MOTORE
Ogni motore, per esprimere al meglio le proprie performance e per lavorare correttamente, deve necessariamente funzionare all’interno di un range di temperature. Per tutti è noto che superare le corrette temperature di esercizio porti al surriscaldamento e a conseguenti cali di prestazioni e - addirittura - cedimenti meccanici. È altrettanto critica, però, a livello di affidabilità, anche la situazione opposta, ovvero utilizzare un motore - durante l’inverno, quando la temperatura dell’aria è estremamente bassa - al di sotto del corretto range di temperature, nei primissimi metri-chilometri dopo che si è entrati in pista, ovvero quando si costringe il propulsore a “lavorare” partendo “da freddo”. Proprio per questo motivo, ogni kartista che si rispetti compie l’operazione di riscaldare il motore sul cavalletto (operazione ora vietata nelle gare FIA Karting), ma questo comporta uno spreco di tempo e di materiali, oltre ad un’eccessiva usura delle componenti interne. Quest’ultimo aspetto è ancor più critico in quelle competizioni nelle quali sui motori c’è l’intervento dei preparatori che ottimizzano ogni minimo dettaglio meccanico al fine di ottenere la massima performance. In questo caso i vari componenti rischiano ancor di più di usurarsi in maniera anomala se vengono utilizzati senza rispettare le temperature d’esercizio.
RADIATORE
Ne abbiamo parlato approfonditamente nell’articolo “Tecnica | Il radiatore”, ma basti sapere che il radiatore è il componente principale dell’impianto di raffreddamento a liquido e garantisce la stabilizzazione e l’ottimizzazione della temperatura del motore. In breve, come funziona? L’acqua calda del motore passa attraverso i tubi del circuito di raffreddamento ed entra nel radiatore. La superficie esterna di quest’ultimo è direttamente investita dall’aria dell’ambiente più bassa rispetto a quella dell’acqua nel radiatore la quale si raffredda e viene spinta di nuovo nel motore - al fine di raffreddarlo - mediante una pompa. In questo modo si assicurano le corrette temperature d’esercizio. Il radiatore è costituito da una massa radiante e da due vaschette (alle quali sono collegati i manicotti di mandata e di ritorno del liquido). La massa comprende le cannette - che collegano l’estremo superiore a quello inferiore - e le alette (per approfondire “Focus Tecnico | Massa radiante MAX, progettata per i kart”). L’acqua calda proveniente dal radiatore accede nella vaschetta superiore, percorre le cannette - collegate tra loro dalle alette vengono raffreddate dal passaggio dell’aria fresca raffreddando l'acqua nelle canalette stesse - e arriva alla parte inferiore. A livello teorico, se la dimensione della massa radiante aumenta, maggiore è la sua capacità di scambiare calore. Solitamente, nei mesi invernali, si adottano radiatori dalle misure contenute a causa delle basse temperature dell’aria, al contrario invece durante i periodi più caldi.
PARZIALIZZAZIONE
Generalmente, il motore deve funzionare rimanendo all’interno di una finestra di temperature che va da 48 a 52°C, circa. Durante i mesi invernali, però, complice l’aria fredda, si possono avere diverse difficoltà nel raggiungere e mantenere queste temperature. In questo caso, la tendina parzializzatrice montata sul radiatore è un alleato fondamentale per ogni pilota perché, con la possibilità di farla scorrere verticalmente grazie a un sistema di pulegge, riduce in maniera progressiva la quantità d’aria che investe la massa radiante. In poche parole, tenendo sempre sotto controllo il livello delle temperature attraverso il data logger posizionato sul volante - se presente - il pilota può intervenire manualmente alzando o abbassando la tendina, per esempio coprendo il radiatore nei primi giri di riscaldamento e, successivamente, scoprendolo quando si è raggiunto il corretto range d’esercizio. Per maggiori informazioni puoi leggere “Consigli degli esperti | Come gestire le basse temperature con i parzializzatori”.
VALVOLA TERMOSTATICA
Un accessorio valido per regolare la temperatura dell’acqua è la valvola termostatica, che consente o meno il passaggio dell’acqua nei tubi del circuito di raffreddamento. Il funzionamento è semplice: se la temperatura del motore è troppo bassa, automaticamente la valvola si chiude e impedisce al flusso d’acqua di dirigersi verso il radiatore, rispedendolo invece in direzione del motore. Solo quando il motore avrà raggiunto la temperatura corretta, la valvola si aprirà e lascerà scorrere il flusso attraverso il radiatore.
COPRICILINDRO
Altro elemento utile durante l’inverno, il copricilindro è una sorta di “scudo” che protegge la parte anteriore del cilindro stesso. Realizzato in tessuto tecnico antivento o anche in materiale rigido (carbonio o plastica), impedisce all’aria fredda d’investire direttamente il motore, processo che rallenterebbe ulteriormente il raggiungimento del giusto range di temperature necessario al motore per non incorrere in guasti.
TERMOCOPERTE
Sfruttando la concezione delle termocoperte per gomme utilizzate in svariate categorie del motorsport, tra cui la F1, l’inedita soluzione introdotta da New-Line Racing pre-riscalda il radiatore e il cilindro prima che questi entrino in funzione una volta che si va in pista. Per effetto della conduzione termica, questi due elementi trasmettono a loro volta calore all’acqua presente al loro interno in maniera uniforme, portandola quanto più possibile vicina alla temperatura che deve avere il motore quando opera nel suo range di temperature ideali. Secondo l’azienda italiana, in questo modo non bisogna più svolgere l’operazione di riscaldamento del motore sul cavalletto e successivamente in pista ma, al contrario, si potranno percorrere i primi giri - compatibilmente con il grip offerto dalle gomme che invece per regolamento non possono subire questo processo di pre riscaldamento - già “spingendo” al massimo, senza pericoli o rischi di danni meccanici.