Realizzato il disegno al computer, lo si esporta nel formato di lettura del programma CAM specifico per la stampante 3D. Una volta importate le informazioni, bisogna impostare i parametri per preparare il linguaggio necessario alla stampante per eseguire il pezzo. I parametri fondamentali sono:
POSIZIONAMENTO: la posizione del pezzo rispetto al piano della macchina è importante. Se le dimensioni lo consentono, infatti, si possono creare più pezzi contemporaneamente (per esempio, con le pastiglie dei freni). Il lato che necessita di più lavorazioni va rivolto verso l’alto, per ottenere una maggiore definizione.
QUALITÀ: dipende, semplificando, dalla “quantità” di plastica che si usa. Sull’asse Z si imposta il valore dello spessore dello strato di plastica che la macchina rilascerà per formare il pezzo: per avere un’alta definizione si possono fare “step” da 5 centesimi. Più si sale con i valori (fino a 1,2 decimi), minore sarà il tempo necessario per realizzare il pezzo ma anche la sua qualità.
Altro fattore influente è il riempimento, ovvero il parametro che definisce, in percentuale, quanto materiale inserire dentro l’oggetto che si crea. Se interessa solo l’estetica, e non la solidità, si può inserire un valore basso. Più alto è il valore, maggiore sarà la qualità ma anche il tempo necessario alla realizzazione.
ADESIONE AL PIANO DI STAMPA: ci sono diverse tipologie di fondo su cui stampare. Solitamente il piano della macchina va coperto con scotch carta per evitare di rovinarlo. Lo scotch migliora anche la presa del pezzo sul piano. La definizione migliora se si utilizza una lastra di vetro appoggiata sul piano della stampante, grazie alla superficie più liscia su cui appoggia il materiale.