Tutti sanno che Rosberg ha vinto il mondiale F1 2016. Tutti sanno che ha iniziato la carriera con il kart, sotto la tenda di Dino Chiesa. Ma forse non tutti sanno che Nico, quando può, in kart corre ancora. Sempre con Dino Chiesa. Lo fa adesso che, tutti sanno, ha detto addio alla F1, ma lo faceva anche in passato, quando in F1 ancora correva.
Come quella volta che, a Muro Leccese, lasciò tutti stupiti. Perché il viso da modello, il fisico da triatleta, il capello da calciatore (che però ha un certo gusto...) lo porterebbero lontano da un kartodromo, un sabato mattina di fine gennaio. Perché fa freddo, perché si fa fatica, perché uno così potrebbe stare su un’isola al caldo con la moglie Vivian.
Invece, Nico Rosberg nell’ultimo weekend di gennaio 2013 ha preso un aereo ed è volato a Muro Leccese, nell’occasione sede dei test collettivi WSK. Che, poi, è un po’ il posto peggiore nel quale il tedesco aveva modo di andare a fare karting. In mezzo a giovincelli in piena attività kartistica, pronti a dare la vita pur di mettere le ruote davanti a quelle di un “vip” del volante. Il posto perfetto per prendersi, oltre che un raffreddore, date la temperature, anche qualche decimo di secondo o più da chi in kart ci passa le giornate in giro per il mondo nei campionati più competitivi.
Ma Nico se ne frega e alle 9 è già in pista. Anche se non solo fa freddo, ma, data la pioggia, ci si bagna anche.