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TKART magazine Focus Tecnico | BSD: il massimo sviluppo dell’impianto freno per il kart by OTK Kart Group
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BSD: IL MASSIMO SVILUPPO DELL’IMPIANTO FRENO PER IL KART BY OTK KART GROUP

Max Bernardi
31 Ottobre 2018
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Materie prime, lavorazioni, tecnologia, controllo qualità... Sono tutti elementi nei quali OTK ha fortemente investito per perfezionare l’impianto freno che equipaggia i telai Tony Kart, Kosmic, Exprit, FA Kart, Redspeed
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Quando si sviluppa un prodotto che si è già dimostrato performante e di qualità, ci si concentra necessariamente sui dettagli. Lo sanno bene i tecnici OTK, che hanno lavorato al progetto del nuovo impianto freno BSD soffermandosi sulla qualità di ogni componente. La materia prima di pinze e pompa è l’Ergal, una lega d’alluminio con alte proprietà di resistenza meccanica, usata anche in campo aereonautico per via del suo basso peso specifico. Oltre al materiale, anche il trattamento di anodizzazione dura a spessore consente di aumentare la resistenza all’usura e gli intervalli di manutenzione.

Le pinze freno

L’idea primaria alla base del progetto del nuovo impianto freno BSD è stata quella di aumentare la rigidità della pinza, lavorando il materiale a partire da un blocco forgiato
PROCESSO PRODUTTIVO
Il processo di realizzazione delle pinze dell’impianto BSD comincia dallo stampaggio dell’estruso in Ergal, che avviene con delle presse che superano le 100 tonnellate: il volume del pezzo di partenza in Ergal deve corrispondere al volume dello stampato finito. Per lo stampaggio vero e proprio si scalda il materiale fino a raggiungere lo stato pastoso, lo si inserisce nello stampo e, successivamente, lo si pressa su più stampi fino a ottenere un semilavorato. A questo punto si esegue un trattamento termico di invecchiamento, che consiste nel far raffreddare lentamente il componente per aumentarne le caratteristiche meccaniche e la durezza superficiale. Si tranciano le bave in eccesso e si passa alla lavorazione C.N.C.
Partire da un pezzo forgiato comporta diversi vantaggi, per primo quello di avere tutte le fibre del materiale allineate durante le varie fresature. Inoltre si asporta meno materiale durante la lavorazione, soprattutto nei punti critici e, non tagliando le fibre, si garantisce più resistenza meccanica e rigidità. Ciò ha permesso ai tecnici OTK di ridurre le dimensioni della pinza mantenendo inalterata la resistenza meccanica. Ciò si traduce, in pista, in una frenata più secca e una maggior stabilità di rendimento.
Le pinze freno durante le fasi di lavorazione
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Dopo le lavorazioni C.N.C, le pinze sono sottoposte a un processo di anodizzazione che dà il colore definitivo e indurisce ulteriormente la superficie
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