Grazie alla passione di alcuni piloti e all’esperienza maturata dalla Federazione francese dal 2011 nell’organizzazione di gare federali per piloti affetti da disabilità, proprio in Francia, durante il FIA Karting European Championship OK e OK-Junior 2021 sul circuito francese di Essay,
si è tenuta la prima gara del Trofeo Internazionale Handikart, riconosciuto dalla federazione CIK-FIA. Si tratta di una competizione nella quale gareggiano contemporaneamente piloti affetti da disabilità di entità differente a bordo di kart adattati in funzione delle loro esigenze. Si spazia dunque da comandi manuali accessori installati sul volante del kart fino a sistemi molto più complessi come leve specifiche che fungono da acceleratore/freno piuttosto che all’utilizzo di servosterzo per rendere meno faticosa la sterzata che, come sappiamo, sui kart richiede tantissima forza e resistenza fisica nelle braccia. P
er compensare il diverso grado di disabilità tra i vari piloti, il regolamento sportivo Handikart prevede la suddivisione in 3 categorie che definiscono, in base al numero di equipaggiamenti speciali adottati sul singolo kart, un peso minimo (pilota+kart) sotto il quale non si può scendere:
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H1 comprende i kart provvisti di un equipaggiamento speciale – peso minimo consentito 170 kg
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H2 comprende i kart provvisti di due equipaggiamenti speciali – peso minimo consentito 166 kg
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H3 comprende i kart provvisti di tre equipaggiamenti speciali – peso minimo consentito 162 kg
Proprio in quest’ultima categoria compete
il pilota francese Vianney Chan Tsin che, a causa di un incidente stradale occorsogli nel 2003, ha subito lesioni che lo hanno lasciato in uno stato di tetraplegia parziale con limitazione all’uso degli arti superiori e totale paralisi di quelli inferiori (lesioni alle vertebre C6-C7). Vianney gareggia nella Handikart a bordo del suo kart Kosmic Mercury R del 2018 (n°omologa 49/CH/14) che, in versione KZ, vi abbiamo raccontato nell’articolo
KOSMIC MERCURY R, IL KART CAMPIONE DEL MONDO KZ 2018 presente nella sezione “Sotto Esame” di TKART. Il kart non ha subito nessuna modifica a livello strutturale e anche la posizione del sedile è rimasta invariata: equipaggiato con un motore Rotax Evo
[1], il Mercury R di Vianney adotta diversi equipaggiamenti che pesano circa 14 kg in totale, portando il peso complessivo del kart a 105 kg. Tra questi troviamo un particolare sistema acceleratore/freno (di derivazione automobilistica) a comando manuale
[2], il servosterzo
[3], la cintura a 6 punti, due fasce con il velcro
[4] per tenere unite le gambe e limitarne il movimento e un sedile con lo schienale più alto
[5], rispetto a quello dei sedili tradizionali, che sostiene maggiormente il corpo del pilota.