Pneumatici: Vega
- Sarebbe più semplice raccontare cosa non è successo nella finale OKJ, considerando gli innumerevoli colpi di scena, ma corre l’obbligo di sottolineare che Nathan Tye (Sodikart – Sodikart – TM Racing) è autore di un vero capolavoro sul circuito di Kristianstad. Scattato bene dalla pole dopo aver concluso la Super Heat 1 al secondo posto, il portacolori del team Sodikart viene superato sia da Lucas Fluxa (KR Motorsport – KR – IAME) sia da Anatoly Khavalkin (Parolin Motorsport – Parolin – TM Racing) nel corso del secondo giro, scivolando così terzo. Il giovane inglese mantiene la calma e, grazie a due sorpassi da manuale, si ritrova al comando della corsa già alla quinta tornata. Tye detta il suo ritmo e inizia ad allungare sugli avversari, ma, proprio quando sembra poter amministrare il vantaggio, arriva la pioggia a stravolgere i piani. Il pilota in testa a una gara è sempre svantaggiato quando comincia a piovere perché mancano i punti di riferimento, però Nathan Tye dà l’impressione che questa “regola” non valga per lui. L’alfiere della squadra francese non si fa affatto intimorire e interpreta al meglio il tracciato scivoloso, mentre le gocce timide che cadono tra il decimo e l’11° passaggio si trasformano ben presto in un diluvio, complicando ulteriormente le cose. Tye si conferma comunque esemplare, ma Fluxa esprime un feeling straordinario con la pista sempre più bagnata, riuscendo ad agganciare velocemente il rivale britannico e a superarlo al 17° giro. I colpi di scena non vogliono ancora abbandonare il palco, perché, pochi metri dopo il sorpasso, la direzione gara espone la bandiera rossa a causa delle condizioni metereologiche che rendono il circuito impraticabile con gomme slick. Avendo oltrepassato il 75% della distanza prevista, con 16 giri completati, la corsa si considera definitivamente conclusa e vale la classifica della 16esima tornata. Viene quindi vanificato lo sforzo di Fluxa, mentre viene premiato il coraggio di Tye. Il fresco vincitore del secondo round del FIA Karting European Championship ottiene così il secondo successo consecutivo e, dopo due secondi posti nei primi due round della Champions of the Future Euro Series, questa vittoria gli permette di allungare in campionato.
- Sul secondo gradino del podio sale proprio Lucas Fluxa. Scattato forte dalla quinta casella in griglia e portatosi anche al comando della gara per qualche curva al secondo giro, l’alfiere del team KR Motorsport sembra poi faticare e scivola fino alla settima piazza. Lo spagnolo cambia veste quando inizia a piovere e più le gocce si fanno intense, più lui si fa largo tra gli avversari. Il giovane pilota è pronto a rischiare il tutto per tutto, considerando che gli è indifferente arrivare ai piedi del podio o ritirarsi, e con questo spirito agguanta Tye. Fluxa sorpassa l’inglese grazie a una guida sorprendente, ma si vede ben presto sfumare i sogni di gloria quando sventola la bandiera rossa pochi istanti dopo la sua manovra. Seppur amareggiato, il portacolori della squadra italiana deve accontentarsi della medaglia d'argento e si mostra maturo nel riconoscere sia che le regole vanno rispettate sia che tutto ciò fa parte del motorsport.
- Era decisamente desideroso di proseguire la corsa nonostante la pioggia battente Maxens Verbrugge (KR Motorsport – KR – IAME). Partito ottavo, l’alfiere francese si trova particolarmente a suo agio su un circuito sempre più scivoloso e guadagna addirittura quattro posizioni nel corso dell’ultimo giro per aggiudicarsi il primo podio internazionale. Verbrugge porta così un altro KR nella top tre e dichiara che, viste le sue esperienze di guida con gomme slick su pista bagnata in Francia, sarebbe stato pronto a continuare la gara, fiducioso di potersi giocare la vittoria.
- Un altro pilota a emergere quando la pioggia si fa sentire sul circuito svedese è Guillaume Bouzar (Koski Motorsport – Tony Kart – Vortex), che termina un weekend in continuo crescendo al quarto posto grazie a una rimonta di sette posizioni.
- Tagliano il traguardo rispettivamente in quinta e sesta piazza il vincitore della Super Heat 2 Anatoly Khavalkin e Dmitry Matveev (Koski Motorsport – Tony Kart – Vortex). Scattato terzo, Khavalkin è leader della corsa per tre giri nella fase iniziale della gara, mentre Matveev è costretto a rimontare dalla quarta casella in seguito a una Super Heat 1 concitata, in cui Jan Przyrowski (Tony Kart Racing Team – Tony Kart – Vortex) e il vincitore del primo round a Portimao Kirill Dzitiev (Ward Racing – Tony Kart – Vortex) si toccano mentre si contendono la terza posizione ed escono di scena. Viene coinvolto anche l’incolpevole portacolori del team Koski Motorsport, che scivola nono, per poi recuperare fino alla settima piazza con tanto di giro veloce. A causa del contatto, tuttavia, si sgancia il musetto di Matveev, che riceve quindi la classica penalità di cinque secondi e viene retrocesso al 14° posto. In finale, dopo una prima parte di gara in cui appare leggermente in difficoltà, il giovane pilota si dimostra lucido e rimonta fino alla seconda posizione, ma conclude sesto al termine di un duello particolarmente intenso con Khavalkin. Matveev conserva comunque la seconda piazza in campionato, mentre Khavalkin sale in terza.
- Finale positiva per Miguel Costa (Sauber Academy – KR – IAME), settimo, Ludvig Fransson (Fransson Motorsport – Kart Republic – TM Racing), ottavo grazie a una rimonta straordinaria di ben 19 posizioni e con tanto di giro veloce, Lewis Wherrell (Forza Racing – Exprit – TM Racing), che ribadisce la propria presenza ai vertici della classifica con la nona piazza, e Jules Caranta (Energy Corse – Energy Corse – TM Racing), che emula Fransson con una rimonta sbalorditiva di 19 posizioni.
- Recuperano posizioni rispetto alla partenza anche Taym Saleh (KR Motorsport – KR – IAME), 11°, Jimmy Helias (Tony Kart Racing Team – Tony Kart – Vortex), 12°, e Leo Nilsson (Ward Racing – Tony Kart – Vortex), 13°. Completano la top 15 un ottimo Alfie Slater (Ricky Flynn Motorsport – LN – Vortex), sempre più protagonista della categoria, e Maciej Gladysz (Ricky Flynn Motorsport – LN – Vortex), che termina appena davanti a Tobias Clausen (Falcon Racing Team – Falcon – IAME). Il campione della Winter Series trionfa nella Super Heat 1 grazie a una rimonta di sei posizioni e si contende il podio nella fase iniziale della corsa, ma accusa qualche difficoltà su pista bagnata ed è persino protagonista di un’escursione sul prato.
- Si vedono sfumare il podio nelle battute finali, su un circuito sempre più insidioso, anche Enzo Tarnvanichkul (Tony Kart Racing Team – Tony Kart – Vortex), accompagnato fuori pista da Wherrell, e Rene Lammers (Parolin Motorsport – Parolin – TM Racing), che commette un errore. Esce di scena a tre giri dalla bandiera rossa in seguito a un testacoda persino Jan Przyrowski, mentre Kirill Dzitiev taglia il traguardo di una finale complicata al 20° posto dopo aver recuperato tre posizioni rispetto alla partenza. È, invece, costretto al ritiro quando occupa la settima piazza Max Garcia (DPK Racing – KR – IAME), tra le rivelazioni del weekend svedese.
Risultati
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