DIMENSIONI SUPERFICIE
Parlando di masse radianti, la prima variabile che influenza la loro performance è sicuramente la dimensione della massa radiante stessa. A titolo puramente teorico possiamo dire che maggiore è la superficie, maggiore sarà la sua capacità di scambiare calore. In questo test le superfici delle masse non saranno una variabile, ma una costante fissa, infatti i 3 radiatori provati offrono tutti le seguenti misure:
- Larghezza 245 mm
- Altezza 420 mm
Queste sono le dimensioni del radiatore modello RS della gamma New-Line Racing, una taglia “M”, per intenderci.
A cambiare saranno altri elementi, che potete individuare cliccando sui tasti in questa slide, oltre allo spessore, che varierà di 5 mm a seconda della massa.
CANNETTE
L’acqua per passare dall’estremo superiore all’estremo inferiore del radiatore, si muove attraverso dei condotti lunghi e sottili, le cannette. Queste sono disposte una affianco all’altra a una distanza predefinita. Possono essere [1] singole o [2] doppie, ovvero è possibile avere una cannetta che misura quanto lo spessore totale del radiatore, oppure è possibile avere due cannette, una frontale e l’altra posteriore, spaziate tra di loro. Il numero di cannette e le loro dimensioni ovviamente incidono sulla capacità del radiatore di dissipare calore. In teoria, le doppie cannette permettono all’aria di colpire una maggiore superficie. L’aria in entrata colpisce la prima cannetta e successivamente si incanala nello spazio presente tra la prima e la seconda cannetta. Il flusso d’aria, quindi, sbatte anche contro la seconda cannetta dissipando il calore in modo più uniforme lungo tutto lo spessore del radiatore.
FIN PITCH
Le alette possono avere, tra di loro, un angolo di inclinazione più o meno ampio, quindi essere più o meno ravvicinate tra di loro. Una delle convenzioni usate per misurare il passo (fin pitch) delle alette è quella di verificare in quanti millimetri si sviluppano 20 alette. Maggiore sarà questa misura, maggiore sarà l‘angolo tra le singole alette e maggiore sarà lo sviluppo, in mm, delle 20 alette. Delle alette più “schiacciate” e ravvicinate tra di loro, hanno il vantaggio di essere, a parità di altezza del radiatore, presenti in maggior numero rispetto a delle alette meno ravvicinate. Per contro, però, delle alette troppo ravvicinate offrono una inferiore capacità di penetrazione dell’aria che farà fatica ad attraversarle, diminuendo la capacità di scambio termico del radiatore stesso.
FIN WIDTH
Anche la larghezza delle alette - e la conseguente distanza tra le cannette - incide sulle caratteristiche fondamentali di una massa radiante e sulla sua resa. Avere delle alette più strette, permetterà - a parità di larghezza totale del radiatore - di avere più cannette che permettono il passaggio dell’acqua dall’alto verso il basso. Maggiore è il numero di cannette, maggiore sarà la superficie investita dall’aria in grado di scambiare calore. Questo, però, è in contrasto con il fatto che più strette sono le alette e più ravvicinate sono le cannette, più fatica farà l’aria ad attraversare il radiatore. Quindi, anche in questo caso, come per le variabili precedenti, si tratta di trovare il giusto compromesso tra i vari elementi che costituiscono la massa radiante.