In linea generale, non bisogna mai stancarsi di ripeterlo, l’allenamento di un pilota non deve mai essere inteso solo dal punto di vista fisico: la componente psichica è altrettanto importante, influenzando (molto) la frequenza cardiaca e, di conseguenza, la resistenza allo sforzo in una competizione. Quindi, un atleta, per essere vincente, dovrà allenare sia i muscoli sia il cervello: come dicevano i latini: “mens sana in corpore sano”. La preparazione ideale può essere divisa in tre fasi, definite mesocicli, ciascuna delle quali può durare dalle 2 alle 5 settimane: nel primo mesociclo si presta attenzione alla condizione fisica generale; nel secondo si aumentano i carichi di lavoro anche in base ai test cui viene sottoposto l’atleta; nel terzo si ottimizzano gli sforzi fatti e si lavora sulla frequenza cardiaca. Questo il percorso ideale.
Molto spesso, però, il tempo a disposizione non è così tanto e, di conseguenza, bisogna accorciare la preparazione e calibrarla in ottica del primo impegno in pista: 10 - 15 giorni possono essere abbastanza per costruire una buona base di preparazione e rimettersi al volante del kart non del tutto impreparati.