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TKART magazine Focus Tecnico | Kit carene KG 507 / KG 508: il Drag migliora dell’8%!
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KIT CARENE KG 507 / KG 508: IL DRAG MIGLIORA DELL’8%!

TKART Staff
11 Aprile 2022
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In occasione dell’omologa 2022, KG ha presentato una nuova protezione posteriore denominata C3, adeguata alle nuove richieste FIA, a livello di sicurezza. Ma non solo. Perché le più grosse novità riguardano il nuovo kit completo (spoiler anteriore, spoiler frontale e carenature laterali) KG 507 e l’inedito spoiler frontale KG 508 che integra un innovativo condotto Venturi. A cosa serve? Scopriamolo
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KG, azienda italiana specializzata negli accessori per il mondo del karting e leader di settore per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione di carenature per kart, presenta il nuovo kit carene KG 507, il nuovo spoiler frontale KG 508 (abbinabile al kit KG 507) e il paraurti KG C3. Per quanto riguarda lo sviluppo di tutti i prodotti KG 507 e dello spoiler frontale KG 508, l’azienda italiana si è avvalsa del supporto di BeonD, altra azienda tricolore che si occupa di ingegneria applicata all’automotive. Una scelta che, una volta di più, sancisce quanto l’ottimizzazione dell’efficienza aerodinamica sia diventata una necessità anche nel mondo del karting, branca del motorsport in passato poco sensibile all’argomento in virtù delle contenute velocità in raggiunte, rispetto a quelle che si sviluppano con le auto. Il kit KG 507 comprende uno spoiler anteriore, uno spoiler frontale e due carene laterali. Ma la vera rivoluzione sta nello spoiler frontale KG 508, studiato al CFD e in pista con metodologie analoghe a quelle utilizzate in campo automotive. Un lavoro che ha dato vita alla creazione di un condotto Venturi proprio sullo spoiler frontale con l’obiettivo di accelerare e deviare il flusso diretto verso il casco e le spalle del pilota, gli elementi che più offrono resistenza aerodinamica.

Il kit carenature KG 507 e lo spoiler frontale KG 508 sono complementari. Infatti, lo spoiler frontale KG 508 può sostituire il KG 507 e abbinarsi perfettamente al resto delle carenature (spoiler anteriore e carenature laterali) marchiate 507. Secondo KG, il mix migliore in termini di riduzione del Drag (a prescindere dalla categoria, che sia questa Direct Drive o Shifter), si ottiene abbinando proprio lo spoiler anteriore e le carenature laterali KG 507 allo spoiler frontale KG 508.
GENESI
Negli ultimi anni, la ricerca costante della riduzione del Drag (coefficiente di resistenza aerodinamica) è diventata sempre più importante anche nel karting e KG non ha voluto esimersi dall’investigare questo aspetto e dal tenerne conto nella realizzazione dei propri più recenti prodotti. Con i kart, un ruolo fondamentale per la ricerca della performance aerodinamica lo riveste proprio il kit carenature: in particolare, spoiler frontale e anteriore hanno un’importanza primaria nell’influenzare la penetrazione aerodinamica, il carico aerodinamico e nel determinare il raffreddamento. Con il ciclo di omologa 2022 si è presentata l’occasione di estremizzare questa ricerca e per farlo l’azienda di Pierluigi Giacoletto ha cercato un cambio di passo in fase di progettazione e sviluppo, affidandosi a BeonD, specializzata nella consulenza e nella fornitura di servizi di ricerca per l’automotive. L’azienda italiana ha sede a Torino, area che ancora oggi offre, a livello di cultura , capacità progettuali e di ricerca in ambito automobilistico, valori di riferimento a livello mondiale. Basti pensare che alcuni colossi cinesi che si lanciano nel mercato dell’auto, producono sì in oriente, ma per l’ideazione e la progettazione dei propri prodotti fanno riferimento a questo polo di aziende specializzate che esiste proprio a Torino e dintorni. BeonD è tra queste e si distingue, a detta di Davide Gaggianesi di KG, per essere “formata da un gruppo di ingegneri dinamici guidati da un amministratore molto appassionato. Il rischio, di solito, quando si cerca un partner di questo tipo, è di imbattersi in laboratori specializzati in CFD, che si limitano a testare ciò che gli viene fornito a livello di 3D. E basta. Con BeonD è un po' diverso, sono molto propositivi: usare i tubi di Pitot per verificare in pratica il lavoro simulato è una loro idea che deriva proprio dalle loro esperienze specifica nel settore automotive. Credo proprio che nel kart l’utilizzo di certi strumenti e di una metodologia come quella che abbiamo applicato sia una prima assoluta”. Tutto il kit KG 507 e lo spoiler frontale KG 508 sono stati inoltre testati in pista anche con l’ausilio di vernice Flow-viz (flow-visualization) per ottenere il maggior numero di dati sperimentali da confrontare con le simulazioni CFD. Il risultato è un kit componibile da due diversi spoiler frontali di cui uno più tradizionale e un altro con un particolare condotto Venturi, di cui in seguito spiegheremo nel dettaglio il funzionamento.
Il tubo di Pitot permette di identificare le velocità di un fluido in un determinato punto, mediante la differenza tra la pressione statica - nel nostro caso quella atmosferica - e quella dinamica. Nei test di KG è stato applicato all’ingresso e all’uscita del condotto Venturi per misurare il delta della velocità.
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Il kit carenature KG 507 e lo spoiler frontale KG 508 sono stati studiati anche con l’uso della vernice Flow-viz: una miscela di paraffina e colorante che grazie alle sue proprietà viscose aderisce alla superficie della carenatura e si muove seguendo i flussi d’aria che la investono, mostrando le zone dove la pressione è maggiore o minore.
RICERCA E SVILUPPO
Il lavoro di ricerca e sviluppo di KG con BeonD è durato oltre un anno è ha avuto come obiettivo principale, tra gli altri, quello di diminuire al massimo la resistenza all’avanzamento (Drag). Particolarmente nel mondo del kart, dove le velocità sono ridotte, avere un vero e proprio guadagno in termini di performance lavorando sull’aerodinamica è molto difficile. Eppure, un miglioramento sensibile in termini di riduzione del Drag lo si è registrato, se si confronta il precedente kit aerodinamico KG 506 con il nuovo kit KG 507 abbinato allo spoiler frontale KG 508. Secondo i dati che ci ha fornito KG, si è infatti passati da un Drag totale di 119,57 N a uno di 109,56 N, con un miglioramento dell’8%. Al tempo stesso, si è cercato di favorire il più possibile anche il raffreddamento. Questo va un po’ in contrasto con la riduzione del Drag. Un radiatore, infatti, per rendere al meglio in termini di scambio di calore, deve essere esposto al flusso dell’aria. Per contro, però, più viene investito dall’aria, più aumenta il Drag. Come sempre, ci troviamo di fronte alla classica situazione della “coperta corta”: quando si cerca di migliorare un aspetto, si peggiora l’altro e viceversa. In aggiunta a questi aspetti, si è cercato anche di aumentare il carico verticale, riducendo la “Lift force”, la forza grazie alla quale - per intenderci - gli aerei riescono a volare. Riducendola, infatti, il kart viene "premuto" maggiormente al suolo e l’effetto si è tradotto in un beneficio concreto: “Nei test effettuati a inizio 2022 - spiega Gaggianesi - i piloti avvertono un anteriore un po’ più ‘carico’ nei curvoni veloci”. Quando si lavora ed effettua ricerca in campo aerodinamico, però, il rischio è sempre quello di farsi guidare dai soli risultati delle simulazioni e dei test, al fine di migliorare sempre di più un determinato aspetto, per esempio, appunto, il Drag. In merito a questo Gaggianesi ha un’opinione ben chiara e definita: “Penso che valga assolutamente la pena investire come abbiamo fatto nella ricerca aerodinamica, in quanto il beneficio è stato apprezzabile nel concreto, ma bisogna farlo con lucidità e tenendo sempre bene in considerazione le velocità non elevate del kart. Bisogna essere consapevoli che nel kart quello che veramente ha un impatto sulla prestazione è la velocità di percorrenza delle curve, che sono tante e in poco spazio, al contrario di un autodromo. Di conseguenza bisogna sempre valutare se ulteriori miglioramenti sotto il profilo aerodinamico non generano magari degli svantaggi a livello di peso, aspetto che andrebbe a penalizzare la velocità in curva. Quindi penso che si debba sempre avere un bilanciamento tra benefici aerodinamici e relativi svantaggi a livello di masse, aspetto che impatta direttamente sulle accelerazioni. Inoltre, bisogna considerare che le percentuali di miglioramento derivanti dalle simulazioni poi nel concreto sicuramente si riducono notevolmente in termini di benefici, però - al tempo stesso - non possiamo dire che non esistano, come abbiamo visto nello sviluppo del kit KG 507 e dello spoiler frontale KG 508.
La tabella comparativa mostra una riduzione dell’8% del Drag (la resistenza all’avanzamento) del nuovo kit KG 507 abbinato allo spoiler frontale KG 508 rispetto al precedente kit KG 506. Sempre comparando le due diverse carenature, l’accoppiata KG 507 + KG 508 ha evidenziato un migliore downforce, quindi si è passati da una “Lift force” (forza di sollevamento verso l’alto) di -46.37 N (del kit 506) a una di -40.33 N.
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La simulazione delle velocità del flusso d’aria, mettendo a paragone il kit KG 507 completo e il kit KG 507, ma con lo spoiler frontale KG 508. È evidente come, con questa seconda configurazione, nella zona prossima al radiatore ci sia una buona differenza di velocità dell’aria, con lo spoiler frontale KG 508 che contribuisce a favorire il flusso diretto al radiatore.
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