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Sebbene l’aerodinamica (e il suo efficientamento) sia una tematica relativamente giovane nel mondo del karting, è innegabile come abbia un ruolo fondamentale nella massimizzazione delle performance. Abbiamo quindi raccolto tra i nostri lettori alcune domande/curiosità sul tema (le riportiamo a seguire) e Davide Gaggianesi (membro del team di ricerca e sviluppo dell’azienda KG Karting) ci ha aiutato a dare loro una risposta:
1. UN RADIATORE PARALLELO AL SUOLO PERMETTEREBBE DI RIDURRE IL DRAG, MA NON LO SI USA PERCHÉ È VIETATO DAL REGOLAMENTO
2. IL CORPO DEL PILOTA CAUSA LA MAGGIOR PARTE DEL DRAG IN UN KART
3. LE CARENATURE LATERALI NON INFLUISCONO SULL’AERODINAMICA DEL KART PERCHÉ SONO “NASCOSTE” DALLE RUOTE ANTERIORI
4. GLI SPOILER FRONTALI DI NUOVA GENERAZIONE CON CANALE VENTURI OFFRONO UNA DIMINUZIONE DEL DRAG MA NON HANNO BENEFICI IN TERMINI DI CARICO IN CURVA
5. LA POSIZIONE DEL SEDILE DEL PILOTA RICOPRE UN RUOLO ESSENZIALE NELLA CONFIGURAZIONE AERODINAMICA DEL KART
6. LE RUOTE DEL KART GENERANO POCO DRAG PERCHÉ SONO PICCOLE RISPETTO A QUELLE DI UNA MONOPOSTO
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UN RADIATORE PARALLELO AL SUOLO PERMETTEREBBE DI RIDURRE IL DRAG, MA NON LO SI USA PERCHÉ È VIETATO DAL REGOLAMENTO
”
Risponde
Davide Gaggianesi
Team di ricerca e sviluppo dell’azienda KG Karting
vero
falso
Bravo!
Sbagliato!
Un [A] radiatore posizionato in modo che sia parallelo al suolo diminuirebbe certamente il drag del kart, ma non lo si usa in questa posizione non tanto per una questione regolamentare, bensì perché non sarebbe affatto efficiente in termini di scambio termico, necessitando quindi di un condotto per convogliare l’aria fresca (a tal riguardo leggi “Focus Tecnico | New-Line Racing VMa-K: rivoluzione nel mondo dei radiatori”, n.d.r.). È altresì vero che [B] un radiatore posto in posizione perfettamente perpendicolare rispetto al suolo offrirebbe un aumento della superficie frontale e quindi del cx, rispetto alla [C] classica posizione “sdraiata indietro”. Il radiatore, però, non è una superficie chiusa, ma è fatta di canaline e di corrugato (le alettine che permettono lo scambio termico). E il corrugato, se il radiatore è perpendicolare rispetto al suolo, a sua volta diventa parallelo al suolo, quindi determina una pressione più bassa, perché l’aria trova minor ostacolo nell’attraversare la massa radiante rispetto a quando un radiatore è “sdraiato indietro” e il corrugato “fa un po’ da muro”. Così posto, però, proprio perché l’aria lo attraversa con troppa facilità, il radiatore non offrirebbe un sufficiente scambio termico.
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