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TKART magazine Consigli degli Esperti | Migliorare l’assetto cambiando l’assale, i consigli di Albino Parolin
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MIGLIORARE L’ASSETTO CAMBIANDO L’ASSALE, I CONSIGLI DI ALBINO PAROLIN

Max Bernardi
08 Novembre 2020
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“LA SCELTA DELL’ASSALE MEDIO È LA CORRETTA SOLUZIONE, PER TUTTE LE CATEGORIE E LE TIPOLOGIE DI GOMME, NEI PRIMI TURNI DI PROVE”
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Per identificare il livello di durezza degli assali della Parolin Racing Kart basta guardare sulla superficie dell’assale stesso, sul lato sinistro, quello del freno, dove è possibile trovare delle scritte realizzate al laser (esempio: “S” - Morbido; “M” - Medio; “H” - Hard).

Nel kart la totale assenza di sospensioni implica che al posteriore l’assale svolga una funzione di ammortizzatore (scopri di più sulla sua funzione leggendo l’articolo dedicato a questo elemento del kart nella rubrica “Tecnica”). Le diverse durezze e i differenti spessori disponibili cambiano l’assetto del kart e il comportamento del mezzo in pista. L’assale è un componente che può favorire la scorrevolezza e la trazione a seconda delle necessità delle diverse categorie. Con Albino Parolin, titolare della Parolin Racing Kart, scopriamo come orientarci nella scelta dell’assale e come i mozzi e i gusci portacuscinetto incidano sulla sua flessione.
N.B Sebbene le indicazioni e i consigli tecnici forniti dal nostro intervistato possano essere utili a orientarsi nella gestione del setup di qualunque kart, sono particolarmente specifici per i telai Parolin Racing Kart.

1 Che assale si monta quando si inizia a girare in un week-end di gara?

Esistono diverse durezze di assale, noi con il nostro racing team lavoriamo solitamente con quattro: duro, medio, morbido e supermobido. L’assale di media durezza viene montato standard quando si inizia a girare per il week-end di gara e la pista non è gommata. La scelta dell’assale medio è la corretta soluzione, per tutte le categorie e tutte le tipologie di gomme impiegate, nei primi turni di prove. Dopo un giorno di prove libere, quando la pista inizia a gommarsi, possiamo ragionare se spostarci verso un assale più morbido o uno più duro per migliorare l’assetto del kart. È giusto dire che non esiste una regola universale per tutti i telai nella scelta della durezza dell’assale; dipende dalla struttura della scocca cioè dalla capacità di flessione della stessa. Un telaio “morbido”, che si flette facilmente, spesso è abbinato a un assale più duro; viceversa su telaio più “rigido”, con meno flessione, si monta un assale più morbido per equilibrare la struttura.

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Per definire il corretto assale bisogna dividere la curva in tre parti: ingresso, centro e uscita. Questo ci permetterà di valutare dove intervenire per migliorare il nostro setup.

2 Da cosa possiamo capire se bisogna cambiare la durezza dell’assale?

Per definire il corretto assale bisogna dividere la curva in tre parti: ingresso, centro e uscita. Questo ci permetterà di valutare dove intervenire per migliorare il nostro setup.
L’assale duro può offrire un grip migliore in inserimento di curva, mentre a centro curva la sua rigidità va a vantaggio della scorevolezza del kart. In uscita di curva, infine, aumenta la trazione.
Un assale morbido fornisce meno grip nella prima parte di curva, a centro curva “lega” maggiormente - cioè aumenta il grip fornito dalla gomma - mentre in uscita riduce la trazione.
Se il kart con l’assale medio è sottosterzante, cioè si innesca in ingresso curva una perdita di aderenza all’anteriore rispetto al posteriore con conseguente mancanza di direzionalità del kart, il consiglio è di montare una assale morbido. L’effetto che otteniamo è un spinta minore dal parte del posteriore nella prima parte di curva (ingresso); questo permetterà il corretto grip anteriore e l’impostazione ottimale della traiettoria. Viceversa, se abbiamo troppo inserimento dell’anteriore, quindi un sovrasterzo in inserimento di curva, significa che abbiamo un posteriore con poco grip e possiamo orientarci verso un assale più duro che ci aiuterà a generare più tenuta del kart al retrotreno in ingresso curva. Modificare il grip del posteriore cambiando l’assale è un’operazione da fare sempre dopo aver modificato le geometrie all’anteriore. In caso di sottosterzo in ingresso curva bisognerà caricare di minimo 2 gradi l’angolo di caster per aumentare la tenuta dell’avantreno. Se abbiamo del sovrasterzo in ingresso diminuire l’angolo di caster farà perdere del grip all’anteriore a vantaggio di un assetto più equilibrato.

3 Con un kart monomarcia come possiamo regolarci con la scelta dell’assale?

Nelle categorie monomarcia si cerca un assetto del kart che premia la scorrevolezza del kart a centro curva e in uscita di curva. Il pilota dovrà impostare una traiettoria di ingresso che eviti di “piantarsi” nel mezzo della curva con la conseguente diminuzione dei giri motore. In sostanza bisogna avere una percorrenza di curva che permetta di sfruttare la coppia del motore nella fase di uscita; per fare ciò possiamo montare un assale più rigido. L’assale rigido, rispetto al morbido, “lega” meno a centro curva e consente una buona scorrevolezza a metà curva. Nelle categorie Junior, dove il peso minimo è di 140 kg e l’assale risulta meno sollecitato, si può evitare di fissare il guscio portacuscinetto centrale al telaio per una maggiore flessione. Questo ci consentirà di montare un assale duro (più scorevolezza), ma allo stesso tempo non farà perdere grip al posteriore quando il kart si trova a centro curva. La soluzione va impiegata nelle piste dove abbiamo una serie di curve veloci e si cerca un equilibrio tra scorevolezza e grip a centro curva.

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Nelle categorie Junior lasciare il terzo cuscinetto allentato consente una maggiore flessione dell’assale e un assetto più libero.
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