Telaio: Exprit Kart | Motore: Vortex | Gomme: Vega

• È una gara da capogiro quella messa in scena dai piloti dell’Academy e a spuntarla è Vasileios Apostolidis (Grecia). Scattato dalla pole dopo essersi guadagnato la seconda piazza nella sua ultima manche, il greco fatica nei primi giri della finale e scivola addirittura fino alla settima posizione. Quando le sue speranze di vittoria sembrano svanire, Apostolidis esprime le sue migliori qualità per destreggiarsi nella continua bagarre che anima il gruppo e si riporta in testa alla corsa a cinque tornate dalla bandiera a scacchi. Il giovane amministra la parte finale della gara con astuzia e coglie così il suo primo successo internazionale.


• È altrettanto altalenante la finale di Max Walton (Australia), che ottiene la medaglia d’argento nonché il secondo podio consecutivo e prende così le redini nella classifica provvisoria del campionato. Partito accanto ad Apostolidis dopo aver concluso la sua ultima manche al secondo posto, il pilota australiano occupa le posizioni di vertice, tra cui la prima, finché una lieve spinta da parte di Marius Barry-Berg (Norvegia) lo costringe a un’escursione sul prato e lo relega al nono posto. Walton mantiene la sua freddezza e recupera fino a una meritata piazza d’onore, firmando persino il giro veloce.


• Sale sul terzo gradino del podio Santino Panetta (Argentina), abile nel redimersi dopo essere stato squalificato dalla sua ultima manche per aver effettuato una manovra giudicata non sicura. Il giovane argentino si comporta egregiamente nelle varie sfide che caratterizzano la gara e, grazie a una difesa impeccabile nelle ultime tornate, completa una rimonta di cinque posizioni rispetto alla partenza.


• Guadagnano posizioni rispetto alla partenza e sono autori di ottime performance anche Ryutaro Sakai (Giappone), quarto, Sebastian Garzon (Colombia), quinto, e Karel Staut (Svizzera), sesto.


• Si deve accontentare del settimo posto finale, invece, Hugo Martí (Spagna). Il pilota spagnolo è un protagonista nella prima parte di gara e riesce a concludere il secondo giro della finale davanti a tutti, ma poi perde terreno nel corso delle varie bagarre. Dopo aver guadagnato la piazza d’onore nel primo round a Třinec, il giovane conserva la sua seconda posizione nella classifica provvisoria del campionato.


• È una finale amara anche per Markas Silkunas (Lituania), ottavo al traguardo. Il pilota lituano si rivela estremamente incisivo nella prima parte di gara e prende la leadership della corsa al decimo giro grazie a un ritmo notevole, ma la musica cambia quando viene attaccato da Rocco Coronel (Olanda) al 16° passaggio. L’olandese lo tampona leggermente e Silkunas esce lento dal tornante in cui ha subito il sorpasso, ritrovandosi così a essere un ostacolo per il gruppo di testa e causando involontariamente un altro contatto con Barry-Berg.


• Silkunas scivola addirittura fino alla 17esima piazza, mentre Barry-Berg arretra fino alla decima posizione e la conserva fino al traguardo, ma poi viene retrocesso al 16° posto da una penalità di cinque secondi, ricevuta per aver causato un incidente. Dopo aver trionfato nella sua ultima manche, il vincitore del primo round a Třinec scende in terza piazza nella classifica provvisoria del campionato.


• Perdono il loro piazzamento nella top ten a causa di una penalità di cinque secondi anche altri protagonisti della finale quali la pilota del programma Rac(H)er di Alpine Lisa Billard (Francia), 14esima, e il poleman di venerdì Rocco Coronel (Olanda), 15° e uno dei sei leader diversi della gara dopo aver dominato la sua ultima manche.


• Ereditano un piazzamento nella top ten, invece, Lorenzo Campos (Angola), nono dopo essersi ritirato dalla sua ultima manche a causa di un incidente in partenza, fortunatamente privo di conseguenze fisiche, e un’altra quota rosa eccezionale quale Klara Kowalczyk (Polonia), decima.

Classifica Campionato

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