Dopo averlo sfiorato varie volte, la Kosmic vince il mondiale KF. Con un telaio figlio della qualità che contraddistingue tutti i prodotti del marchio di casa OTK. Come quello usato da Karol Basz a Muro Leccese che, qui, analizziamo
Kosmic Kart è arrivata vicino a vincere il mondiale più volte negli ultimi anni, grazie a prestazioni sempre al top. Ma perché tutte le componenti che ci vogliono (pilota, motore, gomme) si unissero a quel pizzico di fortuna indispensabile per vincere, ha dovuto aspettare il fine settimana magico sul Circuito di La Conca, dove, finalmente, Karol Basz ha conquistato il Titolo del Mondo KF 2015. Il pilota polacco lo ha fatto guidando un kart Kosmic modello Mercury, omologato ufficialmente per le categorie KF4, KF3, KF2, KZ2, KZ1, ICE. Lui, ovviamente, ha utilizzato la configurazione per la KF e TKART è andato a prendere proprio quella per analizzarla nei dettagli. E quando diciamo “proprio quella”, intendiamo precisamente il kart di Karol Basz, tirato giù dal camion nelle esatte condizioni nelle quali ha affrontato, e vinto, il mondiale. Ruote sporche comprese. Nuovo o usato che sia, le caratteristiche specifiche e uniche del telaio Kosmic Mercury, come in generale di tutti i telai dell’OTK Kart Group (che, per quanto riguarda i telai, oltre a Kosmic comprende i marchi Tony Kart, FA Kart e Exprit), sono legate a un processo produttivo della scocca molto avanzato.