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TKART magazine Come Fare a | Trovare il giusto set up in base a pista e grip
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8 CONSIGLI PER... TROVARE IL SET UP GIUSTO IN BASE A PISTA E GRIP

TKART Staff
25 Settembre 2017
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1 IL TIPO DI PISTA
Il kart è famoso e apprezzato per essere un mezzo semplice rispetto agli altri veicoli che popolano l’universo del motorsport. Questo, però, non significa che non abbia diverse possibilità di regolazione di base. Premesso che, per stabilire un set up ottimale, ogni situazione merita una valutazione a sé, si possono comunque dare delle utili indicazioni generali, partendo dalla valutazione del tipo di pista sulla quale ci si trova e del grip presente.
La prime considerazioni da fare, dunque, riguardano le caratteristiche del tracciato: come anche i meno esperti possono facilmente intuire, un tracciato tecnico, con tante curve in sequenza da percorrere principalmente a bassa velocità, richiederà un mezzo reattivo, veloce nei cambi di direzione e dotato di un’ottima motricità per uscire rapidamente dalle curve. All’opposto, una pista con curve veloci e rettilinei lunghi, sarà sfruttata appieno da un mezzo stabile, poco nervoso e capace di maggiori velocità di punta.
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Le caratteristiche del tracciato sono determinanti per una prima valutazione del setup da utilizzare
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Zuera: uno dei circuiti più veloci del karting internazionale
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PF International: tracciato vario, con diversi rettilinei, mai eccessivamente lunghi, ma anche tornanti e curve a 90°
2 PISTA LENTA
Se si deve affrontare una pista lenta, quindi, l'assetto del kart dovrà andare alla ricerca di reattività e prontezza. Un primo consiglio, allora, può essere quello di partire con una carreggiata più larga all’avantreno, in modo da dare maggiore direzionalità al kart. Sempre concentrandosi sull’anteriore, si può aumentare l’angolo di caster e montare la barra di irrigidimento. Questa avrà un effetto tanto più marcato quanto più sarà collocata vicino all’attacco delle “C” portafuselli.
Importante è anche la convergenza che, su una pista lenta, tende a essere “aperta”, ossia impostata su valori positivi, sempre con l’obiettivo di rendere il kart più pronto agli input di sterzo del pilota.
Per quanto riguarda il posteriore, meglio impostare una carreggiata più stretta, in modo da rendere il kart più veloce in fase di inserimento e avere maggiore trazione in uscita di curva.
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Il caster è l’angolo tra l’asse di rotazione del fusello e un piano verticale passante per l’asse delle ruote. Se la pista è lenta, meglio aumentarlo
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La convergenza è l’angolo che il piano della ruota forma con l’asse longitudinale del veicolo visto dall’alto. Circuiti con molte curve prediligono una convergenza "aperta"
3 IL RAPPORTO
Fondamentale è la scelta del rapporto di trasmissione (ovvero quello tra il numero di denti della corona e del pignone). Se la pista è lenta e, quindi, senza lunghi rettilinei, la tendenza sarà quella di montare una corona più grossa, accoppiata a un pignone con un numero di denti inferiore: questo garantisce un’accelerazione dei giri motore più veloce a discapito, però, della velocità di punta.
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Nello scegliere i rapporti, bisogna ricordare che una modifica di un solo dente del pignone ha un effetto molto maggiore rispetto alla modifica di un dente della corona.
4 PISTA VELOCE
Intuitivamente, in caso di pista veloce le indicazioni vanno nella direzione opposta rispetto a quanto visto in precedenza. Quindi: all’anteriore si tenderà a chiudere la convergenza e a ridurre l’angolo di caster, così da avere un kart meno brusco e più preciso. Lo scopo è rendere la guida il più possibile pulita, specie nella percorrenza delle curve con alta velocità di percorrenza, dove piccole correzioni del volante pesano molto nel tempo finale sul giro.
I rapporti saranno più lunghi, facendo attenzione a non raggiungere il limitatore prima che finisca il rettilineo più lungo.
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Lunghi rettilinei consigliano convergenza più chiusa e ridotto angolo di caster
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Lunghi rettilinei consigliano convergenza più chiusa e ridotto angolo di caster
5 RETROTRENO
Al posteriore, una carreggiata più larga garantisce un retrotreno più stabile, specie in ingresso curva. Bisogna però fare attenzione, perché aumentare la carreggiata significa anche avere una maggiore flessibilità dell’assale, e questo influisce sulla motricità in uscita di curva, dato che solo la parte interna della gomma risulta a contatto con l’asfalto. Una situazione che può essere dannosa soprattutto quando si esce da una curva seguita da un lungo rettilineo. Bisogna, quindi, valutare di volta in volta la conformazione del tracciato e trovare il giusto compromesso.
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