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TKART magazine Focus Tecnico | Alien, l’airbox Mini 2020 by Righetti Ridolfi
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ALIEN, L’AIRBOX MINI 2020 BY RIGHETTI RIDOLFI

Max Bernardi
25 Marzo 2020
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Sfruttando il grande know-how maturato in anni di produzione di silenziatori d’aspirazione destinati alle categorie superiori, Righetti Ridolfi risponde all’omologa CIK-FIA 2020 per la MINI presentando il suo primo airbox dedicato a questa classe
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Come noto, con l’omologa del 2020 per la categoria MINI, la Commissione Internazionale FIA Karting ha voluto riunire sotto un unico regolamento tutte le omologhe, prima nazionali, dedicate a queste classi. Le indicazioni non valgono solo per telai e motori, ma, alla stregua di quanto avviene per le classi superiori, anche accessori come freni, carenature e filtri dell’aria. Righetti Ridolfi, tra le aziende leader mondiali nel campo degli accessori per il kart, naturalmente non si è fatta cogliere impreparata e ha presentato Alien, il suo primo airbox pensato per la nuova categoria internazionale MINI.

PROGETTAZIONE
Come detto, per Righetti Ridolfi si tratta del primo filtro realizzato per motori 60 cc. In passato, viste le diverse omologhe attive per ogni nazione, l’investimento necessario per la progettazione, la produzione e l’omologa non sarebbe stato sostenuto da numeri adeguati. Con l’avvento della nuova omologa CIK-FIA le cose sono cambiate e l’azienda italiana si è fatta trovare pronta, sfruttando la grande esperienza maturata nella produzione dei numerosi modelli di filtri destinati alle categorie superiori.
La progettazione è partita da un disegno CAD basato sulle misure di riferimento imposte dal regolamento. Da qui sono state sperimentate diverse forme fino a individuare quella che garantiva al motore maggiori performance. Dal CAD il successivo step sono stati i test con programma CFD (Computational Fluid Dynamics), che simulano il flusso dell’aria e permettono di valutare più in profondità la forma dell’airbox.
L'Alien (foto sopra) è il primo airbox per la MINI della Righetti Ridolfi, che ha sfruttato la grande esperienza maturata nella realizzazione di filtri per le classi superiori (nella foto sotto, il modello Active)
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L’ufficio tecnico segue la fase di progettazione di ogni accessorio realizzato dalla Righetti Ridolfi
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TEST
Terminata la progettazione, per passare alla fase dei test veri e propri è stato necessario realizzare un prototipo del filtro, cosa che avviene tramite stampante 3D. L’utilizzo di quest’ultima permette di non dover realizzare stampi, guadagnando tempo e risparmiando a livello di investimento nel caso il prototipo sia da modificare successivamente.
La prima fase dei test avviene al flussometro, dove Righetti Ridolfi investe molto tempo per verificare la portata d’aria del filtro e la velocità con cui arriva al carburatore. I test finali, invece, avvengono in pista, dove il filtro viene verificato nel suo effettivo ambiente di lavoro. Le prove in pista sono fondamentali, perché durante un giro reale il kart, alternandosi tra tratti rettilinei e curve, cambia continuamente velocità e, di conseguenza, cambia la velocità dell’aria in entrata dal filtro rispetto ai valori testati al flussometro. Un’ulteriore variabile verificabile in pista è quella data dalla presenza di altri kart che, stando davanti, possono diminuire sensibilmente il flusso d’aria che il filtro riceve in condizioni ottimali. Tutti i dati raccolti duranti i test contribuiscono a sviluppare al meglio il progetto.
La stampante 3D
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ALIEN, IL FILTRO
Passando all’analisi più specifica del filtro Righetti Ridolfi si può partire dal suo nome: Alien. L’ispirazione arriva dalla sua forma che, con la protezione acqua montata, richiama la testa del celebre alieno protagonista dell’omonimo film. Naturalmente la somiglianza è frutto del caso perché, come spiega Giampaolo Righetti, titolare dell'azienda con il fratello Maurizio, la forma dell’airbox Alien è figlia di un obiettivo più tecnico: “Fornire un flusso d’aria il più diretto possibile, in modo da avere ottimi riscontri ai bassi regimi del motore e nella fase di passaggio tra bassi e alti”. Ma non solo, perché, oltre a prediligere la velocità d’ingresso dell’aria al carburatore, il disegno dell’airbox, sviluppandosi verso il basso e senza formare ostacoli davanti al cilindro, punta a offrire un migliore raffreddamento del motore. Si tratta di una caratteristica importante per una categoria nella quale il raffreddamento avviene tramite aria ed è determinante per le prestazioni.
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