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TKART magazine Consigli dei Campioni | Sole e pioggia. Come cambia l'assetto del kart
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SOLE E PIOGGIA.
COME CAMBIA
L’ASSETTO DEL KART

TKART Staff
16 Febbraio 2016
Cosa fare, in pista, se all’improvviso arriva la pioggia? Rispondono i tecnici Energy Corse Marco Sigalini e Simone Sorio, che in carriera hanno visto diverse situazioni del genere. Anche durante un mondiale KZ a Le Mans
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CONCETTI BASE

Fondamentalmente, l’obiettivo principale di tutte le modifiche che si fanno quando la pista è bagnata è trovare il maggior grip possibile. Tutto il resto arriva dopo, o arriva come conseguenza. Una differenza la si può indicare tra KZ e OK: con il kart a marce si cerca maggiore grip in trazione, per sfruttare tutta la potenza del motore. Quindi, si lavora soprattutto sul posteriore. Con l'OK, invece, il discorso aderenza è più generalizzato e la ricerca del grip è divisa al 50% tra anteriore e posteriore.
Va detto, comunque, che ci sono piloti che, se hanno un telaio ben bilanciato sull’asciutto, preferiscono non toccare nulla e tenerlo identico anche con la pioggia.

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ALTEZZA

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In condizioni di asciutto, l’altezza del kart è quasi sempre al limite minimo. Con la pioggia, bisogna alzare il baricentro: più il peso è posto in alto, infatti, più si carica la ruota in appoggio, migliorando l’aderenza durante la percorrenza di curva. Possiamo dire che, in condizioni di bagnato, l’assetto standard è il più alto possibile.
Per quanto riguarda il telaio si agisce sui fuselli, spostando gli spessori tra le “C” del telaio e il fusello tutti al di sopra di quest’ultimo.
Per quanto concerne il pilota, invece, si può alzare il suo baricentro mettendo un cuscino sul sedile. Inoltre, il pilota stesso, guidando, si sposta, usando il suo corpo per caricare il peso verso la ruota in appoggio. Ci sono piloti che non amano il cuscino e non si trovano a proprio agio, preferendo non utilizzarlo.

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CAMBER E CASTER

Il camber è l’angolo che regola l’incidenza del battistrada sull’asfalto. Con l’asciutto si tende a ridurlo, arrivando fino a valori negativi molto elevati in caso di grip estremo, facendo aderire all’asfalto solo una parte del battistrada e “liberando” il telaio. Con il bagnato si agisce in maniera opposta, portando l’angolo di camber su valori reali vicini allo 0 o positivi. Per valori “reali”, si intende calcolati con il pilota seduto sul kart. Il suo peso, infatti, modifica di 1 o 2 gradi gli angoli iniziali impostati sul kart da solo. Per aver un camber reale pari a 0, quindi, si parte con un camber “chiuso sotto” di 4 o 5 mm.
Per il Caster (ovvero l’angolo che regola l’inclinazione e le altezze delle ruote anteriori in curva), in condizioni di bagnato bisogna aumentarne i gradi, così da incrementare il carico sulle ruote anteriori e migliorare l’inserimento in curva. La differenza tra asciutto e bagnato è di uno o due gradi. Molto, però, dipende, dalla pista: in molti circuiti il gap di tempo sul giro tra asciutto e bagnato è di circa 10 secondi. In quel caso il caster può essere aumentato anche un po’ meno.
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CARREGGIATA

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Al posteriore il regolamento impone di stare, al massimo, a filo del paraurti, non puoi allargare di più. Quindi, tenendo conto che cerchi e gomme rain sono più stretti, allarghi finché arrivi al limite (140 cm).

Davanti, invece, non ci sono imposizioni. Indicativamente si allarga di 5 o 6 centimetri in totale. L’allargamento della carreggiata serve a dare maggiore stabilità al kart e un migliore inserimento in curva.

In generale, bisogna anche tenere conto che più la pista è gommata, più, quando piove, diventa scivolosa.

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RIPARTIZIONE FRENATA

Normalmente la frenata è più sbilanciata sull’anteriore, perché è con i freni davanti che si possono eseguire staccate al limite su una pista asciutta e gommata. Percentualmente diciamo che la ripartizione è 70% davanti e 30% dietro.
Con il bagnato bisogna bilanciare di più, arrivando a un 50% davanti e 50% dietro, se non, addirittura, aumentando ancora di più la percentuale al posteriore. Questo consente di tenere le ruote più dritte in staccata e perdere meno aderenza.
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FILTRO

Filtro dell'aria montato in maniera tradizionale
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Filtro coperto per non fare entrare acqua quando piove
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Quando piove, bisogna montare il filtro al contrario e/o coprirlo per evitare di far entrare acqua nel motore. Così facendo, è vero, la carburazione si ingrassa, ma, come vedremo parlando del motore, prima di partire si imposta una carburazione più magra e, quindi, si compensa anche il fatto di coprire il filtro.
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