nono e decimo. La classifica prosegue con Angel Franceskin, Lorenzo Coletto, Stefano Zamponi, David Davoli Meschiari, Benjamin Westwood, Dario Palazzolo, Fabio Ferlicca, Evan Moussavi, Tommaso d’Ambrosio, Andrea Iacomelli, Luca Muzzolon, Massimo Ferro, Francesco Koci, Carlo Pongratz, Oskar Baron, Andrea Giacomo Rossi Di Montelera, Alberto Masotto, Manuel Ranica, Amelia Wyszomirska e Matteo Pau.

In Gara 1, Zeyu mantiene la testa al primo giro, davanti a Repetto, Mitaki, Kanthan, Shield e Viapiana. Ma proprio Kanthan recupera in pochi giri la propria posizione di partenza, fino a sorpassare Zeyu al terzo passaggio. Zeyu rimane coinvolto in una sfida con Mitaki per il secondo posto e, respinti gli attacchi del rivale, prova a riavvicinarsi velocemente a Kanthan, ma non basta: lo statunitense vince con 131 millesimi di vantaggio sul cinese, mentre Mitaki chiude terzo davanti a Repetto, Shield e a Palazzolo, quest’ultimo bravo a rimontare 11 posizioni. Tuttavia, il podio cambia nel post-gara perché Mitaki è squalificato per aver recuperato la propria posizione nel giro di formazione dopo la linea rossa. La decisione promuove Repetto in terza posizione.

Decisiva Gara 2 per le sorti del titolo. Franceskin sfrutta al meglio l’inversione della griglia e, dalla pole position, rimane davanti alla prima curva, ma Firhand ottiene presto la leadership. A farsi strada, però, è Zeyu, che sorpassa Firhand al 2° giro e non molla più il comando fino alla bandiera a scacchi, tranne nella sesta e terzultima tornata della corsa. Viapiana centra la piazza d’onore, mentre Kanthan vince nella volata per la terza posizione ma, con questo risultato, consegna il titolo nelle mani di Zeyu. Qarrar, Carrara, Rafalik, Repetto, Shield e Ranghetti seguono in classifica lo statunitense.

La classifica finale di campionato parla chiaro: Zeyu è primo con 394 punti, con Kanthan secondo a quota 377 punti e Francesco Koci terzo con 285 punti.

Junior ROK

Conferme e novità tra i vincitori del weekend nella categoria Junior ROK.

Il leader di campionato Mattia Jentile firma la pole position nelle qualifiche, fermando i cronometri sul tempo di 50.090 secondi. Filippo Tornaghi, tra i principali rivali del pilota italiano, è secondo per soli 27 millesimi, mentre l’altro contendente al titolo Nicolas Marchesi è quarto. In mezzo, al terzo posto, troviamo invece Ethan Lennon, protagonista nel round di Castelletto di Branduzzo. Borys Lyzen e Maksymilian Rafalik, alla prima presenza stagionale, strappano rispettivamente la quinta e la sesta posizione. Settimo Patrik Fraboni, ottavo Niccolò Coppotelli, nono Luca Perelli e decimo Luigi Pace. La graduatoria continua con Colin Wurthenberger, Massimo Pietro Cannizzo, Emilio Tedesco, Alfio Antonio Berni, Andrea Fiocco, Thomas Baldassarri, Guido Bruno Bidoli, Ticheng Qu, Aleksander Jelen, Giacomo Pegazzano, Alessandro Cocozza, Andrea Caterisano, Pietro Santese, Giulio Mazzolini, Cristian Tonalini, Davide Prestosi, Alex Laghezza, Adria Matteo Martinz, Simone Donchi, Ettore Sanesi, Riccardo Maglioli, Anna Filotto, Nico Deutsch, Ricard Moreni, Lorenzo Brunetti e Kimi Karakilic.

Nessun errore nella partenza di Gara 1 per Jentile, saldamente in testa già dopo la prima curva. Tornaghi, invece, si guarda le spalle dagli attacchi di Rafalik, balzato nel frattempo in terza posizione. Jentile, Tornaghi e Rafalik si compattano velocemente, finché Tornaghi lancia con successo l’attacco su Jentile per il comando all’ottavo giro. Jentile non si scompone e, quattro passaggi dopo, ritorna davanti e guadagna un buon vantaggio, approfittando anche del duello tra Tornaghi e Rafalik. Vince Jentile con 2.525 secondi di vantaggio su Rafalik, finito davanti a Tornaghi per 155 millesimi. Fraboni, Lennon e Coppotelli occupano invece le posizioni dalla quarta alla sesta, con Perelli settimo dopo aver ricevuto una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta.

In Gara 2, tocca e Lyzen partire in pole position e il polacco è bravo a conservare la posizione al via. Ma dalla settima posizione emerge Rafalik che, in breve tempo, sale al secondo posto e al quarto giro passa Lyzen. Anche Tornaghi e Jentile raggiungono velocemente i due polacchi, ma sul traguardo terminano nelle prime due posizioni proprio Rafalik davanti a Lyzen, con Tornaghi terzo e Jentile quinto, beffato da Lennon in volata sul traguardo.

Il campionato si conclude con il titolo assegnato a Jentile, primo con 389 punti, mentre Tornaghi agguanta il secondo posto con 309 punti, ai danni di Marchesi che termina terzo con 274 punti.

Senior ROK

Ricco numero di partecipanti nella Senior ROK, con 40 giovani cavalieri pronti a darsi battaglia in pista.

I piloti della categoria sono divisi in due sessioni nelle qualifiche mattutine, per poi essere distribuiti in tre gruppi nelle qualifying heat in base alla classifica combinata. Al termine delle manche eliminatorie, i migliori 36 accedono alla gara finale di giornata. Paolo Dung Pastori è il più veloce nel gruppo 2 con un tempo di 49.049, con Bartosz Grzywacz secondo per 61 millesimi di differenza e Christian Canonica, il migliore del gruppo 1, terzo per 63 millesimi. Simone Taccola s’installa al quarto posto, con Samuele Di Filippo quinto, Daniele Galbiati sesto, Federico Desiderio settimo e Matteo Adami ottavo. Top 10 anche per Lorenzo Rubes, nono, e Luca Bettoni, decimo. Seguono in classifica Matteo Bellandi, Matteo Puppo, Omar Matteo Mosca, Lorenzo Bedetti, Riccardo Monti, Edoardo Sabatino, Marco Dianda, Tobias Miroslav Robe Rocca, Leonardo Megna, Matteo Zaffarano, Francesco Perfetti, Gianmarco Cortopassi, Jakub Jarosz, Michal Bartoszuk, Federico Colombo, Rebecca Guarguaglini, Gioele Pollini, Edoardo Mortoro, Valentina Nessi, Michele Zampieri, Michael Di Piazza, Tommaso Arlati, Nicole Ameglio, Ludovica Miceli, Federico Potena, Gabriele Cucinotta, Davide Torrentelli, Arun Kumar Zanobio, Matilde Seregni e Riccardo Tocu.

Dopo le tre qualifying heat, la classifica vede un nuovo leader: infatti, Desiderio balza davanti con una vittoria e un secondo posto, mentre Pastori scende in seconda posizione con un successo e un terzo posto. Grzywacz è terzo con due risultati sul podio, con Canonica quarto e Taccola quinto. Di Filippo vince due manche, ma nella prima riceve una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta e rimedia un sesto posto nella graduatoria intermedia. Galbiati, Adami, Bettoni e Rubes completato i primi dieci.

Buono start di Desiderio nella finale, con Grzywacz, Taccola, Pastori, Canonica, Galbiati e Di Filippo nel ruolo di primi inseguitori. A movimentare i primi giri ci pensano Taccola e Grzywacz: l’italiano si porta in seconda posizione al primo giro, ma il polacco risponde al passaggio successivo. I due vengono a contatto, permettendo a Canonica d’inserirsi in terza posizione e a Desiderio di aumentare il proprio vantaggio. Il leader, però, si ritrova velocemente Canonica alle proprie spalle che, al quinto giro, passa davanti. Desiderio cerca di rimediare, però, dopo poche curve, commette un errore in frenata e scala al quinto posto. Canonica controlla la gara fino al termine e vince, mentre Desiderio recupera fino alla piazza d’onore. Grzywacz porta a casa il gradino più basso del podio, con Di Filippo quarto, Taccola quinto e Galbiati sesto.

Con l’assenza di Andrea Ladina fermo a 319 punti, Grzywacz si laurea campione della Senior ROK con 378 punti. Bedetti si classifica invece terzo con 263 punti.

Expert ROK

Combattute fino all’ultimo metro le due gare della Expert ROK, la categoria della ROK Cup Italia riservata ai piloti più esperti.

Fabio Cretti apre il weekend con il giro più veloce in assoluto nelle qualifiche mattutine: 50.017 il tempo fatto registrare, di 166 millesimi migliore rispetto a Tommaso Castellani, secondo. Alessandro Viganò coglie il terzo posto davanti al leader di campionato Marco Chiari, quarto, mentre Tino Donadei e Davide Gherardi sono rispettivamente quinto e sesto. Paolo Baselli chiude la sessione al settimo posto, seguito da Gianluca Todeschini, ottavo, Riccardo Pedrola, nono, Gianluca Rubiolini, decimo, Carmelo Aloisi, undicesimo, e Roberto Pelanconi, dodicesimo.

In Gara 1, Cretti non ha lo spunto migliore del gruppo al via perché a issarsi al comando è, invece, un bravo Castellani, partito dalla seconda posizione sullo schieramento di partenza. Tuttavia, Cretti mette il rivale subito in riga riprendendosi la prima posizione al secondo giro. Anche Gherardi e Chiari trovano lo spazio per passare Castellani, sfruttando anche i 10 secondi di penalità inflitti a quest’ultimo per non aver rispettato la procedura di partenza. Così, virtualmente Gherardi e Chiari sono secondo e terzo in classifica, tuttavia non riescono a sostenere il ritmo di Cretti e a difendere le proprie posizioni da un veloce Viganò. La corsa vede Cretti vincitore davanti a Viganò, secondo, e a Gherardi, terzo, con Baselli quarto e Chiari quinto.

In Gara 2, Castellani sfrutta bene la pole position per effetto della griglia invertita e conduce davanti a Donadei, Baselli, Chiari e Todeschini. Purtroppo al secondo giro la gara viene interrotta da una bandiera rossa per un incidente occorso a Chiari. Fortunatamente tutto bene per il driver, che verrà comunque sottoposto ad accertamenti. Dopo l’interruzione la corsa riprende con Castellani sempre al comando e, contenendo uno scatenato Cretti all’ultimo giro, vince la sua prima gara stagionale. Viganò sale di nuovo sul podio, stavolta sul gradino più basso, davanti a Todeschini e Pedrola. Un contatto nel finale invece tra Donadei e Baselli nega ai due la possibilità di cogliere posizioni di alta classifica.

Il titolo è assegnato a Chiari, primo con 424 punti, mentre Cretti chiude la stagione d’esordio al secondo posto e con un bottino di 402 punti. Donadei è, invece, terzo con 299 punti.

Super ROK

Nonostante i giochi per il titolo praticamente già chiusi, la Super ROK regala divertimento ed emozioni nell’ultimo round della stagione.

Perfetto esordio da parte di Arnaud Malizia nella ROK Cup Italia, con il francese subito in pole position nelle prove cronometrate con un tempo di 48.152. Riccardo Ianniello, capoclassifica del campionato, chiude secondo, con Riccardo Cocozza terzo e Alberto Bernardi quarto. Lynn Neuhaus e Manuel Gritti occupano la terza fila, mentre la quarta va ad appannaggio di Sergio Koch e Maximilian Tarillion. Sachel Rotge e Tommaso Nonini chiudono la Top 10, con Gaia Cardinali, Antonio Lagrotteria e Chiara Bolognini a completare lo schieramento di partenza.

In Gara 1, Malizia e Ianniello partono perfettamente dalla prima fila e si contendono subito la prima posizione, mentre Cocozza difende il terzo posto da Bernardi, Gritti e Neuhaus. Già al secondo giro avvengono due colpi di scena: Milizia parcheggia a bordo pista e si ritira dalla corsa, mentre Bernardi spodesta Cocozza e guadagna la seconda posizione dietro al nuovo leader Ianniello. Nonostante il vantaggio rassicurante, Ianniello segna il giro veloce e conclude davanti a tutti sotto la bandiera scacchi, con Bernardi secondo con 4.065 secondi di ritardo. Cocozza conquista il gradino più basso del podio, precedendo Gritti e Neuhaus.

Con l’inversione dei primi otto di Gara 1 sulla griglia di partenza, Gara 2 si preannuncia davvero entusiasmante. Lagrotteria parte in pole position e tiene a bada inizialmente Koch, Bernardi, Gritti, Tarillion e Ianniello. Ma il più pericoloso di tutti è Malizia che, nonostante l’avvio dal fondo dello schieramento, sale prepotentemente al sesto posto dopo appena tre giri. Già due passaggi dopo, Malizia attacca con esito positivo Ianniello per il terzo posto, poi infila Gritti e il leader della gara Lagrotteria. Il francese rimedia così al ritiro di Gara 1 con un bel successo, con 2.185 secondi di vantaggio su Ianniello, arrivato secondo, e con il giro veloce come ciliegina sulla torta. Cardinali recupera sei posizioni in classifica con un’ottima ultima parte di corsa e arraffa la terza posizione, precedendo di 49 millesimi Neuhaus. Nonini e Lagrotteria sono rispettivamente quinto e sesto. Sfortunato finale per Gritti, ritirato nel penultimo giro mentre occupava il terzo posto.

La classifica non lascia nessun dubbio: Ianniello è il nuovo campione della Super ROK con un totale di 429 punti, mentre Cardinali si riconferma vicecampionessa con 328 punti. Malgrado l’assenza nell’ultimo round, Elliot Shaw è terzo con 316 punti.

Shifter ROK

Battaglie stellari nella Shifter ROK, la categoria della ROK Cup Italia dedicata ai kart con il cambio.

Fabrizio Morardo segna la prima pole position della stagione grazie a un tempo record di 47.593 secondi, strappandola dalle mani del leader della classifica Nicola Rossini, secondo. Gabriele Bensi, compagno di squadra e rivale per il titolo di Rossini, è terzo nelle qualifiche, seguito da Andrea Zemin, quarto, Andrea Aliberti, quinto, e Daniele Demartis, sesto. Federico Mascialino coglie la settima posizione davanti a Manuel Daziano, ottavo, mentre Davide Cugini e Marco Chiarello completano la Top 10. Proseguendo con la classifica troviamo Mattia Rossetti, Alessandro Zucco, Mattia Limena, Massimiliano Pezzucchi, Damiano Sapio, Alessandro Cavina, Marco Acquarella, Karol Czepiel, Victor Martin Odin, Alessio Foresto, Pietro Gobbi, Riccardo Franciosi, Sebastian Janczewski.

Già allo spegnimento dei semafori di Gara 1 avvengono due colpi di scena: sia il poleman Morardo sia Aliberti, balzato al secondo posto, anticipano la partenza e ricevono 5 secondi di penalizzazione da parte dei commissari sportivi. Ma la maggior sorpresa arriva al secondo giro: Bensi tenta il sorpasso su Rossini, ma i due entrano in contatto e finiscono larghi all’ultimo tornantino. Ritornando alla testa della corsa, Morardo prova a distanziare Zemin, nel frattempo salito in seconda posizione, ma non riesce nell’intento. Al termine dei 16 giri in programma, l’ordine di arrivo vede Morardo, Zemin, Aliberti, Chiarello e Cavina, ma con le penalità la vittoria va a Zemin. Chiarello conquista il secondo posto, davanti a Morardo, scivolato terzo, a Cavina e ad Aliberti. Rossini conclude 12°, mentre Bensi registra un ritiro.

Ricco spettacolo anche in Gara 2, con una partenza perfetta per Cugini e Demartis dalla prima fila e un incidente multiplo che coinvolge Cavina, Chiarello e Daziano. Il gruppo dei primi otto risulta notevolmente compatto nella prima metà della corsa, con Cugini sempre in testa, Aliberti nel ruolo di primo inseguitore e Morardo, Zemin, Demartis, Janczewski, Rossini e Czepiel incollati ai primi due. La classifica cambia nel corso dell’ottavo giro, con Zemin e Morardo fuori dopo un duro contatto e Aliberti nuovo leader della corsa davanti a Cugini. Aliberti conclude primo sotto la bandiera a scacchi, con Demartis in grado di sottrarre la seconda posizione a danno di Cugini, terzo. Czepiel completa una rimonta di 16 posizioni con il quarto posto e il giro veloce, precedendo Janczewski e Rossini.

La sfida al titolo tra Bensi e Rossini premia quest’ultimo, primo con 364 punti, mentre il suo compagno di squadra è secondo per un solo punto di differenza. Il terzo posto vede, invece, Zemin con 320 punti.

Press Release © OTK Kart Group

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