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TKART magazine Editoriale | Esclusiva: Kees van de Grint svela la controversa storia della nascita dei motori OK
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ESCLUSIVA: KEES VAN DE GRINT 

SVELA LA CONTROVERSA STORIA DELLA NASCITA DEI MOTORI OK

TKART Staff
18 Dicembre 2024 • 12 min. lettura

Dietro alla nascita degli attuali motori destinati alle categorie monomarcia Junior e Senior delle classi FIA Karting c’è un storia che non tutti sanno. Una storia a tratti controversa, che l’ex vice-presidente della CIK ha vissuto in prima persona e che oggi ci racconta, dal suo punto di vista privilegiato

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Quella del 2024, è stata senza dubbio una delle migliori edizioni del FIA Karting World Championship OK/OKJ del 21° secolo. Questo evento ha mostrato il meglio del nostro sport, con iscrizioni record sia nella classe OK sia nella OK-Junior, una competizione agguerrita e giri finali drammatici oltre che decisivi per l’assegnazione dei titoli mondiali. Un elemento cruciale alla base di questo successo è stato il concept dei motori OK. Eppure, dire che all'inizio l’introduzione di questo tipo di motorizzazione sia stata difficile, sarebbe riduttivo! Quando presentai la mia idea, quasi nessuno la sostenne, a eccezione del Presidente Sheikh Abdulla e del Segretario Esecutivo Vincent Caro. Facciamo però un passo indietro nella storia del nostro sport: l’epoca d’oro del karting (per approfondire, leggi “Una Volta nella Vita | Viaggio nelle 4 ere tecniche della storia del kart”, n.d.r.) viene segnata dai celebri 100 cc, motori largamente apprezzati per le loro prestazioni, ma al contempo famigerati per gli alti costi associati alla loro gestione e manutenzione. La causa principale? I regimi di rotazione estremamente alti, che sottopongono pistone e bielle a sollecitazioni intense.  Così, verso la fine degli Anni ‘90, le serie Monomarca iniziano a guadagnare popolarità, offrendo motori più semplici da gestire e una manutenzione meno onerosa, rendendo il karting più accessibile a molti appassionati. Quando nel 2001 la FIA riorganizza la CIK, stabilire nuove regolamentazioni per i motori diviene, dunque, una priorità. La proposta iniziale, rappresentata dall’introduzione di motori 4 tempi, però, non viene accolta favorevolmente dai produttori di motori del tempo. Per questo, ci vuole qualche anno prima che il Presidente della CIK, Luigi Macaluso, introduca il concept di motore KF, durante una conferenza stampa al Circuito Paul Ricard, in Francia. Dal 2007, quindi, tutte le classi Direct Drive della CIK adottano le nuove regolamentazioni legate ai motori KF. Il KF è un motore da 125 cc Direct Drive, dotato di frizione centrifuga, motorino di avviamento e limitatore di giri. Nonostante le regolamentazioni rigide, questi propulsori risultano difficili da controllare. 

Ex vicepresidente CIK-FIA e ingegnere Bridgestone in F1 nell’era Schumacher, una vita nel motorsport e un forte debole per il karting. Kees, persona dal carisma spiccatissimo, è uno dei massimi esperti della storia del kart, come testimonia la spettacolare collezione di go-kart storici che possiede.

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