Il lavoro di ricerca e sviluppo di KG con BeonD è durato oltre un anno è ha avuto come obiettivo principale, tra gli altri, quello di diminuire al massimo la resistenza all’avanzamento (Drag). Particolarmente nel mondo del kart, dove le velocità sono ridotte, avere un vero e proprio guadagno in termini di performance lavorando sull’aerodinamica è molto difficile. Eppure, un miglioramento sensibile in termini di riduzione del Drag lo si è registrato, se si confronta il precedente kit aerodinamico KG 506 con il nuovo kit KG 507 abbinato allo spoiler frontale KG 508. Secondo i dati che ci ha fornito KG, si è infatti passati da un Drag totale di 119,57 N a uno di 109,56 N, con un miglioramento dell’8%. Al tempo stesso, si è cercato di favorire il più possibile anche il raffreddamento. Questo va un po’ in contrasto con la riduzione del Drag. Un radiatore, infatti, per rendere al meglio in termini di scambio di calore, deve essere esposto al flusso dell’aria. Per contro, però, più viene investito dall’aria, più aumenta il Drag. Come sempre, ci troviamo di fronte alla classica situazione della “coperta corta”: quando si cerca di migliorare un aspetto, si peggiora l’altro e viceversa. In aggiunta a questi aspetti, si è cercato anche di aumentare il carico verticale, riducendo la “Lift force”, la forza grazie alla quale - per intenderci - gli aerei riescono a volare. Riducendola, infatti, il kart viene "premuto" maggiormente al suolo e l’effetto si è tradotto in un beneficio concreto: “Nei test effettuati a inizio 2022 - spiega Gaggianesi - i piloti avvertono un anteriore un po’ più ‘carico’ nei curvoni veloci”. Quando si lavora ed effettua ricerca in campo aerodinamico, però, il rischio è sempre quello di farsi guidare dai soli risultati delle simulazioni e dei test, al fine di migliorare sempre di più un determinato aspetto, per esempio, appunto, il Drag. In merito a questo Gaggianesi ha un’opinione ben chiara e definita: “Penso che valga assolutamente la pena investire come abbiamo fatto nella ricerca aerodinamica, in quanto il beneficio è stato apprezzabile nel concreto, ma bisogna farlo con lucidità e tenendo sempre bene in considerazione le velocità non elevate del kart. Bisogna essere consapevoli che nel kart quello che veramente ha un impatto sulla prestazione è la velocità di percorrenza delle curve, che sono tante e in poco spazio, al contrario di un autodromo. Di conseguenza bisogna sempre valutare se ulteriori miglioramenti sotto il profilo aerodinamico non generano magari degli svantaggi a livello di peso, aspetto che andrebbe a penalizzare la velocità in curva. Quindi penso che si debba sempre avere un bilanciamento tra benefici aerodinamici e relativi svantaggi a livello di masse, aspetto che impatta direttamente sulle accelerazioni. Inoltre, bisogna considerare che le percentuali di miglioramento derivanti dalle simulazioni poi nel concreto sicuramente si riducono notevolmente in termini di benefici, però - al tempo stesso - non possiamo dire che non esistano, come abbiamo visto nello sviluppo del kit KG 507 e dello spoiler frontale KG 508.