Da sempre, la motorizzazione KZ è il focus dell’attività di Modena Engines. L’omologa 2019, pur vedendo la novità della presentazione dei motori monomarcia ME-KJ e ME-K, conferma questa attenzione con il nuovo motore a marce KK2.Il nuovo modello presentato da Modena Engines per le classi con il
cambio si rinnova molto rispetto al passato:
rapporti del cambio,
inclinazione del cilindro,
albero e biella... L’obiettivo, non nuovo per la Casa costruttrice italiana, è quello di rendere
più facile la gestione e la preparazione del motore da parte dei clienti, ovvero tutti coloro che non sono squadre ufficiali. Dalla
carburazione alla regolazione degli
angoli della fasatura, gli aggiornamenti apportati sono molto interessanti.
Già esternamente si può notare una prima modifica: l’
inclinazione del motore rispetto alla piastra motore è ora più
verticale e permette migliori
raffreddamento ed efficienza.
Passando dal
condotto di aspirazione, la prima importante modifica la si trova proprio nella sua conformazione: abbandonato il pacco lamellare
V-Flow, troppo complesso da gestire, il
KK2 utilizza una soluzione più tradizionale che vede, però, un
avvicinamento di
3 mm del condotto di aspirazione in
gomma, grazie a una
lavorazione della base di appoggio. Tale soluzione aiuta in particolare ai
medi regimi (tra i 9000 e i 10.000 giri), rendendo il motore più
pronto e migliorando la
facilità la guida per il pilota.