Ricerche frequenti
Il nuovo kart di casa Gillard, presentato per la sessione di omologa 2018 - 2020, si mantiene nel solco della tradizione delle Casa inglese. Già a partire dal nome: TG16, prevedibile successore dei precedenti TG14 e TG15. Il telaio è omologato per tutte le categorie, sia monomarcia, sia a marce, anche se, in questo articolo, analizziamo più da vicino la versione con il solo freno posteriore adatta alle classi Direct Drive.
Anche la scocca mantiene curve piuttosto classiche, verificate da tante stagioni sulle piste di tutto il mondo come le più “affidabili” da un punto di vista di ottimizzazione delle prestazioni e regolazione dell’assetto. I tubi sono tutti di diametro 30 mm, una scelta che, in genere, viene maggiormente usata per i telai destinati a categorie con motori meno potenti, quindi le monomarcia.
Non è necessariamente il caso anche del TG16 che, per via della scelta delle leghe di acciaio dei tubi, si adatta a un utilizzo molto versatile.
Oltre alla scocca, è di nuova omologa anche l’impianto frenante, omologato CIK con il codice 026-B2-34. In realtà, però, non si tratta di una assoluta novità, ma dell'aggiornamento di un modello, l'HYD MK3, omologato in una prima versione già nel 2009.
Si tratta di un prodotto specificatamente pensato per le categorie monomarcia e che, quindi, agisce solo al posteriore.
La pinza è scomponibile in due metà, realizzate dal pieno. Due i pistoni, uno per lato, di 28,6 mm di diametro, mentre il pistone della pompa dell’impianto ha un diametro di 19,1 mm. La particolarità di questa pompa è il sistema a tre assi per la redistribuzione della pressione (ovvero della forza frenante), sui due stantuffi posteriori che agiscono sulle pastiglie.
Il disco, realizzato in ghisa, ha sistema flottante ed è autoventilato con fori passanti. Il diametro esterno è pari a 188,5 mm, mentre il diametro interno è di 134 mm. Le pastiglie hanno una lunghezza di 82 mm.