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TKART magazine Sotto Esame | RY30-S16 SH: l’upgrade 2024 del telaio Shifter “tutto 30” by Birel ART
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RY30-S16 SH: L’UPGRADE 2024 DEL TELAIO SHIFTER “TUTTO 30” BY BIREL ART

Giacomo Mantovani
11 Maggio 2024
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CIK-FIA 2024

OMOLOGA
Il telaio Birel ART RY30-S16 è registrato con sigla d’omologa FIA Karting 007/CH/10, la cui validità è estesa fino a tutto il 2024. Il regolamento FIA Karting introdotto nel 2018 prevede che le omologhe durino all’infinito, a patto che venga pagata una tassa annuale (Per approfondire leggi, “Dossier | Omologazioni FIA: cosa sono, a cosa servono, quanto durano… la guida definitiva!”).

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SHIFTER

CONFIGURAZIONE
L'RY30-S16 è omologato sia per un uso in veste monomarcia sia a marce ed esistono due versioni differenti caratterizzate dalle sigle SH (la shifter) e DD (la Direct Drive), specifiche per le due categorie, che cambiano per alcune accortezze (per esempio, la versione RY30-S16 SH dispone del punto di attacco della leva del cambio integrato nella scocca e per la forma dei longheroni). In questo articolo viene analizzata la versione destinata alle categorie Shifter.

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30

DIAMETRO TUBI
I telai generalmente vengono realizzati con tubi da 30 e/o 32 mm. L’RY30-S16 è caratterizzato da una scocca composta tutta con tubi da 30 mm di diametro e 2 mm di spessore.

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ROBOT

SALDATURE
Il processo di saldatura è affidato interamente a strumenti robotizzati se non per un paio di punti nei quali rimane manuale (vedi oltre nell’articolo per maggiori dettagli).

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ALLUMINIO - MAGNESIO

ACCESSORI
Tutta l’accessoristica è a marchio FreeLine (il comparto/brand dell’azienda Birel ART, che si occupa della progettazione e produzione di componentistica per il karting). Tutti i componenti di serie sono realizzati in lega leggera di alluminio, solamente i cerchi sono in lega di magnesio.

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Aggiornamento articolo maggio 2024

Birel ART, costruttore storico nel settore karting (attivo dal 1959), come ogni anno aggiorna la propria gamma telai con una nuova evoluzione, in questa occasione targata “S16”. Nello specifico, il modello che analizziamo è quello con tubi tutti da 30 mm di diametro, in versione Shifter, denominato RY30-S16 SH. Questo va a rimpiazzare il precedente CRY30 S15, che come tutti i suoi predecessori vedeva nella C della sigla CRY30, l’attestazione che fosse un telaio destinato alla categoria Shifter. Dal 2024, invece, il modello si chiama, appunto, solo RY30 e la versione viene definita dalle sigle SH (per Shifter) e DD (per Direct Drive). Per riconoscere a prima vista l’una dall’altra, basta guardare la zona dei supporti del piantone: quella destinata ai motori a marce dispone, infatti, dell’alloggiamento della leva del cambio.

A livello produttivo, la casa italiana dichiara un miglioramento ulteriore nella ricerca della massima ripetibilità tra i vari esemplari di questo modello. Inoltre, sono stati ulteriormente migliorati i processi di saldatura al fine di ottenere un minore stress meccanico del metallo durante queste lavorazioni. Per quanto riguarda specificatamente la struttura della scocca, è stato introdotto un rinforzo, all’interno, nella parte posteriore di uno dei longheroni di destra (precisamente quello più vicino al sedile) in modo da garantire una maggiore resistenza in un punto sicuramente molto stressato durante l’attività in pista. Ma non è tutto, perché, i miglioramenti introdotti nel 2024 hanno riguardato anche l’accessoristica, con l’introduzione di una nuova pinza freno anteriore e l’aggiornamento del processo di produzione dei gusci porta cuscinetto dell’assale.
 

La versione S16 mantiene la geometria collaudata della precedente S15. La ragione è semplice, secondo Birel ART: mantenere inalterate le caratteristiche di adattabilità e maneggevolezza che hanno permesso al team ufficiale della casa italiana, Birel ART Racing, di vincere il KZ2 FIA Karting European Championship 2023.
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Una delle evoluzioni più evidenti nella versione 2024 introdotte da Birel ART, a un primo impatto visivo, riguarda le grafiche del kit di carenature, che sono state rinnovate.
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Nella produzione della propria gamma telai e della relativa accessoristica, per Birel ART produrre esemplari di telai sempre uguali tra loro e perfettamente aderenti alle specifiche del progetto iniziale è uno dei target principali. Riuscirci, infatti, permette di offrire un alto grado di qualità e prestazioni uguali tra i vari esemplari prodotti, a tutto vantaggio di team e piloti che usano i prodotti della casa italiana. Questo aspetto viene ricercato attraverso una scrupolosa selezione dei materiali metallici e dei loro trattamenti termici, provenienti dai fornitori esterni. Ogni variazione nella composizione chimica del metallo (o nella sua struttura cristallina), dovuta a trattamenti termici non ottimali, può alterare significativamente le caratteristiche meccaniche del pezzo finito, come la resistenza alla fatica e la duttilità. Per quanto riguarda i processi di saldatura delle scocche dei telai RY30-S16 SH, rimangono robotizzati tranne che per pochissimi punti, dove la geometria complessa o l'accessibilità limitata impediscono l'utilizzo di robot. In questi casi le saldature vengono eseguite manualmente da operatori specializzati.

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