Ricerche frequenti
Una batteria è un dispositivo che serve ad accumulare energia elettrica attraverso un processo chimico e a rilasciarla in modo controllato. Il rilascio avviene sotto forma di corrente continua e serve per alimentare un circuito al quale è di solito collegato un motore elettrico o comunque un’utenza elettrica. Tutti i tipi di batterie contengono un elettrodo positivo (catodo) e uno negativo (anodo), oltre a una serie di piastre, positive e negative, a contatto tra di loro tramite un elettrolita (una sostanza che si dissocia in ioni positivi e negativi ed è in grado di condurre l’elettricità). La scarica elettrica avviene tramite il passaggio degli elettroni (cariche elettriche negative) dal polo positivo a quello negativo. In maniera inversa, se si collega un generatore di corrente continua ai poli della batteria (come nel caso della ricarica), il passaggio di elettroni si inverte, causando lo spostamento degli elettroni dalle piastre positive a quelle negative con conseguente ripristino dei composti chimici iniziali e della differenza di potenziale elettrico.
I componenti di una batteria, infine, sono assemblati all’interno di un monoblocco, un contenitore di plastica (polipropilene) resistente agli acidi e agli urti meccanici. Oggigiorno il mercato si divide sostanzialmente in due tipologie principali: le batterie al piombo con la tecnologia AGM, la migliore in termini di prestazioni e sicurezza, e le batterie al litio, in particolare le LiPo, che stanno avendo enorme successo grazie alla loro leggerezza e compattezza (per una overview dei principali prodotti per il settore karting, leggi “Must Have | Batteria per il kart, quale comprare? i sette modelli tra cui scegliere”). Esistono poi le batterie al gel e le più comuni batterie al piombo con elettrolita liquido, le quali, però, non trovano applicazione nel karting. Scopriamo il perché.
Tensione nominale [V]
La tensione nominale di una batteria è la differenza di potenziale elettrico tra i due poli (quello positivo e quello negativo). Si misura in Volt ed è la caratteristica principale di qualsiasi batteria, che ne determina la “taglia” (6 V, 12 V, 24 V, 48 V ecc.), ma è anche in grado di fornire indicazioni sullo stato di carica. Per esempio, una batteria a 12V, per definizione, si dice scarica quando raggiunge i 10,5 V, anche se ciò è variabile e dipende dal tipo di applicazione.
Infatti, se per un impianto di illuminazione 10,5 V possono ancora essere sufficienti, nel caso di un motore elettrico con tensione nominale a 12 V (per esempio, un motorino di avviamento), una batteria che ha tensione misurata di 10,5 V non sarà in grado di azionarlo. Tutte le batterie utilizzate per l’avviamento elettrico hanno una tensione nominale di 12 V. Rappresenta infatti il miglior dimensionamento, vista la ridotta potenza assorbita dal motorino di avviamento.