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TKART magazine Must Have | Ripiega il condotto tra filtro e carburatore per andare più forte
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RIPIEGARE IL CONDOTTO TRA FILTRO E CARBURATORE PER MIGLIORARE AGLI ALTI REGIMI

TKART Staff
27 Dicembre 2017
Più che “must have” questa volta la rubrica dovrebbe chiamarsi “must do”. Quelli che troverete nelle prossime slide, infatti, non sono degli oggetti da aggiungere alla propria dotazione da kartista, ma sono dei trucchi, visti fare a meccanici e piloti professionisti, per ottimizzare alcuni aspetti importanti del kart e aumentare prestazioni, sicurezza e divertimento.

Sono tutti di facile applicazione e non richiedono particolari competenze, per questo sono validi per tutti i kartisti. Chiaramente, però, sono operazioni che per la maggior parte hanno senso soprattutto quando si è in gara e anche un solo centesimo di secondo può fare la differenza.
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RACCORDO IN GOMMA TRA FILTRO E CARBURATORE RIPIEGATO

Il filtro dell’aria è unito al carburatore tramite un raccordo in gomma: ripiegandolo su se stesso, si diminuisce la distanza tra i due componenti, ricavando qualcosa in più agli alti regimi.
Il sistema delle onde di pressione, infatti, fondamentale sui motore due tempi, lavora prevalentemente all’interno del condotto di scarico, ma, in minima parte, anche nell’aspirazione. Accorciando il condotto si riduce la distanza che le onde devono percorrere e si acquisiscono dei vantaggi quando il motore gira ad alti regimi. Chiaramente non è una modifica che può fare la differenza, ma si tratta di una regolazione aggiuntiva della curva di potenza che può essere utile soprattutto nei circuiti veloci.

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Ripiegare un condotto... è gratis

Lo abbiamo visto fare su un kart del Team Energy sul circuito inglese PF International
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BULLONI DELLA PIANALINA ELIMINATI

I bulloni, se ci sono, significa che vanno avvitati! Il ragionamento, in sé, non fa una piega, solo che, nel kart, ci sono dei bulloni che anche da “svitati” possono risultare determinanti. Sono quelli che fissano la pianalina alla scocca.
Bisogna considerare che la rigidità di un telaio, infatti, dipende anche, seppur in minima parte, dal collegamento con la pianalina, che ha anch’essa una sua rigidità a flessione e torsione: sganciare parzialmente la pianalina dal telaio, togliendo alcuni dei bulloni di fissaggio, riduce la rigidità complessiva del kart. Chiaramente si tratta di interventi di ottimizzazione e rifinitura ma, quando si punta all’assetto perfetto, si arriva ad agire anche su componenti secondari, come la pianalina, appunto, che nascono per un altro scopo me che influenzano anche il setup del kart. L’aumento o la diminuzione della rigidità complessiva del kart ha effetti sulle prestazioni e sull’usura delle gomme.

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Anche svitare dei bulloni, fino a prova contraria... è gratis!

Visto in pista su un telaio ufficiale Birel Art
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