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TKART magazine Consigli dei Campioni | La tecnica di guida del kart monomarcia spiegata da Joseph Turney
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LA TECNICA DI GUIDA
DEL KART MONOMARCIA
SPIEGATA DA JOSEPH TURNEY

TKART Staff
03 Novembre 2020
Non hanno il cambio, i freni anteriori e sono meno potenti dei kart a marce, ma non per questo portarli al limite è semplice: i kart monomarcia necessitano delle giuste malizie al volante. Abbiamo chiesto al talento inglese del Tony Kart Racing Team di svelarcele
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POSIZIONE DI GUIDA

Meglio non inventarsi niente riguardo all'installazione del sedile e montarlo seguendo le misure standard indicate dalla casa. Queste quote sono pensate, infatti, per fare in modo che il baricentro si trovi nella posizione ottimale per le specifiche caratteristiche del telaio. Eventualmente si può cambiare la rigidità del materiale: di solito si abbina un sedile più morbido a gomme dure e viceversa con gomme soft.
Questo non vuol dire che la posizione di guida non debba essere la più comoda possibile. Per ottenerla, regolate il poggiapiedi e l’altezza del volante in modo da avere braccia e gambe piegate: un angolo tra i 130° e i 140° è l’ideale. Dovete essere in grado di spingere con tutta la forza che potete per girare il volante: lo stile di guida da adottare con il monomarcia, come vedremo più avanti, richiede la massima pulizia e tirare il volante verso di sé per sterzare, come alcuni fanno, non è una buona idea perché questo modo di fare compromette la precisione di guida”.
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Le mani vanno posizionate alle 9 e 15.
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TRAIETTORIE E STILE DI GUIDA

“Come è noto, nella guida del kart monomarcia è essenziale fare attenzione a non far scendere troppo i giri motore per non rimanere piantati in uscita di curva. L’obiettivo quindi è disegnare traiettorie che ci permettano di tenere il motore in coppia e, allo stesso tempo, non fare troppa strada. Oltre a linee molto rotonde e ampie bisogna poi cercare la massima pulizia (ovvero, bisogna evitare sovrasterzi), soprattutto quando l’asfalto è molto caldo. Con temperature elevate le gomme tendono a scivolare surriscaldandosi e, quindi, a perdere performance. Risultato? Ci si ritrova a non avere più tenuta in percorrenza di curva, ovvero in quella fase in cui si fa la differenza tra andare forte o piano in kart”.
In questa gallery, le traiettorie ideali di quattro tipi di curve differenti: tornante, curva 90°, doppia curva a 90° e chicane.
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