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TKART magazine Consigli degli Esperti | Preparare il motore del kart per aumentare le prestazioni. I consigli di Gianfranco Galiffa
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COME PREPARARE IL MOTORE DEL KART PER AUMENTARE LE PRESTAZIONI

Max Bernardi
04 Aprile 2019
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LA PREPARAZIONE DI UN MOTORE RICHIEDE ESPERIENZA E CONOSCENZE SPECIFICHE
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Gianfranco Galiffa, con la sua Galiffa Kart, si occupa dal 1994 di preparazione motori, vendita e assistenza

Tra un motore standard e uno preparato, in genere c’è una notevole differenza in termini di prestazione. Certo, per ottenere il miglior risultato, serve un grande lavoro da parte del preparatore, che non può improvvisarsi tale e deve avere una notevole esperienza. Gianfranco Galiffa, uno dei preparatori più noti e vincenti del karting, spiega quali sono le zone più sensibili del motore 2t e come si modificano per aumentare le prestazioni.

1 Un motore 2T per il kart ha molte componenti: quali sono quelle su cui intervenire per migliorare la performance?

Le zone d’intervento sono molteplici. Sicuramente i due carter e il cilindro sono le parti sulle quali concentrare il massimo sforzo. Prima di entrare nel vivo del discorso, però, è bene sottolineare che la preparazione del motore richiedere una discreta manualità, specie nelle fresature manuali, e soprattutto necessità di conoscenze specifiche ed esperienza. Si possono anche fare dei tentativi, ma bisogna essere consapevoli che in questo caso c’è la possibilità di peggiorare le prestazioni anziché migliorarle, finendo per dover buttar via un cilindro o un carter con conseguenti spese da non sottovalutare.

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Nei carter viene levigata la zona d'aspirazione della miscela aria-benzina
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L'obiettivo della levigazione della zona d'aspirazione è migliorare la fluidodinamica
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In aspirazione i carter vengono levigati
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In aspirazione i carter vengono levigati
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In aspirazione i carter vengono levigati
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In aspirazione i carter vengono levigati

2 Sui carter come possiamo intervenire?

I carter standard si possono sicuramente migliorare: lo scopo è facilitare il passaggio della miscela aria - benzina. Quando escono dalle lavorazioni C.N.C, infatti, i carter hanno alcune zone, soprattutto in aspirazione, che presentano delle irregolarità: il preparatore interviene levigando la superficie e asportando gli eventuali trucioli rimasti dalla fusione, così da favorire la fluidodinamica e, quindi, le prestazioni del motore.
Particolare attenzione va posta anche all’accoppiamento con il cilindro: nel carter troviamo una sorta di “rampa” che indirizza la miscela aria-benzina nei travasi per andare, poi, a creare la combustione. Questo particolare passaggio tra carter e cilindro va pulito e raccordato per migliorarlo.

3 Oltre alla levigazione del condotto di aspirazione, cosa possiamo fare?

Il preparatore non si limita a ripulire il condotto dai residui di alluminio, ma, a seconda delle proprie conoscenze, può fresare il carter togliendo del materiale e, dunque, modificandone il volume. Se all’interno dei carter riusciamo ad aumentare, o diminuire, la quantità di benzina presente, sicuramente le prestazioni si modificano.
Nei carter si lavora quasi esclusivamente sulla zona d’aspirazione, è qui che un preparatore può fare la differenza.
Bisogna fare attenzione, però, anche all’operazione di assemblaggio del carter, che generalmente passa in secondo piano. È fondamentale che i due carter vadano ad accoppiarsi perfettamente senza l’uso di troppa forza. Il consiglio, quindi, è di non aver fretta e di curare nel dettaglio il rimontaggio.

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Nel carter si eliminano i residui delle lavorazioni C.N.C, così da migliorare il passaggio della miscela aria - benzina
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Nel carter si eliminano i residui delle lavorazioni C.N.C, così da migliorare il passaggio della miscela aria - benzina
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Nel carter si eliminano i residui delle lavorazioni C.N.C, così da migliorare il passaggio della miscela aria - benzina
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Nel carter si eliminano i residui delle lavorazioni C.N.C, così da migliorare il passaggio della miscela aria - benzina
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