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Negli ultimi anni, con il passaggio dai 100 cc ai TAG, nei motori per il kart è comparso un altro componente: la valvola di scarico. Un sistema che si affianca alla funzione della tradizionale marmitta
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COS'È
COME FUNZIONA
IN PRATICA
Come si può facilmente evincere dal nome, la “valvola discarico”, o “valvola dipotenza” (power valve), è una valvola posizionata sul cilindro dal lato dello scarico, sopra il condotto. Fisicamente è costituita da un corpo principale, generalmente in plastica ma può essere anche in alluminio, al cui interno sono posizionate delle membrane. Da un lato c’è una rotella in plastica che agisce su una molla per la regolazione della valvola stessa, mentre sull’altro lato è presente un corpo in acciaio, tipo ghigliottina, che va a inserirsi all’interno del condotto di scarico.
Le due parti sono collegate attraverso una membrana che, insieme alla molla, funge da regolatore dell’apertura della valvola. Apertura che avviene tramite l’innalzamento e l’abbassamento del corpo della ghigliottina. Oggi, sui nuovi motoriOK, la valvola è semplificata, mentre in passato era più complessa sia nella forma sia nella fase di “tuning”. La sua regolazione, infatti, poteva contare sia sul corpo ghigliottina principale, sia sualla presenza di due corpi ghigliottina laterali che andavano ad agire sui boots laterali alla luce di scarico.
LA VALVOLA DI SCARICO È UN SISTEMA AGGIUNTIVO ALLA MARMITTA CHE PERMETTE UNA SORTA DI REGOLAZIONE VARIABILE CON I GIRI MOTORE
I componenti della valvola di scarico
COS'È
COME FUNZIONA
IN PRATICA
SEZIONE MOTORE CON VALVOLA DI SCARICO
VISTA D’INSIEME
ESPLOSO
Come noto, a differenza dei motori 4 tempi, i 2T non hanno le valvole tradizionali, ma è il pistone stesso a fungere da valvola di apertura e chiusura delle luci di travaso e scarico. Semplificando all’estremo il concetto, il motore ideale dovrebbe avere una luce di scarico che si apre tardi ai bassi regimi per sfruttare tutta la spinta dei gas di scarico presenti in camera di combustione, mentre si apre prima agli alti regimi (quando il ciclo del motore è più veloce) per permettere la rapida fuoriuscita dei gas combusti.
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Utente che approccia per la prima volta il mondo del karting. Non ha mai avuto un kart proprio oppure lo possiede da pochi mesi. Gli mancano tutte le conoscenze di base ed elementari di questo sport e necessita di informazioni che gli permettano di orientarsi. Cerca risposte a domande come: come fare la miscela? Quali strumenti mi servono per gestire il kart? Quali sono le differenze tra la pressione di gonfiaggio delle gomme di un'auto e quelle di un kart? E come trasportare il kart in pista?
Praticante
Utente che pratica il karting da più tempo, gestendo personalmente il proprio mezzo. Conosce le nozioni di base di questo sport, ma desidera rimanere aggiornato sulle novità del settore e ricevere consigli per migliorare le proprie capacità di meccanico e pilota. Cerca risposte a domande del tipo: come installare sistemi di raccolta dati e leggere le informazioni base? Come gestire al meglio le pressioni delle gomme? Come affinare il rapporto del kart per migliorare le prestazioni? Il praticante potrebbe rimanere tale per tutta la vita, preferendo non affrontare questioni tecniche troppo complesse, ma continuando a migliorarsi e divertirsi nel mondo del karting.
Esperto
Si tratta di un utente praticante che non si accontenta delle conoscenze base di questo sport, ma vuole approfondire fino ai massimi livelli ogni singolo aspetto legato alla guida e alla tecnica. L’approccio è pressoché professionale. La discriminante è chiara: il praticante si ferma quando le attività relative al kart diventano complesse, come il cambio di un pistone o della candela, senza però cimentarsi in operazioni più avanzate come la lappatura della canna. L’esperto, invece, non si spaventa di affrontare questioni a complessità elevata, come per esempio equilibrare autonomamente l’albero motore o regolare l’anticipo.