Partiamo con il dire una cosa: il CRG FS4 motorizzato con un Briggs&Stratton “Local Option 206” (se non lo conoscete, sappiate che di lui abbiamo parlato in lungo e in largo dal punto di vista tecnico-costruttivo nel sotto esame di TKART Magazine) è un vero kart. Certo, non ha una valanga di cavalli, 9 a essere precisi, però ha tutto il resto di attributi che un kart vero deve avere: è essenziale, leggero, regolabile nel setup.
Ovvio, non è il kart che andrà incontro alle esigenze di tutti. Anche perché si sa, il popolo di chi ama il kart si divide in due: quelli che riescono a praticare questo sport con la stessa assiduità con cui un culturista frequenta una palestra e chi, come me, invece, il kart lo vede, lo respira, ma lo pratica pochissimo e sempre inserendolo di forza all’interno dei mille impegni (per lo più di lavoro) che ogni giorno tocca affrontare.
Per quelli come me, che non si preparano fisicamente per guidare al meglio e non hanno il tempo di gestire un proprio kart racing – e le relative complessità: manutenzione, messa a punto, attrezzatura… - fino a oggi c’era la soluzione “rental”, kart a noleggio. Che però, diciamolo, non sono kart veri e proprio. O meglio: se anche solo una volta hai provato un kart monomarcia vero (un monomarca qualunque, per dire), quando provi un rental poi non è che puoi dire di godere ai massimi livelli.
E allora ecco spuntare il CRG FS4 Briggs&Stratton: un telaio racing accoppiato a un motore 4T di una semplicità sconcertante e che praticamente non conosce la parola “manutenzione”.
Lo abbiamo provato in occasione di una gara demo composta da 15 minuti di prove libere, 10 minuti di qualificazioni e 20 giri di gara, sulla pista Lignano Circuit a Precenicco (UD).
Come va?
Prima di tutto è bella l’accoppiata gomme-freni. Qualcuno durante i vari turni di guida ha detto “non frena abbastanza!”. Invece secondo me con una gomma piuttosto dura che non ha un grip da finale del mondiale OK e il telaio con tubi di diametro 28 mm, avere un freno che non frena come una Porsche con i carboceramici secondo me evita di mettere in crisi l’equilibrio di guida dell’intero kart.
Un freno non molto aggressivo ti porta sempre a rallentare poco il kart in staccata e a entrare veloce in curva, frenando magari più di sterzo e telaio che non con i freni.
Ci si ritrova così a fare delle belle percorrenze di curva, cosa che aiuta molto in uscita considerata la poca potenza a disposizione.
Un po’ il contrario di un kart a noleggio: pesante, più lento e sempre pronto a scivolare.
Cronometro
Tutte sensazioni che trovano conferma nel cronometro. Giusto per dare un'idea, a Precenicco, sui 1.200 metri del tracciato Lignano Circuit, la differenza di tempo sul giro tra CRG FS4 con Briggs&Stratton “Local Option 206” 9 CV e un CRG Centurion con il 270 Honda 13 CV è di 4 secondi a favore del CRG motorizzato Briggs.
Sensazioni in pista
Nel complesso, come dicevo all’inizio, l’effetto che si prova è quello di un vero kart racing, ovviamente, tolta la potenza. Però non ci si ritrova al volante di un “piccolo camioncino” – lo dico con rispetto, solo per rendere l’idea - come può essere un normale kart rental.
Il rumore è bellissimo al minino: se appena accenni a dare dei colpetti di gas per tenerlo un po’ su di giri, sembra di sentire una motard. Quando, invece, sei sul dritto a gas aperto, detto che vedendo il telaio in tutto e per tutto racing ti aspetteresti di sentire un 2 tempi, è chiaro che il sound non sia super eccitante.
In definitiva, è il classico kart che speri che la pista vicino a casa tua ne abbia una flotta, così sabato o domenica mattina vai in kartodromo, ti organizzi con gli amici e fai una gara completa con un kart vero, non con un meno sexy noleggio.
Il tutto senza dover minimamente pensare al kart. Nel senso che lo compri (costa 2.700 euro), magari in società con un amico, ci metti la benzina, lo metti in moto e lo usi. Stop. Niente getti, assali, grippaggi… nulla! Altrimenti, sono attive formule di noleggio promozionali che permettono di partecipare a una gara completa a 190 euro.
Certo, sul capitolo potenza qualcuno potrebbe storcere il naso. È ovvio che se arrivate da Rotax, ROK, Iame X30… Beh, vi sembrerà di non aver cavalli. Ma se come me, quando guidate un kart di una delle categorie menzionate, dopo 5 giri, a causa della scarsa preparazione fisica e dello scarso allenamento, siete già un pericolo per voi e per gli altri, il CRG FS4 è un’ottima soluzione per guidare un kart dal feeling di guida racing senza scoppiare fisicamente dopo pochi minuti.
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E veniamo alla gara, anzi, alle gare alle quali si può partecipare. Trovate tutto qui www.briggskartchampionship.com o sulla pagina facebook ufficiale. Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda il format da me affrontato in questa “demo race”, mi sembra perfetto. Alle 14.00 era finito tutto, già pronti per tornare a casa, nonostante dovessimo condividere la pista con le categorie e le gare rental. In Italia stanno sperimentando anche altre soluzioni, come le gare serali (una si è tenuta a Pomposa dalle 18.00 alle 20.30, sempre per impattare poco sulla vita di kartisti non professionisti). Fisicamente, inoltre, ho retto alla perfezione tutti i turni nonostante sia uno a cui viene il fiatone già dopo la prima rampa di scale da 10 scalini.
Unico aspetto da verificare è la mancanza di sistema di cronometraggio onboard (noi nella gara non lo avevamo ed è sempre utile averlo, anche per un “pilota” amatoriale come me).
LA VIDEOSTORY DELLA GARA
Appena arrivati
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Accensione motore: sound
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Prima della gara
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Dopo gara
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Podio
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Scherzando con i meccanici
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[caption id="attachment_105984" align="alignnone" width="900"] La coppa[/caption]
[caption id="attachment_105987" align="alignnone" width="900"] I risultati[/caption]