Pneumatici: Vega
- La pioggia di domenica mattina ribalta un po’ i valori in campo e i pronostici, ma non i piani di Marijn Kremers (Birel ART Racing – Birel ART – TM Racing). L’olandese vince con una performance disarmante. Nonostante un paio di errori, uno al via e uno nella doppia curva a sinistra, non perde mai la calma e il ritmo dominando la finale KZ2 dal secondo giro in poi.
- Alle sue spalle succede di tutto: fioccano ben 20 penalizzazioni che ridisegnano la classifica rispetto all’ordine d’arrivo. Il primo a trarne vantaggio è Jeremy Iglesias (CRG Racing Team – CRG – TM Racing) che nonostante abbia terminato terzo la gara, si piazza sul secondo gradino del podio grazie alla penalizzazione di 10 secondi inflitta ad Adrien Renaudin (Sodikart – Sodikart – TM Racing).
- Il pilota Sodikart, sul traguardo secondo a 9 decimi dal leader, è stato richiamato dai commissari sportivi per un contatto avuto con Riccardo Longhi (Birel ART Racing – Birel ART – TM Racing) a sua volta penalizzato di 5 secondi per il musetto in posizione non corretta. I due stavano lottando per la seconda posizione ma terminano 6° (Renaudin) e 7° (Longhi).
- Gara strabiliante per Pedro Hiltbrand (Tony Kart Racing Team – Tony Kart – Vortex): lo spagnolo rimonta ben 23 posizioni rispetto alla casella di partenza in griglia. Sul traguardo è 5° dopo una gara davvero impressionante, ma guadagna ancora un paio di piazzamenti dopo la bandiera a scacchi grazie alle penalizzazioni di cui abbiamo già parlato
- Al quarto e quinto posto, si classificano rispettivamente Douglas Lundberg (Renda Motorsport - Birel Art - TM Racing) e Fabian Federer (SRP Racing Team - Maranello - TM Racing) seguiti dai già citati Renaudin e Longhi.
- 8°, alle loro spalle, troviamo Giuseppe Fusco (Novalux Racing Team - Lenzokart - TM Racing) che precede una lunga serie di piloti penalizzati a causa del musetto.
- La gara di Francesco Celenta (Parolin Motorsport - Parolin - TM Racing) dura lo spazio di poche curve. L'italiano, che sabato sera era risultato il migliore dopo le manche, già in prefinale, in condizioni di bagnato, non è più brillante come il giorno prima. In finale va anche peggio, a causa di un contatto poco dopo il via che lo costringe a ripartire dal fondo: termina 30°, un risultato davvero immeritato visto la performance dimostrata nell’arco del weekend.
Risultati
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