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TKART magazine Must Have | 5 cambi al volante per il kart
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5 CAMBI AL VOLANTE PER IL KART

TKART Staff
28 Marzo 2023 • 6 min. lettura
Guidare un kart Shifter (chi ne possiede uno lo sa bene) richiede un’abilità al volante e una preparazione fisica non banali. Basta guardare, infatti, un qualunque on-board su YouTube per accorgersi che il pilota, per la maggior parte del tempo, guida con una sola mano sul volante, perché l’altra è praticamente sempre impegnata a cambiare marcia: uno sforzo non da poco. Esiste, però, una soluzione che va incontro ai kartisti meno allenati fisicamente, perché consentono di guidare il kart Shifter con entrambe le mani sul volante: il cambio al volante. Si tratta di una tipologia di prodotto che si acquista tendenzialmente aftermarket, sotto forma di kit (questo non vale per chi compra un motore Rotax DD2, che comprende il cambio al volante nel suo prezzo di acquisto), e che generalmente si installa su qualunque kart shifter. I cambi al volante, nel kart, hanno fatto fatica a diffondersi. Le motivazioni sono diverse, spesso legate alle caratteristiche dei primi prodotti di questo tipo lanciati sul mercato: la loro difficoltà di installazione, il peso aggiuntivo che comportano sul kart e il fatto che spesso si siano rivelati più lenti rispetto alla velocità di cambiata della classica leva manuale. Inoltre, nell’immaginario collettivo, i cambi al volante sono vietati per regolamento dalla FIA Karting (la federazione internazionale che regolamenta buona parte parte delle competizioni diffuse nel mondo). La FIA Karting, in realtà, permette di montare sul telaio solamente cambi al volante ad azionamento meccanico, vieta, invece, quelli ad azionamento elettronico. Questi ultimi - se pensiamo sempre alle gare e, in particolare, a quelle regolamentate FIA Karting - possono essere utilizzati esclusivamente nella KZ (ovvero la categoria regina dei kart Shifter omologata FIA Karting, nella quale è consentito fare anche sperimentazione). Bisogna però dire che tutto il mondo dei piloti amatoriali (che effettua solo giri liberi o corre in gare non regolamentate FIA Karting) può tranquillamente trascurare queste limitazioni regolamentari e, volendo, può considerare l’acquisto di un cambio al volante, sia meccanico sia elettronico. Per aiutare i kartisti a orientarsi in questo mondo (che, con il passare degli anni, ha saputo ridurre tempi di installazione e peso dei prodotti), abbiamo selezionato cinque modelli (da 500 a 2.000 euro di prezzo), illustrandoli sulla base delle informazioni dichiarate (quindi non li abbiamo materialmente provati) dai vari costruttori.
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SEVEN PADDLE SHIFTER

Prodotto dall’azienda Motori Seven, il Seven Paddle Shifter è stato già messo sotto la nostra lente di ingrandimento nell’articolo “Prima Analisi | Seven Paddle Shifter, il cambio al volante omologato per le corse”. Si tratta di un cambio al volante ad azionamento meccanico, dove ciascun paddle impartisce la cambiata per mezzo di cavi in acciaio collegati direttamente al motore e che scorrono all’interno di guaine. Questo fa sì che il Seven Paddle Shifter possa essere utilizzato in tutte le competizioni per kart Shifter regolate FIA Karting. Nell'acquisto del kit sono inclusi: un mozzo del volante in alluminio anodizzato al quale sono collegati la leva della frizione (posizionata in alto) e il bilanciere con i due paddle; una leva di rinvio cambio; un kit di 2 cavi (uno per paddle) e tutti gli accessori per l’installazione dei vari componenti. Il peso totale è minore di 500 gr e può essere installato su tutti i telai e motori Shifter (per alcuni modelli mediante l’uso di un adattatore del mozzo volante).

Prezzo indicativo


Circa 500 euro

Per comprare: motoriseven.it
Photo credit: Motori Seven
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