Kart Republic è riuscita nella non semplice impresa di progettare telai vincenti, soprattutto nelle categorie monomarcia, fin dal suo esordio nel panorama kartistico internazionale, nel 2018. Prova di questo sono i titoli mondiali (2), europei (4) e nazionali che si sono susseguiti nelle stagioni 2018, 2019, 2020 e 2021. Il modello KR2, omologato sia per le categorie direct drive sia per quelle shifter, viene aggiornato, per questo nuovo ciclo di omologhe, da Dino Chiesa, fondatore e titolare di Kart Republic e Chiesa Corse, all’insegna dell’evoluzione, senza andare alla ricerca di forme rivoluzionarie del telaio. Il tecnico, manager e talent scout italiano ha applicato fin da subito, per questo modello, le linee guida tecniche adottate e sviluppate negli anni per suoi precedenti progetti (Zanardi Kart, in testa) e che già gli avevano permesso di conquistare la vittoria nelle gare più prestigiose al mondo. La rinnovata versione 2022 del Kart Republic KR2 conserva sia il nome sia il numero di omologa della prima versione nata nel 2018 (leggi il
“Sotto esame - KR2 il telaio campione del mondo”). A rimanere invariata è anche la partnership, alla base della produzione del KR2, con Breda Racing, produttrice da oltre trent’anni di componenti ed attrezzature per auto da corsa. Il nuovo telaio Kart Republic risulta migliorato in diversi aspetti tecnico-funzionali sebbene le modifiche più evidenti, a un primo colpo d’occhio, sembrano per lo più estetiche.