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TIPOLOGIA
Motore a 2 tempi, come la stragrande maggioranza dei propulsori per kart. Il 4 T è una piccola nicchia
125 CC
CILINDRATA
I 125 cc. sono, oggi, la cilindrata di riferimento. I motori 100 sono un ricordo del passato
A SPINTA
AVVIAMENTO
A spinta, con valvola di decompressione per facilitare il movimento del pistone in questa fase
MONO-MARCIA
TRASMISSIONE
Due le “famiglie” di motori per kart: a marce e monomarcia. L’OK è monomarcia senza frizione
OK
OMOLOGAZIONE
è quella dell’OK monomarcia, prima nella storia di questi nuovi motori e valevole per 9 anni
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Non è una delle grandi aziende motoristiche del kart, ma ha tante idee e tanto coraggio: la Tecniengines con i suoi nuovi motori OK (T101) e OKJ (T90) stupisce con tante nuove idee
La Tecniengines è nata nel 2015 con lo scopo di progettare e sviluppare motori a uso kartistico. Subito impegnata con i nuovissimi OK e OKJ, per omologarli in tempo tutto il lavoro di progettazione è stato realizzato in soli 2 mesi e 10 giorni. Lo sviluppo, chiaramente, è ancora in corso. A raccontarci i segreti dei modelli chiamati T90 e T101 è Giovanni Gallini. Giovanissimo (28 anni), ex pilota, laureato in economia e commercio, ha avviato con altri due soci l’azienda “per evitare di finire dietro a una scrivania”.
Gli obiettivi principali delle soluzioni innovative pensate per entrambi i motori Tecniengines, a detta di Giovanni, sono la semplicità e la leggerezza. Impressionano, in questo senso, biella, pistone e spinotto. La prima è di dimensioni ridottissime, con uno spessore minimo, al centro, di un solo millimetro. Il peso è di 102 grammi, contro una concorrenza che si aggira sui 120. Per rendere la biella resistente nonostante le dimensioni, la si sottopone a un processo di indurimento (pressatura) molto spinto.
In generale, senza motorino d’avviamento, frizione e pompa dell’acqua (ora esterna), OK (foto sopra) e OK-Junior (sotto) sono più compatti dei “vecchi” KF e KFJ. Ne consegue anche un guadagno di peso di circa 5 kgLeggi tutto
La testa del motore Tecniengines è realizzata da fusione in monopezzo, completa di valvola di decompressione. Questa è posizionata anteriormente, nel punto più freddo della testaLeggi tutto
100%
In genere, le bielle vengono realizzate partendo da uno stampato e, quindi, messe per 25 ore in una specie di lavatrice con dentro dei sassi che schiacciano e compattano il materiale, rendendolo più resistente. In Tecniengines tale processo dura 60 ore, in modo da compattare ulteriormente le molecole. Inoltre, la testa della biella presenta due intaglia laterali anziché uno centrale, per migliorare la lubrificazione ed evitare di porre il taglio nel punto più sollecitato.
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