

SENNA A BERCY: LE FOTO E IL RACCONTO INEDITI

La tuta bianca OMP, senza sponsor, il duello ruota a ruota con Prost, l’acerrimo rivale… Di quella gara, che ormai è leggenda, si sa tutto e si è visto tutto. O forse no. Perché TKART, grazie al racconto e alle foto di Gianni Piazza e Mauro Pozzi - che con il brasiliano hanno vissuto fianco a fianco per tutto il weekend - vi svela oggi quello che nessuno vi ha mai detto e mostrato prima
Corre l’anno 1993. È il weekend del 17-19 dicembre e a Bercy, un quartiere di Parigi, si svolge il Masters Karting, una competizione kartistica organizzata dall’ex pilota di Formula 1 Philippe Streiff. L’obiettivo è radunare i migliori interpreti di tutte le discipline del motorsport, dal go-kart alla Formula 1, e farli gareggiare insieme nel corso di una manifestazione che possa essere per gli appassionati un vero spettacolo. Il palco è un circuito indoor nel Palazzo dello Sport di Parigi-Bercy e tra gli alfieri della categoria regina c’è un certo Ayrton Senna da Silva. Lo corteggiano sia Streiff sia Bruno Grana, il fondatore della IAME (la casa costruttrice che fornisce i motori per l’evento), ma a convincerlo a venire è Gianni Piazza, preparatore IAME e titolare del team Nordikas. E come ci riesce? “Per il rapporto di amicizia che c’era tra me e lui. Mi aveva dato il suo numero di telefono qualche anno prima”, ci svela Gianni. “Quando Ayrton correva in kart, era il periodo in cui i miei motori andavano molto forte e lui era l’avversario da battere, perché ha sempre corso con la concorrenza: io facevo solo Parilla e lui correva con i DAP. È sempre stato un avversario leale, molto corretto, e l’amicizia è nata guardandoci da lontano, in modo cagnesco. Ci studiavamo ogni volta che ci si trovava in pista, senza mai conoscerci bene. Abbiamo parlato di più solo durante le sue ultime gare in kart, però c’era sempre stato rispetto e stima reciproca”. Sono proprio questi valori che spingono Gianni a contattare Ayrton personalmente: “Lo chiamai e gli chiesi se sarebbe venuto a Bercy, considerando che ci sarebbero stati tanti suoi colleghi, tra cui il suo grande avversario Prost. Lui mi rispose: ‘Guarda, non ti preoccupare che vengo’”. Ed ecco che, anche se con un po’ di ritardo, il tre volte campione del mondo si presenta a Bercy.
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