Come tutti i telai della gamma DR Racing Kart, anche il J90 racconta, seppur solamente nella nel suo nome (che sintetizza “Jesolo 1990”), un pezzo di storia sportiva del fondatore dell’azienda italiana: Danilo Rossi, ben 5 volte Campione del Mondo di kart (la prima volta proprio nel 1990 sul circuito italiano di Jesolo, per approfondire leggi “Dossier | I campioni del kart Anni ’80 e ‘90”). Ma i legami con il passato terminano qui, infatti il nuovo J90, omologa CIK-FIA 002-CH-28 dal 2022, rappresenta un’ampia evoluzione rispetto al primo telaio della linea lanciato nel 2008. La nuova scocca, infatti, pur riprendendo nelle forme alcune peculiarità delle precedenti versioni, si caratterizza per i suoi tubi dal diametro misto (sia da 30 sia da 32 mm) ed è stata progettata per rispondere in maniera ottimale a entrambe le tipologie di classi: Shifter e Direct Drive.
Ci siamo recati ad Arce (a circa 100 km da Roma), presso la sede della DR Racing Kart, per analizzare nel dettaglio il J90 che, come tutti gli altri telai a marchio DR Racing Kart, nasce dalla collaborazione tra l’azienda di Danilo Rossi e CRG, costruttore storico e prestigioso da oltre trent’anni di telai e componenti per kart. L’azienda italiana, per i telai DR, è responsabile di tutto il processo di produzione e della parte relativa a verifiche e omologazioni. È interessante sottolineare come il lancio di questo nuovo telaio porti con sé diversi accorgimenti funzionali, partendo, in primis, da una geometria non proprio tradizionale, uguale sia per le categorie Direct Drive sia Shifter. La differenziazione tra una scocca destinata alle categorie a marce piuttosto che a quelle monomarcia risiede nello spessore dei tubi: 1,8 mm - quindi maggiore flessibilità - per le scocche Direct Drive e 2,0 mm per quelle Shifter.