Ricerche frequenti
Guardando un kart superficialmente, è facile che i meno esperti possano considerare considerino il sedile come un accessorio “aggiuntivo”. In pratica: c’è un telaio, c’è un motore, ci sono le gomme, i freni, un volante... E, poi, naturalmente, serve anche un pezzo di plastica (che plastica non è...) sul quale sedersi. Nulla di più approssimativo, perché in un mezzo essenziale come il kart, dove tutto è contenuto e ridotto all’osso, il sedile assume un ruolo molto importante e diventa parte integrante e fondamentale del “sistema – telaio”. questo componente, infatti, consente di conferire al mezzo maggiore o minore rigidità, inoltre la sua posizione influisce in maniera determinante sull’assetto e le reazioni del kart.
Quindi... attenti al “doc.” e alle sue indicazioni su come montare correttamente un sedile sul telaio.
Sembra banale, ma la prima operazione da compiere è quella di scegliere un sedile della giusta misura. Nulla di complicato, per carità, basta infatti sedersi in un sedile smontato e appoggiare le mani ai lati del busto, ad altezza costato, così da simulare lo spessore del corpetto paracostole (da utilizzare sempre). Ora, sistemato il kart sula carrellino per facilitare le operazioni, si appoggia il sedile scelto sul telaio e si procede alle operazioni di posizionamento utilizzando le apposite dime (staffa inferiore e staffa posteriore).
La prima dima va posta esattamente sotto il sedile, per determinare l’altezza a cui dovrà stare il fondo del seggiolino. La seconda dima, invece, insieme al metro, serve per prendere la misura della distanza tra assale e bordo superiore/posteriore del sedile, che deve essere pari a quella fornita dalla casa costruttrice del kart (solitamente è nell’ordine dei 20 cm).
Le successive misure da prendere t quelle tra le linguette del sedile e il tubo frontale. Attenzione: la distanza della linguetta destra deve essere maggiore di quella di sinistra. Il sedile, infatti, va montato in posizione asimmetrica sul kart.