Non è certo un segreto che, sin dal suo avvento nel karting nel 2013, Modena Engines abbia sempre puntato maggiormente sulla progettazione e produzione di propulsori Shifter. Eppure, sfruttando il know-how maturato negli anni, l’azienda italiana nel 2019 si è lanciata anche nel mondo dei propulsori Direct Drive, arricchendo la sua gamma con i modelli ME-K e ME-KJ (che abbiamo approfondito nell'articolo “Sotto Esame | ME-KJ e ME-K: il debutto di Modena Engines nei motori monomarcia per il kart”), dedicati maggiormente alle categorie internazionali, istituite da FIA Karting, OK e OKJ. Ed è partendo proprio da queste basi che nel 2022, in concomitanza con la creazione delle nuove categorie Direct Drive OK-N e OKJ-N, Modena Engines ha raccolto gli input della Federazione Internazionale dell’Automobile e si è cimentata nella realizzazione di un propulsore che rispettasse i nuovi criteri omologativi imposti. Così nasce il ME-KN, il protagonista di questo articolo, utilizzabile (con i dovuti accorgimenti tecnici) in entrambe le categorie.
Per visionare e analizzare questo propulsore, ci siamo recati presso la sede dell’azienda, a circa 100 km da Roma: ecco quali sono le novità che porta con sé e quali, invece, sono le componenti che condivide con i modelli ME-K e ME-KJ.