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TKART magazine Vero o Falso | Convergenza del kart: verità (e bugie!) sulla sua regolazione e l’influenza nelle performance - parte 2 di 2
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CONVERGENZA DEL KART: VERITÀ (E BUGIE!) SULLA SUA REGOLAZIONE E L’INFLUENZA NELLE PERFORMANCE - PARTE 2 DI 2

Jacopo Colombo
06 Settembre 2024 • 5 min. lettura

Seconda parte del nostro “Vero o Falso” dedicato alla convergenza del kart (ti sei perso il primo? Eccolo: “Convergenza del kart: verità (e bugie!) sulla sua regolazione e influenza nelle performance - parte 1 di 2”), una delle geometrie dell’avantreno del kart più note (insieme a caster e camber) e sulla quale circolano parecchie “leggende” da paddock. Alle nostre domande risponde una delle personalità più note del karting internazionale, Dino Chiesa, fondatore e proprietario di Kart Republic. La mescola della gomma a disposizione influenza la regolazione della convergenza? Se si soffre di sottosterzo o sovrasterzo, la convergenza è il primo parametro da modificare? Continua a leggere e scoprirai la risposta a queste e ad altri 5 quesiti (7 in totale!).

Nota della redazione
Una precisazione: in questo articolo (e nella prima parte) parliamo di convergenza “aperta”, “neutra” o “chiusa”. Per capire cosa si intende, fate riferimento alle immagini qui sotto. Inoltre, i dati indicati vanno intesi con il telaio posizionato a terra.

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La mescola della gomma influenza la regolazione della convergenza: a parità di condizioni, un kart che monta gomme dure necessita sempre di un maggior angolo di convergenza rispetto a un kart che monta gomme morbide

Risponde

Dino Chiesa

Fondatore e titolare del marchio Kart Republic

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