I mesi finali dell’anno sono, da sempre, quelli nei quali si concentrano gli appuntamenti salienti della stagione del karting. È così anche per la ROK Cup, che, dopo il susseguirsi di prove di ambito più locale, distribuite su tutto il territorio, richiama i Rokker di tutto il mondo a vivere dei momenti collettivi sempre ricchi di fascino, adrenalina e divertimento.
Come noto, il momento clou è quello della Superfinal della South Garda Karting i Lonato, arrivata nel 2019 alle XVII edizione. Ancora una volta i risultati sono stati straordinari, con 419 piloti presenti, arrivati da 49 Paesi differenti, in rappresentanza di tutti e 5 i continenti. Tantissimi, in particolare, i piloti più giovani, con le classi Mini ROK e Junior ROK oltre quota 100, a sottolineare il valore propedeutico delle gare ROK.
In totale sono state sette le categorie che hanno eletto i loro campioni 2019: Mini, Junior, Senior, Expert, Expert plus, Super e Shifter. A queste si aggiungono i 4 Special Trophy assegnati dai principali partner della ROK Cup: Shinga, OMP, Bridgestone e Vortex.
La Superfinal, però, non è stato l’unico momento da ricordare di questo intenso finale di stagione. Chiuso il sipario di Lonato, infatti, i riflettori si sono spostati verso gli Stati Uniti, dove, dal 28 ottobre al 2 novembre, si è disputata la ROK the Rio, nella affascinante cornice del Rio All-Suites Hotel & Casino. L’appuntamento, di anno in anno, sta crescendo sempre di più, diventando un riferimento imprescindibile per tutti i Rokker del continente americano e non solo. Quest’anno sono state raggiunte le 253 presenze, suddivise in sette categorie: Micro, Mini, Junior, Senior, Master, Shifter e Shifter Master. A conferma della diffusione che la ROK the Rio ha raggiunto, i vincitori non provenivano solo dagli USA, ma anche da Brasile e Costa Rica.
20 giorni dopo il successo si è ripetuto... a oltre 14.000 chilometri. Questa, infatti, è più o meno la distanza che separa la città del Nevada da Singapore, sede dell’Asia Final. Contesto del tutto diverso, abitudini differenti, eppure identico entusiasmo e, soprattutto, la bandiera della ROK Cup a sventolare sul KF1 Karting Circuit. Qui le classi presenti erano 5 (Mini, Junior GP, Senior GP, Expert 30/40, Expert 50/KF1 GP ROK), ma lo spettacolo e la voglia di vincere è stata la stessa, così come l’internazionalità, che ha portato sul primo gradino del podio piloti locali di Singapore, ma anche provenienti dalle Filippine, l’Indonesia e l’Australia. Ennesima dimostrazione di come la ROK Cup non conosca davvero confini.