I tuoi like mostrano agli altri utenti se hai apprezzato l'articolo
Accedi per commentare questo articolo
Leggi tutti i contributi della community e aiuta con la tua esperienza ad arricchire questo articolo.
Accedi per continuare
Registrarsi è gratuito, non è richiesta la carta di credito
Puoi iniziare quando vuoi un Free tour di 24 ore/3 articoli a TKART Magazine
La prova cesserà dopo 24 ore o dopo la visualizzazione di max 3 articoli e sarà attivabile una sola volta
Conferma la tua identità
Ti abbiamo inviato il codice di verifica all'indirizzo che ci hai indicato:
Per favore, controlla la posta in arrivo ed inserisci il codice a 6 cifre che hai ricevuto
Non hai ricevuto l'email? Controlla nello SPAM, altrimenti Richiedine un'altra
Può sembrare assurdo, ma è successo davvero. Tutta colpa di una folle sfida: scommettiamo di riuscire a portare due kart a correre per le strade di una città? Ecco il racconto,
a metà tra sogno e realtà, di come è andata
Advertisement
I have a dream... Sbadiglio. Ma il torpore non va via. I have a dream... la frase rimbalza tra le pareti del casco che mi sembra di avere in testa, e io mi lascio cullare dal ritmo lento di queste parole. Mi piace, non voglio svegliarmi. Provo comunque a scrollare le spalle e inspirare l’aria dal naso, giusto per sentirmi vivo, ma la sensazione di essere in un limbo mi rimane appiccicata addosso, come una calzamaglia sotto la tuta che ha già perso la sua battaglia contro il freddo, penetrato tra le cuciture, dritto fin dentro le ossa. È strano sentire così freddo in un sogno. Ma non ci penso. I rumori della strada mi arrivano ovattati e il campo visivo è limitato dalla stretta fessura della visiera. Spingo il carrellino con il suo kart bianco-verde lungo le sconnessioni di un marciapiede poco illuminato, e cammino seguendo un’altra figura, un po’ più alta e con il casco più colorato del mio. Mi sembra sia stato lui a stringermi la mano guantata e lanciarmi la sfida: scommettiamo di portare due kart nel centro storico di una città e sfidarci tra case, vetrine, piazze e porfido sconnesso? Onestamente non ricordo di avergli detto di sì, perché la cosa mi suona un po’ folle.
Gli ultimi controlli prima di partire per una f... Leggi tutto
D’altro canto i rumori annebbiati dall’imbottitura del casco mi suggeriscono che sia solo un sogno. E allora vado avanti, e va bene così. Va bene vedere gente indaffarata intorno a me; va bene sedermi sul sedile gelato e impugnare il volante come in automatico. Va bene che qualcuno mi spinga per farmi mettere in moto il motore, anche se il suono familiare del 125 a marce mi sembra maledettamente assordante mentre rimbalza tra i muri stretti delle case. Mi giro e vedo solo facce sorridenti: con il pollice alzato mi fanno segno che è tutto ok. Due ragazzi si fermano a fare una foto, lo sguardo incredulo di chi ha appena visto qualcosa di bello e fuoriposto come un leone ai giardinetti pubblici. Nel rumore che sale dal motore mi ritrovo a sobbalzare per un clacson alle mie spalle che buca il frastuono del kart in maniera inspiegabile. Dalle finestre affacciate sulla strada spuntano sguardi e pigiami, qualcuno scosta appena la tenda, qualcun’altro sfida il freddo e spalanca i vetri per non perdersi lo spettacolo imprevisto: se non sapessi che è un sogno, credo che scapperei via di qua; ma con un volante fra le mani e l’acceleratore sotto il piede destro, i miei gesti vanno in automatico. E se non faccio caso alla fioriera che sfiora la posteriore sinistra, ai cartelli stradali e ai ciottoli sconnessi che si riflettono nelle vetrine, potrei anche pensare di essere sulla griglia di partenza di un GP.
Continua a leggere l'articolo abbonandoti a soli 0,96 € / settimana
Utente che approccia per la prima volta il mondo del karting. Non ha mai avuto un kart proprio oppure lo possiede da pochi mesi. Gli mancano tutte le conoscenze di base ed elementari di questo sport e necessita di informazioni che gli permettano di orientarsi. Cerca risposte a domande come: come fare la miscela? Quali strumenti mi servono per gestire il kart? Quali sono le differenze tra la pressione di gonfiaggio delle gomme di un'auto e quelle di un kart? E come trasportare il kart in pista?
Praticante
Utente che pratica il karting da più tempo, gestendo personalmente il proprio mezzo. Conosce le nozioni di base di questo sport, ma desidera rimanere aggiornato sulle novità del settore e ricevere consigli per migliorare le proprie capacità di meccanico e pilota. Cerca risposte a domande del tipo: come installare sistemi di raccolta dati e leggere le informazioni base? Come gestire al meglio le pressioni delle gomme? Come affinare il rapporto del kart per migliorare le prestazioni? Il praticante potrebbe rimanere tale per tutta la vita, preferendo non affrontare questioni tecniche troppo complesse, ma continuando a migliorarsi e divertirsi nel mondo del karting.
Esperto
Si tratta di un utente praticante che non si accontenta delle conoscenze base di questo sport, ma vuole approfondire fino ai massimi livelli ogni singolo aspetto legato alla guida e alla tecnica. L’approccio è pressoché professionale. La discriminante è chiara: il praticante si ferma quando le attività relative al kart diventano complesse, come il cambio di un pistone o della candela, senza però cimentarsi in operazioni più avanzate come la lappatura della canna. L’esperto, invece, non si spaventa di affrontare questioni a complessità elevata, come per esempio equilibrare autonomamente l’albero motore o regolare l’anticipo.