IPK crede nella manualità delle saldature, ma punta su macchinari automatizzati per le fasi precedenti, come il taglio e, soprattutto, la piegatura dei tubi. Il nuovo macchinario automatizzato di IPK permette una precisione assoluta, con tolleranza al decimo di grado nella piegatura. Il sistema è ad azionamento elettrico, ed esclude quindi sistemi idraulici che dipendono dalla temperatura dell’olio (più freddo ad inizio lavorazione, soprattutto nei mesi invernali). La macchina ha un sistema di recupero dell’energia (un po’ come le vetture elettriche e ibride), lavora su 11 assi e diverse maschere (alloggiamenti femmina per i tubi) per tubi da 28-30-32 mm di diametro. Durante la lavorazione viene utilizzata un’anima, cioè un elemento cilindrico di riempimento dei tubi, di diametro variabile a seconda della dimensione del tubo stesso, che viene posizionato prima del punto di piegatura ed evita lo schiacciamento del tubo.
Il nuovo macchinario ha la capacità di ottenere le stesse pieghe anche variando il materiale del tubo, riconoscendo l’elasticità dell’acciaio utilizzato. Il sistema è a pinza chiusa, cioè il tubo da piegare non viene afferrato lungo la sua lunghezza, ma spinto dall’estremo, in modo da non snervare il materiale.