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TKART magazine Focus Tecnico | MKB.V2: l’impianto freno 2020 per la 60 Mini by IPK
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MKB.V2 IL FRENO MINI 2020 BY IPK

Max Bernardi
27 Febbraio 2020
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Il nuovo impianto freno omologato per la MINI vanta progettazione e lavorazioni al top. Derivato dal freno anteriore dei kart KZ, è composto da una pinza totalmente ricavata dal pieno a quattro pistoncini, il tutto studiato per migliorare la modulabilità della frenata
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In una categoria tra le più competitive del panorama kartistico, sono i dettagli a fare la differenza. L’impianto freno è qualcosa più di un dettaglio e, quindi, non stupisce che IPK, in vista della stagione 2020 (la prima della nuova classe 60 Mini pensata e “certificata” dalla CIK-FIA), abbia rinnovato il proprio, puntando sulla stessa tecnologia e qualità che caratterizzano le classi superiori, con un occhio di riguardo, in particolare, verso il miglioramento della modulabilità della frenata.

L’ESIGENZA
La frenata di un kart non è uguale in tutte le categorie, ma cambia a seconda del motore che si utilizza e, quindi, dello stile di guida che questo richiede. Per esempio, nelle categorie monomarcia è importante avere una guida il più scorrevole possibile, che eviti frenate aggressive e non faccia scendere troppo di giri il motore, così da non penalizzare l’accelerazione in uscita di curva. Nelle categorie shifter, invece, che richiedono una guida più spigolosa, la frenata è breve ma intensa, perché il motore più potente e la presenza delle marce permettono di avere sempre la massima potenza a disposizione. La MINI estremizza il concetto di guida scorrevole: avendo il motore meno potente, per essere performanti in pista bisogna far scorrere il più possibile il kart, utilizzando traiettorie ampie e frenate quanto più possibile dolci.
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IL PROGETTO
La fase di progettazione del nuovo impianto freno IPK per le categorie MINI è stata gestita direttamente dall’ufficio tecnico dell’azienda italiana con base a Salizzole (VR), supportata dal costante feedback fornito dai piloti dei Racing Team ufficiali Praga, Formula K e RS, che portano in pista negli appuntamenti più importanti diversi piloti nella 60 Mini.
La scelta compiuta è stata quella di sfruttare per il nuovo MKB.V2 la pinza anteriore dell’impianto freno KZ. Una pinza di nuova concezione, studiata da IPK per evitare il bloccaggio delle ruote. I tecnici hanno optato per la soluzione a 4 pistoncini frenanti, due in più rispetto alla precedente omologa, che consentono una frenata maggiormente modulabile da parte del pilota.
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PINZA A 4 PISTONI
La pinza a quattro pistoni realizzata da IPK è curata nei minimi particolari, tanto dal lato tecnico quanto da quello estetico. L’accessorio viene ricavato dal pieno a partire da un blocco di alluminio con macchinari a controllo numerico di ultima generazione. Successivamente subisce un trattamento di anodizzazione che le conferisce l’aspetto finale. Le tante lavorazioni esternamente visibili, oltre a migliorare l’estetica, servono anche a diminuire il peso totale. Scendendo più nel dettaglio, i quattro pistoncini hanno un diametro di 19 mm e sono studiati per migliorare la ventilazione grazie ad apposite scanalature, realizzate sui pitoncini stessi, che permettono di abbassare le temperature d’esercizio. Anche la pinza, dotata di attacco radiale, ha una forma studiata per sfruttare al massimo la poca aria che arriva al retrotreno del kart, fondamentale per il raffreddamento e per la pulizia delle polveri generate dal contatto tra pastiglia e disco.
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DIMENSIONI
La pinza ha misure generose per poter alloggiare i quattro pistoni ed è dotata di pastiglie più grandi rispetto a quelle della precedente versione utilizzata sui minikart. Questi aspetti, sommati alla presenza dei 4 pistoni, hanno permesso di aumentare la superficie di contatto delle pastiglie contro il disco; dal punto di vista pratico significa un aumento della potenza frenante e soprattutto, come già accennato, della modulabilità della frenata. I quattro pistoni esercitano una forza più omogena sulla pastiglia, diminuendo il problema del bloccaggio del disco e aumentando la sensibilità che il pilota ha sulla frenata
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