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TKART magazine Sotto Esame | Il KZ 2016 di Modena Engines
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IL KZ 2016 DI MODENA ENGINES

TKART Staff
18 Gennaio 2016
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2T

TIPOLOGIA
Propulsore a 2 tempi, come la stragrande maggioranza dei motori per kart. Il 4T è una piccola nicchia

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125 CC

CILINDRATA
I 125 cc. sono, ormai, la cilindrata di riferimento. I motori 100 sono un ricordo del passato

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A SPINTA

AVVIAMENTO
Quello di sempre, a spinta, con frizione rilasciabile a mano e partenza in seconda marcia

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A MARCE

TRASMISSIONE
Due le “grandi famiglie” di motori per il kart: monomarcia e a marce. Il KZ è a 6 marce

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KZ

OMOLOGAZIONE
L’omologa è quella del KZ a marce, valida dal 2016 per 9 anni

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Sotto la guida del responsabile R&D, l’ingegnere Roland Holzner, Modena Engines, azienda da poco nel kart ma già capace di vittorie importanti, sostenuta da un gruppo come ASPA, rilancia la sua proposta con l’omologa del nuovo motore KZ: l’MKZ 2016

La categoria KZ è cambiata poco negli anni, offrendo stabilità regolamentare e prestazioni. Modena Engines, però, grazie all’estro del suo progettista, l’ingegnere Roland Holzner ha cambiato un po’ le carte in tavola con diverse scelte innovative, seppur in modo controllato per evitare rischi inutili. Inoltre, dopo le contestazioni su alcune soluzioni tecniche della precedente omologa (prima approvata dalla CIK e, poi, contestato in alcune scelte), Modena Engines ha cercato di tirarsi fuori da ogni possibile contestazione. Alla base delle migliorie del nuovo MKZ c’è la fluidodinamica, a partire dall’ingresso dell’aria, prima, e della miscela, poi, nel carburatore e nel pacco lamellare fino a giungere al carter.

È stata definita una nuova altezza e inclinazione del pacco lamellare, aprendo maggiormente l’angolo fra pacco e cilindro, al punto che dal pacco lamella si riescono a vedere i travasi laterali. Così facendo, questi vengono raggiunti dal flusso in ingresso con un andamento più rettilineo e, quindi, più efficiente. Tra i particolari più innovativi c’è sicuramente il pacco lamellare V-Flow che, rispetto a quello tradizionale, evita l’impatto del flusso di miscela con la parte bassa del pistone e indirizza i flussi direttamente verso i travasi laterali.
Il progettista Holzner ha accorciato il condotto di aspirazione: l’aria, così, non ha il tempo di scaldarsi a contatto con le pareti del condotto e la frequenza delle onde di pressione in ingresso risulta migliorata
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Per migliorare la trasmissione termica è stato accorciato il condotto di scarico e allungato il tratto iniziale della marmitta, collegandoli direttamente al cilindro con O-Ring al posto della guarnizione
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La “sciarpa” è una sorta di guscio che copre il cilindro. È pensata per evitare che l’aria, quando colpisce il cilindro con il kart in movimento, specie d’inverno, raffreddi eccessivamente la parte frontale dello stesso
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Le sezioni di passaggio sono state aumentate e il profilo finale della sede delle lamelle è ad ala per evitare il distacco della linea del flusso che determinerebbe turbolenze e riduzione della sezione effettiva di passaggio della miscela. Eliminato il contestato inserto in plastica posizionato nel condotto di aspirazione della precedente omologa, per tenere bassa la temperatura dell’aria, permettendo un maggior riempimento di carter e camera di combustione (l’aria più fredda è più densa, cioè più concentrata), è stato accorciato il condotto stesso.
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