Ricerche frequenti
Lewis Hamilton lo conosciamo tutti. È un personaggio unico e irripetibile, che va ben oltre lo sport che pratica. Lewis, se apre bocca davanti a una telecamera, non lo fa per parlare del più o del meno, tocca sempre temi pesanti: Dio, diritti umani, sostenibilità... Se parla con o di qualcuno, lo fa con e di Tommy Hilfiger, Kim Kardashian, Kylian Mbappé… Insomma, Lewis si muove su profili che minimo minimo devono avere qualche milionata di follower su Instagram. Eppure un giorno, nella sua autobiografia, il sette volte campione del mondo di F1 cita un signore che probabilmente un profilo Instagram neanche lo ha. Uno che ha l’accento romano scolpito nelle corde vocali. Uno, insomma, che poco a che fare ha con il patinato mondo che solitamente circonda Hamilton. Questo signore di chiama Luca Del Fante, per tutti “il Conte”, visto che dalla famiglia, oltre che la passione per i motori, ha anche ereditato il titolo di “Conte di Castel’Arcione”. Il luogo (e il castello!) in cui Luca stesso viveva. Ma andiamo con ordine: alla fine degli Anni ‘90 c’è una folta colonia di meccanici romani che lavorava nei team di kart di prima fascia. Tutta gente che tecnicamente si è fatta le ossa sulla mitica Pista D’Oro, un circuito a circa 20 km da Roma. Tra questi, c’è proprio Luca con cui ho avuto il piacere di collaborare in Comer-Top Kart e che tra le curve della Pista d'Oro c’è cresciuto nel vero senso della parola. Infatti, sono stati proprio il padre e il nonno a fondarla nel 1963.
Nato nel 1958 a Buenos Aires, è team manager in kart e Formula Renault dal ‘76 all’82. In Europa lavora 8 anni come giornalista prima di passare in Comer. Dal ‘90 al ‘96 è Team Manager nel Motomondiale e in F3, quindi torna al kart con la Top Kart. Dal 2010 è in OTK Group fino al 2019, anno dal quale si gode una meritata pensione.