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TKART magazine Come Fare a | Gli accessori optional per migliorare assetto del kart e posizione di guida
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GLI ACCESSORI OPTIONAL... PER MIGLIORARE ASSETTO DEL KART E POSIZIONE DI GUIDA

TKART Staff
14 Dicembre 2018
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INTRODUZIONE
Una delle “missioni” che piloti e meccanici si pongono ogni volta che arrivano in pista per cercare la prestazione, è quella di riuscire ad adattare al meglio il kart alla specifica condizione di grip. Le variabili che entrano in gioco sono molte (dall’umidità alla temperatura atmosferica, dalla quantità di piloti presenti al fatto che si sia corsa o meno una gara nei giorni precedenti... per esempio) e non è detto che un kart ottimizzato oggi vada bene, sulla stessa pista, anche domani. In questi casi, un aiuto importante può arrivare dagli accessori optional, ovvero tutte quelle varianti a livello di componentistica che, senza toccare telaio, motore e gomme, possono migliorare la risposta del kart e ottimizzare la posizione di guida per far rendere al meglio il pilota. Con l’aiuto di IPK, azienda cui fanno capo i brand Praga Karts, Formula K, OK1 e RS, analizziamo le principali opzioni a disposizione dei kartisti.
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1 FUSELLI
Non esiste una regola fissa per scegliere un determinato tipo di fusello, perché molto dipende dal tipo di assetto che si preferisce. Le variabili che entrano in gioco riguardano l’inclinazione e la durezza. Su questo secondo versante ci sono Case che, per esempio, hanno ideato un fusello con perno intercambiabile, che consente di modificare la durezza dell’accessorio senza doverlo smontare del tutto. IPK, invece, ha puntato sull’angolo di inclinazione, mettendo a catalogo 3 tipologie di fuselli per i telai destinati alle categorie OK, OKJ e KZ. Il fusello 10 gradi è la versione standard: miglior compromesso per l’utilizzo su pista con condizioni di grip medio. Il fusello 11 gradi permette di aumentare l’incidenza dell’anteriore migliorando il grip nell’ingresso di curva. È consigliato in caso di asfalto bagnato e, comunque, in condizioni di basso grip. Il fusello 9,5 gradi va nella direzione opposta, aiutando a liberare l’anteriore del kart in centro e uscita di curva. Solitamente è usato su pista gommata, ma può essere montato anche in condizioni di medio grip, a seconda della tipologia di assetto impostato.
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2 PASTIGLIE FRENO
L’impianto freno, nel suo complesso, offre diverse possibilità di modifiche. Una delle principali riguarda il materiale delle pastiglie. Anche in questo caso non c’è una soluzione univoca: ci sono case costruttrici (per esempio la Tony kart) che preferiscono offrire un unico tipo di pastiglia, ottimizzato per avere la migliore risposta possibile nelle diverse condizioni. All’opposto IPK, nell’ultima omologa, ha introdotto 4 diverse pastiglie, i cui materiali d’attrito variano per offrire la risposta più adatta a seconda dello stile di guida o del grip dell’asfalto. La pastiglia soft, identificata dal colore verde, ha il materiale d’attrito più morbido. Permette frenate più aggressive con poca pressione sul pedale del freno; la sua usura, però, è più rapida. La medium-soft, rossa, è la nuova pastiglia creata appositamente per l’impianto frenante di ultima omologa. Montata di serie sui telai del gruppo IPK, è considerata la miglior scelta “di default” anche dai piloti dei Racing Team ufficiali. La medium, di colorazione nera, si pone a metà strada tra medium-soft e hard: consente una franata immediata ma allo stesso tempo modulabile a seconda della curva che si affronta. Infine, la pastiglia hard, blu, ha il materiale d’attrito più duro: la sua scelta è consigliata ai piloti che cercano una frenata dolce, o a chi esercita molta pressione sul pedale del freno.
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