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TKART magazine Una Volta nella Vita | Visitare lo Spazio Morbidelli: il museo che racconta un mito del motorsport capace di segnare un’epoca anche nel karting
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VISITARE LO SPAZIO MORBIDELLI: IL MUSEO CHE RACCONTA UN MITO DEL MOTORSPORT CAPACE DI SEGNARE UN’EPOCA ANCHE NEL KARTING

Mattia Livraghi
17 Novembre 2024 • 23 min. lettura
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Vicino a Pesaro, in Italia, c’è un posto unico. Perché ripercorre una storia unica. È la storia di Davide contro Golia, in chiave motorsport. È la storia di un autentico genio della meccanica: Giancarlo Morbidelli. Noi questo posto magico (tra pezzi unici, moto geniali, motori di Formula 2, cambi di F1 e… Ovviamente kart!) lo abbiamo visitato con una guida super esclusiva, Gianni Morbidelli, il figlio di Giancarlo, ideatore di Spazio Morbidelli. E in queste slide vi raccontiamo cosa abbiamo visto e ascoltato. Seguiteci

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Immaginate un imprenditore che all’interno della propria azienda vada ricavare uno spazio per coltivare la sua vera passione, quella per i motori. Nulla strano: focalizzate il classico “angolo del divertimento” al quale accedere in tempo zero nel dopo lavoro. Ecco, adesso fate uno sforzo in più: immaginate che quella passione per i motori si concretizzi nella costruzione di moto da corsa. Quindi non modellini in scala o auto d’epoca, ma vere e proprie moto da corsa. E già qui ci spostiamo nel campo “dell’insolito”. Ma non è tutto, perché ora tocca fare un ultimo esercizio mentale: provate a immaginare che queste motociclette, sostanzialmente progettate e prodotte artigianalmente da un gruppo di amici in “quell’angolo del divertimento”, arrivino a competere nel mondiale di motociclismo battendo in più occasioni anche i giganti del settore come Yamaha, Kawasaki. OK, certo: questo è sicuramente meno facile da mettere a fuoco con un esercizio di fantasia. La verità, però, è che non serve immaginarlo, perché tutto questo è successo davvero: è la storia dell’imprenditore italiano Giancarlo Morbidelli (1934-2020) e delle “sue” Morbidelli Gran Premio, moto che tra il 1969 e il 1981 sono state in grado di collezionare 4 titoli mondiali piloti e 3 costruttori (nonché svariati campionati italiani). La passione di Morbidelli per i motori (e la velocità), però, non si esaurisce solamente nel motociclismo. Quello che a tutti gli effetti può essere definito un genio dei motori si cimenta, infatti, in svariate “sfide”: dalla realizzazione di un motore di F2, alla progettazione e creazione di uno dei primi cambi sequenziali semiautomatici per F1, fino all’invenzione di soluzioni ancora in utilizzo nel karting moderno. Per celebrarlo, suo figlio Gianni ha raccolto ed esposto le invenzioni più caratterizzanti della carriera di suo padre in un posto esclusivo e memorabile, da visitare almeno una volta nella vita: Spazio Morbidelli. Poi Gianni ha fatto di più: ha aperto le porte di questo posto magico a TKART. Ora tocca a noi raccontarvelo.

L’esterno dell’edificio che ospita lo Spazio Morbidelli, situato a Pesaro (Italia). L’esposizione creata da Gianni raccoglie oltre 30 pezzi tra creazioni del padre, cimeli e mezzi che raccontano anche un piccolo pezzo della sua carriera nel motorsport.
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L’ingresso dello Spazio Morbidelli, lo stabile, che è stato ristrutturato da Gianni nel 2023, è lo stesso che in passato era la sede della “Morbidelli macchine per legno”, l’azienda fondata proprio da Giancarlo.
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Il parcheggio riservato alla macchina di Gianni Morbidelli, personalizzato con il numero 10, che utilizzava in molte sue gare (tra cui anche alcune in Formula 1).
Alcuni scorci dell’interno dello spazio Morbidelli come si presenta oggi.
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Giancarlo Morbidelli è venuto a mancare nel 2020, all’età di 85 anni. Oltre a collezionare successi nel motorsport, Giancarlo è anche artefice della prosperità della sua azienda. Prima di essere venduta nel 1985 alla multinazionale italiana SCM, la “Morbidelli macchine per legno”, infatti, arriva a contare oltre 350 dipendenti, con una distribuzione dei suoi macchinari in circa 60 Paesi del mondo.
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La locandina de “Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci” (2014, Italia, 83 min.), il documentario che ripercorre la storia di Giancarlo Morbidelli e del suo gruppo di collaboratori/amici, che come Davide contro Golia, riesce con pochi mezzi, ma enorme genio, a battere i grandi costruttori di moto.
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Gianni Morbidelli, il nostro cicerone in questa visita. Come suo padre, anche Gianni ha scritto pagine importanti del motorsport italiano, ma in veste di pilota. Nel dettaglio, il classe 1968 esprime un ottimo potenziale in kart prima di debuttare in monoposto nel 1987 e laurearsi sia campione italiano sia campione europeo di Formula 3 nel 1989. Tra il 1990 e il 1997, Gianni vive diverse esperienze in Formula 1 in veste di pilota e collaudatore, lavorando per Scuderia Italia, Minardi, Ferrari, Footwork, Sauber e Jordan. Spiccano nella sua carriera il Gran Premio d’Australia del 1991 disputato al volante della Ferrari e subito capace di conquistare punti validi per il mondiale, oltre al podio ottenuto nel Gran Premio d’Australia del 1995 alla guida della Footwork. Dopo l’esperienza in F1, Gianni si dedica alle gare su macchine a ruote coperte e si aggiudica diversi successi, tra cui più volte la vittoria del campionato italiano Superstars.
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